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Informazioni e consigli sulla crescita e la salute del bambino,
solo da medici pediatri e professionisti qualificati.

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Allergia agli acari

segnale di vietato accesso su una sagoma di un acaro

Cos’è l’allergia agli acari

Gli acari della polvere di casa (Dermatophagoides pteronissinus e Dermatophagoides farinae i più comuni) sono piccoli organismi, visibili solo al microscopio, che si trovano negli ambienti ove vivono uomini e animali. Essi infatti si nutrono di forfora prodotta dal normale ricambio della nostra pelle. Vivono e si riproducono bene in ambienti caldi e umidi e non sopravvivono ad altezze superiori ai 2000 metri. Preferiscono oggetti costituiti da materiale naturale (ad esempio lana) piuttosto che sintetico.

Da quanto detto è chiaro che le sedi della casa in cui gli acari sono presenti in maggiore quantità sono il letto (materassi, cuscini, piumini, coperte) e le poltrone imbottite, arredi sui quali trascorriamo molto tempo e nei quali si creano le migliori condizioni di temperatura e umidità e in cui l’acaro trova fonte per il suo sostentamento.
Da queste sedi gli acari si diffondono nell’ambiente circostante, annidandosi preferenzialmente nei materiali che raccolgono più polvere (pavimenti, tappeti, tendaggi, peluches, libri).

L’allergene (cioè la particella responsabile dei sintomi allergici) sono le feci dell’acaro, sotto forma di particelle sferiche di 20 micron di diametro. La sensibilizzazione (cioè lo sviluppo di IgE, gli anticorpi responsabili dell’allergia, contro l’allergene dell’acaro), avviene soprattutto per via respiratoria, ma anche per via cutanea, soprattutto nei soggetti affetti da dermatite atopica.

Il rischio di sviluppare l’allergia sembra dipendere dal grado di esposizione agli acari, cioè dalla concentrazione di allergene nell’ambiente. Per questo, per prevenire l’allergia nei soggetti predisposti, oppure per ridurre i sintomi nei soggetti già allergici agli acari, è necessario diminuire il numero di acari presenti nella propria casa oltre che limitare le possibilità di contatto con l’allergene.

I sintomi dell’allergia agli acari

Le vie respiratorie sono il bersaglio preferito dell’allergia agli acari. Il bambino può presentare asma e/o rinite, meno frequentemente congiuntivite, dermatite atopica e orticaria. I sintomi sono presenti tutto l’anno, ma  soprattutto nel periodo autunnale e invernale, quando, per effetto dell’alta temperatura e dell’alto tenore di umidità, si creano le condizioni ideali per la crescita degli acari. Sono possibili però riacutizzazioni anche estive, ad esempio quando il bambino soggiorna in una casa non abitata da qualche tempo o per contatto con ambienti molto polverosi o durante attività di pulizia domestica. I sintomi migliorano invece ad alta quota (sopra i 1500 metri di altitudine).

Come si fa la diagnosi

Il sospetto si basa sul fatto che i sintomi sono presenti tutto l’anno, si accentuano in contesti molto polverosi, scompaiono in alta quota. Viene confermato dai test cutanei (Prick test) e/o dal RAST. Qualche dubbio diagnostico riguarda i soggetti poliallergici, cioè coloro che al Prick test risultano positivi per diversi allergeni, alcuni anche sovrapponibili agli acari per periodo di manifestazione dei sintomi (muffa, ad esempio). Nei casi in cui  i sintomi non sembrano rispondere ai provvedimenti antiacaro e alle terapie farmacologiche e si debba decidere per una terapia desensibilizzante, la certezza diagnostica si può ottenere solo con un test di provocazione nasale, realizzabile però solo in centri specializzati.

Come si cura

La prima terapia è la riduzione della presenza dell’acaro in casa e negli ambienti frequentati dal bambino e contestualmente del contatto del bambino con l’allergene. Spesso già questi provvedimenti sono sufficienti a controllare i sintomi. Talora tuttavia è necessario ricorrere a terapie con antistaminici, cortisonici e altri farmaci per controllare i sintomi.

L’unica terapia potenzialmente veramente risolutiva nei casi resistenti è il vaccino desensibilizzante, per via sottocutanea o nel bambino preferibilmente per via sublinguale (SLIT), che ha lo scopo di rendere l’organismo del bambino progressivamente tollerante, invece che allergico, all’acaro.

Cosa fare

  • La casa (in particolare la stanza da letto) deve essere ben arieggiata, non deve essere troppo calda (non superiore ai 20°C) né umida (umidità ideale non superiore al 40-50%). Se necessario si può usare un apparecchio deumidificatore.
  • Ponete particolare attenzione ai cuscini, materassi, coperte, trapunte e piumini. Preferite sempre materiali sintetici. Utilizzate, comunque, per sigillare cuscini, materassi e piumini fodere apposite di materiale impermeabile (goretex e altri, non di cotone). Tali attenzioni vanno estese a tutti i letti della stanza (anche a quelli di persone non allergiche).
  • Per quanto possibile, in particolare dalla stanza da letto, eliminate tutto ciò che può essere ricettacolo di polvere: tendaggi pesanti, carta da parati, moquette, tappeti, peluches, poltrone imbottite, libri (usare librerie chiuse), soprammobili, fiori secchi. Arredate la casa con mobili semplici facilmente pulibili.
  • Pulite spesso e accuratamente la casa (ricordatevi di pulire bene anche i termosifoni), spolverate con panni umidi, utilizzate un aspirapolvere dotato di microfiltro. Sono in commercio aspirapolveri dotati di filtro (detto HEPA) molto valido, ideale per trattenere gli acari: si tratta di elettrodomestici ottimi ma molto costosi. La pulizia dei tappeti e dei mobili imbottiti è particolarmente difficile e spesso poco efficace, pertanto può essere utile usare periodicamente prodotti acaricidi. E’ bene che la persona allergica non sia presente durante le pulizie.
  • Lavate frequentemente la biancheria del letto (una volta alla settimana) ad una temperatura superiore ai 55°C; se possibile, esponete al sole a lungo e spesso materassi, cuscini e coperte.
  • Non tenete in casa animali domestici con pelo o penne.
  • E’ possibile utilizzare prodotti (in polvere, o spray, o schiuma) che uccidono gli acari o che ne modificano la struttura, rendendoli innocui. Tali prodotti sono particolarmente utili per trattare oggetti non facilmente lavabili né rivestibili con fodere apposite, come tappeti o moquette, poltrone, divani o sedili dell’auto. Esistono inoltre spray impermeabilizzanti specifici che creano una sorta di barriera contro la diffusione degli acari.

Qualche consiglio particolare

  • Se vostro figlio ha un orsetto inseparabile, riservate al peluche un trattamento speciale: lavatelo ogni 15 giorni in lavatrice ad una temperatura di almeno 55°C, fatelo asciugare e poi mettetelo per 12-24 ore nel freezer, chiuso in un sacchetto di plastica. Lo stesso trattamento può essere riservato periodicamente ad altri oggetti ricettacolo di polvere.
  • Non comprate materassi in lattice: anch’essi vengono colonizzati dagli acari e si “sbriciolano” se ricoperti con coprimaterassi impermeabili.
  • I coprimaterassi in goretex e affini sono costosi ma molto importanti. L’unica alternativa valida è racchiudere il materasso in un sacco di plastica. Questa soluzione non è confortevole: la plastica è rumorosa, non fa traspirare, è scivolosa.. Si può ovviare in parte a questi inconvenienti mettendo tra il sacco di plastica e il lenzuolo un coprimaterasso di spugna (da lavare spesso).
  • Ricordatevi di pulire frequentemente, con aspirapolvere o con panno umido, anche il coprimaterasso.
  • Per pulire i tappeti sono utili gli elettrodomestici per la pulizia a vapore (da usare una volta al mese), nonostante creino umidità.
  • L’umidificatore per gli ambienti è un ottimo elettrodomestico per alleviare i sintomi della malattie delle alte vie respiratorie (raffreddori, laringiti, ecc.), ma è assolutamente da evitare in caso di allergia agli acari (gli acari amano la stanza calda e umida).
  • I divani in pelle vengono poco colonizzati dagli acari.
  • Il lavaggio a secco non sembra essere efficace nell’eliminare gli acari.

Per ricordare: cosa non fare

Quindi, riassumendo, ecco cosa NON si deve fare in caso di allergia agli acari.

  • Non utilizzate l’umidificatore nella camera del bambino: favorireste lo sviluppo degli acari.
  • Non tenete la temperatura in casa sopra i 19-20 gradi.
  • Non utilizzate un materasso in lattice: non può essere rivestito, perché si deteriorerebbe rapidamente, e d’altra parte viene colonizzato dagli acari come gli altri tipi di materasso.
  • Evitate di tenere nella camera del bambino peluche, tappeti, tendoni, coperte di piumino, e tutto ciò che trattiene la polvere.
  • Evitate di tenere animali domestici: oltre a essere portatori di polvere, possono a loro volta dare allergia.

Pediatra libero professionista a Bergamo. Tutor di Pediatria per il corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia – Università degli Studi di Milano Bicocca.

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