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Informazioni e consigli sulla crescita e la salute del bambino,
solo da medici pediatri e professionisti qualificati.

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Massaggio infantile: breve manuale per i genitori 

neonato disteso nel letto con le braccia aperte viene massaggiato dal genitore

Il massaggio, insieme con il contatto visivo e l’ascolto della voce, stimola i sensi del bambino e favorisce un legame più profondo e consapevole tra mamma e bambino.

Il massaggio infantile è una pratica antica, diffusa con modalità differenti nella cultura di molti popoli. Pur essendo una tradizione millenaria, è solo negli ultimi decenni che, con l’esperienza maturata in India da medici occidentali, si inizia nuovamente a diffondere in Occidente la tecnica del massaggio.

Imparare a massaggiare il proprio bambino è semplice; non richiede la conoscenza di tecniche complesse ma piuttosto di apprendere, attraverso il contatto fisico, un nuovo modo di comunicare con il proprio bambino.

Ecco quindi un breve manuale per i neo-genitori, affinché possano conoscere i molti benefici – fisici, psichici ed emotivi – del massaggio e muovere i primi passi in questo affascinante percorso di conoscenza del proprio bambino.

Perché massaggiare un bambino

Il feto è naturalmente massaggiato già prima della nascita dalle delicate carezze del liquido amniotico nell’utero materno.

Il tatto è il primo senso a svilupparsi nell’utero materno (si sviluppa infatti già tra la sesta e la nona settimana di gestazione) e l’ultimo a lasciarci prima della morte.

La pelle inoltre è il nostro organo di senso più esteso e rappresenta un importante collegamento con il mondo esterno, in particolare nelle prime epoche della vita, quando gli altri sensi sono ancora immaturi.

Grazie ai benefici del tatto il neonato non solo sopravvive, ma cresce e si sviluppa.

Il massaggio nell’uomo agisce in modo equivalente al leccamento tipico degli animali. Gli animali che non vengono leccati, carezzati, o ai quali venga impedito il contatto, crescono più magri e vulnerabili. Il contatto inoltre è essenziale anche per stimolare le capacità di accudimento della madre.

Nell’uomo, il legame affettivo profondo che verrà a formarsi durante l’infanzia getterà le basi per una vita ricca di fiducia, coraggio, affidabilità, amore.

Il “bonding”, cioè il legame affettivo che unisce il neonato alla propria madre (dall’inglese bond, che significa appunto legame), è favorito dal contatto fisico del massaggio che avviene attraverso il tatto.

Il massaggio inoltre costituisce una combinazione di intimità, gioco e carezze che riesce a intensificare enormemente il sentimento di competenza dei genitori.

Un genitore che si è preso cura, che ha saputo toccare il proprio figlio, molto probabilmente riuscirà a gestire meglio i piccoli problemi che incontrerà il proprio bambino e, tramite il massaggio, anche a risolvere piccoli problemi quali stipsi e pianto da “colichette” del neonato.

Nei bambini più fragili, come i neonati pretermine e quelli di basso peso alla nascita, è stato documentato il beneficio del massaggio in termini di aumento di peso e diminuzione del periodo di ospedalizzazione.

Nel bambino malato, inoltre, il massaggio contribuisce alla riduzione dell’ansietà e ad un rilassamento delle tensioni muscolari.

Se vogliamo prendere in considerazione poi la medicina tradizionale cinese e la sua teoria dei cinque movimenti, possiamo dire che con il massaggio andiamo a contattare la pelle, che è l’espressione esterna dell’elemento metallo, cui corrisponde dal punto di vista emozionale l’ansia, oltre che la tristezza.

Sempre secondo la medicina tradizionale cinese, inoltre, la Wei Qi (cioè l’energia difensiva più superficiale) è legata all’ambiente esterno e quindi alla cute che è a sua volta collegata all’organo polmone.

Massaggiando quindi la cute andremmo a rafforzare questa nostra energia difensiva, in particolare nei confronti dell’ambiente esterno (ricordiamo che tra i problemi più frequenti dei bambini piccoli ci sono proprio quelli respiratori e cutanei!).

Possiamo così riassumere i benefici del massaggio infantile.

  • Procura piacere e divertimento sia al bambino che ai genitori.
  • Genera benessere emotivo (il massaggio infatti riproduce quella sensazione di benessere provocata dal liquido amniotico).
  • Migliora le condizioni di salute (tonifica pelle e muscoli ma stimola anche organi interni aiutandoli a sviluppare e conservare un funzionamento equilibrato).
  • Permette di seguire e controllare lo sviluppo armonico delle ossa e dei muscoli ed intercettare precocemente eventuali difetti o disturbi.
  • Favorisce lo sviluppo cognitivo.
  • Migliora il legame genitori-figli e ha un effetto rilassante sui genitori.
  • Riduce problemi minori ma frequenti e disturbanti nel bambino (coliche, agitazione, disturbi del sonno, stipsi).

Quando iniziare il massaggio infantile

Il massaggio può essere praticato sin dai primi giorni di vita, anche se per prudenza si preferisce aspettare la completa cicatrizzazione dell’ombelico, iniziando in genere dopo il primo mese di vita. Può tranquillamente essere praticato nel corso dell’accrescimento del bambino, senza limiti di età, anche se con la crescita cambiano le sequenze ed il senso del massaggio stesso, che nel bambino più grande può essere più frequentemente quello di scaricare le tensioni o alleviare un dolore.

In alcuni casi saranno i bambini, che una volta cresciuti, ricambieranno con un massaggio le tenerezze ricevute dalla propria madre.

Come fare il massaggio infantile

Esistono molti tipi di massaggio infantile, ognuno con tecniche e modalità proprie: tra questi il massaggio Shiatsu, il massaggio indiano, il massaggio svedese. In Occidente, le tecniche di massaggio infantile sono state sviluppate e diffuse da Vimala McClure (fondatrice della IAIM – International Association of Infant Massage, da cui deriva l‘AIMI – Associazione Italiana Massaggio Infantile) che, prendendo spunto dal massaggio indiano, ed inserendo elementi di massaggio svedese, di yoga e di riflessologia plantare, ha ideato un nuovo metodo nel quale, durante l’esecuzione del massaggio, è significativo anche l’uso della voce. Il massaggio AIMI si differenzia dalle altre tecniche proprio per il valore della comunicazione, del bonding, ed è ricco di significati terapeutici ed emozionali.

Quelle che proponiamo di seguito sono tecniche di base del massaggio secondo la metodologia AIMI, che i genitori possono da subito provare a mettere in pratica. Chi desiderasse approfondire l’argomento o iscriversi a corsi specifici può visitare il sito di AIMI.

Prima di iniziare

Il massaggio va praticato in ambiente confortevole, dove vi sia la giusta temperatura e non vi siano rumori o luci disturbanti, con il bambino se possibile nudo, o comunque poco vestito, e con l’uso di olio di origine vegetale (in genere quello di mandorle o di sesamo).

Prima di iniziare. è consigliata la respirazione addominale per la madre, poiché favorisce il rilassamento fisico ed emotivo.

Ugualmente importante è “chiedere il permesso”per quello che andremo a fare prima di iniziare il massaggio, come forma di rispetto e per sciogliere eventuali tensioni del bambino, con le tecniche delle “mani che riposano” e del “tocco di rilassamento”. Queste tecniche possono servire anche durante il massaggio, se il bambino appare teso, per sciogliere eventuali tensioni.

Nelle “mani che riposano” si poggiano solo le mani tiepide su una parte del corpo e si lascia che diventino sempre più calde e pesanti, rilassando intenzionalmente il proprio corpo e rallentando il proprio respiro, immaginando che benessere e riscaldamento fluiscano attraverso le mani fino al bambino.

Nel “tocco di rilassamento”si avvolge delicatamente la zona contratta con la propria mano e poi, con delicatezza, usando strofinii, rimbalzi, piccoli movimenti, si rilassano i muscoli contratti, dando un riconoscimento positivo (un bacio, una carezza, un sorriso, una parola pronunciata dolcemente) quando si percepisce una reazione favorevole.

Gambe e piedi

In generale nel massaggio del bambino si inizia dalle sue parti meno vulnerabili, cioè le gambe ed il piede; si è visto inoltre che spesso per molti bambini questa parte del massaggio è molto piacevole e favorisce il rilassamento.

Per massaggiare le gambe, si utilizzerà la “tecnica della “vite”: si afferra la gamba con il palmo delle mani e si massaggia dalla coscia alla caviglia ruotando delicatamente le mani in direzione opposta, avanti e indietro, spremendo molto delicatamente.  Si può effettuare questo massaggio anche nella direzione opposta, cioè dalla caviglia verso il cuore.

Questo massaggio, oltre a favorire la circolazione, rilassa la muscolatura.

Nella prosecuzione del massaggio si continuerà con il trattamento del piede: pressione alla base delle dita, al tallone e lungo tutta la pianta del piede, pressioni sul dorso e quindi attorno alla caviglia.

Addome e torace

Poi si passerà all’addome: palmo delle mani con rotazione dall’alto verso il basso e poi in senso orario, pressione leggera con i pollici dal centro verso l’esterno, passeggiata da destra verso sinistra all’altezza dell’ombelico.

Quindi si passerà al torace con la posizione delle mani a libro aperto e movimento verso l’esterno e verso il basso, e poi con un movimento a farfalla in senso diagonale.

Braccia e mani

Si continuerà con le braccia e le mani con movimenti simili a quelli per le gambe e i piedi.

Volto

Da ultimo si terminerà con il volto.

Appoggiate le vostre mani delicatamente attorno alla testa del bambino accarezzandola con movimenti circolari; poi con i polpastrelli partite dal centro della fronte e andate verso le tempie, massaggiandole con movimenti circolari. Scendete dalla radice del naso verso le guance fino ad arrivare alle orecchie, e proseguite fino al mento.

I massaggi per le coliche e la stipsi

Le “coliche” e la stipsi sono molto frequenti nei primi mesi di vita. In questo caso il massaggio, favorendo l’emissione di gas e il movimento delle feci verso l’ultima parte dell’intestino, può essere di valido aiuto nella risoluzione di questi problemi.

Sole e luna

Immaginiamo un orologio che ha il centro sull’ombelico del bambino, una mano fa un cerchio completo sull’addome (sole), mentre l’altra fa un semicerchio, come dalle 10 alle 5 dell’orologio (luna). Le mani ruotano in senso orario. La sequenza viene ripetuta almeno 6 volte.

I Love yoU

Con il bambino davanti a noi, massaggiamo il lato sinistro del suo addome, a livello del colon discendente, dall’alto verso il basso (come la lettera I)poi orizzontalmente dal suo lato destro verso il suo lato sinistro e quindi dall’alto verso il basso (come una L rovesciata) e quindi con movimento semicircolare in senso orario, sempre partendo dal suo lato destro verso il suo lato sinistro, salendo dal basso verso l’alto, passando sopra l’ombelico e quindi scendendo dall’alto verso il basso (come una U capovolta).

Durante il massaggio la madre ripete dolcemente le parole I love you.


Questo breve articolo non ha la pretesa di sostituire un corso di massaggio, ma di stimolare i genitori a frequentarlo per vivere questa bellissima esperienza con il proprio bambino.

 

Pediatra di Famiglia a Santa Maria Capua Vetere (CE) – ASL Caserta – Regione Campania

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