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Informazioni e consigli sulla crescita e la salute del bambino,
solo da medici pediatri e professionisti qualificati.

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Allergia ai pollini

bambina asiatica tiene in mano fiori gialli in un giardino

Cos’è l’allergia ai pollini

Si tratta di un’esagerata reazione dell’organismo, mediata da anticorpi detti IgE, a pollini prodotti da varie specie di erbe ed alberi.

Cause

Il caso più frequente è quello dell’allergia alle graminacee (erbe la cui fioritura avviene nel periodo da fine aprile a fine settembre) ma negli ultimi tempi si è assistito ad un progressivo aumento delle allergie ai pollini di altre specie vegetali. E’ il caso di alberi cosiddetti “a fioritura precoce” (da gennaio a marzo), come betulla, nocciolo, carpino, ma anche di altre piante, come l’ambrosia (la cui allergia si è andata diffondendo a partire dalle zone vicino agli aeroporti, dove l’erba è stata trasportata, è il caso di dirlo, “per via aerea”).

Come si manifesta

A differenza dell’allergia agli acari, che non conosce soste nel corso dell’anno, l’allergia ai pollini ha andamento tipicamente stagionale: i sintomi (raffreddore, congiuntivite, asma, tosse) si manifestano solo in un determinato periodo dell’anno, quello cioè corrispondente alla fioritura della pianta cui il polline appartiene.

Come si fa la diagnosi

Il sospetto deriva soprattutto dalla stagionalità con cui i sintomi si manifestano, ripetendosi sempre nello stesso periodo dell’anno, diverso a seconda del tipo di polline. La diagnosi viene posta attraverso i test cutanei (Prick test) e/o il RAST.

Cosa fare

Ovviamente i consigli qui riportati valgono soprattutto per il periodo a rischio, che varia a seconda del tipo di polline cui si è allergici. Inoltre, è bene ricordare che alle altitudini tra i 600 e i 1000 metri le stesse piante liberano i pollini un mese più tardi che in pianura, mentre al mare la fioritura avviene con circa un mese di anticipo.

All’aperto

  • Limitate le uscite soprattutto nei giorni soleggiati, caldi (25-30°C), con lieve brezza e tempo asciutto.
  • Evitate i prati e i giardini dove stanno tagliando l’erba o dove è stata appena tagliata.
  • Evitate di uscire subito dopo un temporale (la pioggia rompe i granuli di polline in frammenti più piccoli che raggiungono facilmente le vie aeree più profonde).
  • Praticate sport preferibilmente in luoghi chiusi (palestre, piscine coperte)
  • Viaggiate in auto preferibilmente con i finestrini chiusi. Dotate l’automobile di un sistema di filtri per pollini, e ricordatevi di cambiarli regolarmente.
  • Evitate di posteggiare l’auto sotto gli alberi, e in prossimità di giardini e prati.
  • Non piantate nel vostro giardino alberi con pollini trasportati dal vento (come cipresso, betulla, nocciolo, carpino, ontano, olivo, faggio); preferite invece piante con impollinazione mediata da insetti (tiglio, ippocastano, robinia). Estirpate eventuali erbe infestanti.

In casa

  • Fate la doccia e lavate i capelli ogni sera (poiché i granuli di polline possono rimanere tra i capelli e depositarsi sul cuscino, da dove vengono inalati durante il sonno).
  • Effettuate con regolarità lavaggi nasali per rimuovere dalla mucosa nasale gli allergeni e altre particelle irritanti inalate con l’aria (inquinanti).
  • Durante il giorno, ricoprite il letto del bambino con un telo, che alla sera, quando chiuderete le finestre, rimuoverete delicatamente (senza sbatterlo in casa!): in questo modo eviterete che il bambino la notte dorma su una superficie contaminata dai pollini entrati in casa durante le ore diurne. Per lo stesso motivo durante il giorno il cuscino e i peluche con cui eventualmente il bambino poi dormirà vanno riposti in un armadio, al riparo dai pollini!
  • Circa il 25% dei soggetti allergici ai pollini possono presentare disturbi immediati alla bocca (bruciore, prurito, gonfiore), o più tardivi in altre sedi, con l’assunzione di alcuni tipi di frutta e di verdura, quali, ad esempio, mela/pera/banana in caso di allergia a Betullacee; sedano/melone alle Composite; basilico/piselli alla Parietaria; melone/anguria/pomodoro alle Graminacee. In queste situazioni, quindi, attenzione alla dieta.
  • Seguite le indicazioni del medico circa l’uso dei farmaci per prevenire e curare le manifestazioni allergiche.

Calendario dei pollini

E’ necessario imparare a conoscere le piante e le erbe che liberano i pollini a cui si è sensibilizzati, e i relativi periodi di fioritura. L’andamento della concentrazione pollinica nell’aria varia considerevolmente a seconda del periodo dell’anno, del tipo di polline e della zona in cui si vive. Per questo esistono i calendari dei pollini, di solito realizzati da enti locali (ASL, Ospedali, ecc.), ma disponibili anche sul web, che forniscono anche dati aggiornati in tempo reale sulla concentrazione dei pollini nella vostra zona e “previsioni” a breve termine che possono consentirvi di personalizzare la gestione della vostra allergia. Segnaliamo: POLL Net della Rete Italiana di Monitoraggio Aerobiologico, e PollinieAllergia dell’Associazione Allergologi e Immunologi Territoriali e Ospedalieri.

Pediatra libero professionista a Bergamo. Tutor di Pediatria per il corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia – Università degli Studi di Milano Bicocca.

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