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Informazioni e consigli sulla crescita e la salute del bambino,
solo da medici pediatri e professionisti qualificati.

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Crampi da calore, esaurimento da calore e colpo di calore: come riconoscerli, cosa fare

Il nostro corpo produce normalmente molto calore, che viene disperso nell’ambiente tramite la pelle o con la sudorazione.

In situazioni particolari, il “sistema di raffreddamento” dell’organismo può non riuscire a smaltire il calore prodotto, determinando così il surriscaldamento del corpo, con conseguenze anche serie: questo può avvenire quando il clima è molto caldo, con alta umidità e soprattutto durante uno sforzo fisico intenso (che nel bambino può consistere anche solo in un periodo prolungato e intenso di gioco, ad esempio sulla spiaggia o comunque sotto il sole), 

Possiamo avere sostanzialmente tre situazioni, in ordine crescente di gravità:

  • i crampi da calore,
  • l’esaurimento da calore e
  • il colpo di calore (o colpo di sole).

Vediamo cosa sono, come riconoscerle e cosa si deve fare.

Crampi da calore

Cosa sono e come riconoscerli

I crampi da calore: sono la più frequente reazione al calore eccessivo; sono dovuti all’eccessivo consumo e perdita di acqua e sali minerali con la sudorazione per lo sforzo fisico intenso e l’alta temperatura.

I bambini sono particolarmente esposti ai crampi da calore, soprattutto se non bevono a sufficienza.

I crampi interessano in genere gli arti e l’addome, ma non c’è febbre  e non sono in genere pericolosi. Possono però rappresentare l’anticamera di condizioni più pericolose e quindi vanno prontamente riconosciuti e trattati.

Cosa fare in caso di crampi da calore

  1. Disponete il bambino in un luogo fresco e all’ombra.
  2. Dategli da bere il più possibile acqua o ancora meglio soluzioni glucosaline (tipo bevande per gli sportivi) finché non si sente meglio.
  3. Massaggiate delicatamente i muscoli dolenti.

Solitamente non è necessario chiamare il medico ma tenete sotto osservazione il bambino finché non si sente meglio. Tenetelo riguardato ed evitate nuovi sforzi al sole nelle ore successive.

Esaurimento da calore

Cos’è e come riconoscerlo

L’esaurimento da calore è una situazione più seria dei crampi da calore: la perdita di sali e liquidi interessa infatti l’organismo in modo più esteso e importante.

I sintomi compaiono gradualmente e possono comprendere:

  • aumento della sete,
  • debolezza,
  • senso di svenimento,
  • crampi muscolari,
  • pelle fredda e pallida,
  • aumento della sudorazione,
  • nausea e/o vomito,
  • irritabilità,
  • mal di testa,
  • aumento della temperatura corporea (non superiore però a 40°).

Cosa fare in caso di esaurimento da calore

  1. Chiamate immediatamente un medico.
  2. Portate il bambino in un luogo fresco e all’ombra o in una macchina con aria condizionata.
  3. Mettetelo steso con i piedi sollevati.
  4. Copritelo con panni freschi e umidi.
  5. Dategli da bere il più possibile acqua o, meglio, soluzioni di sali minerali e zuccheri.
  6. Tenetelo sotto osservazione e a risposo al fresco anche quando inizia a sentirsi meglio.

Colpo di calore o colpo di sole

Cos’è e come riconoscerlo

Il colpo di calore o di sole è la conseguenza più grave dell’esposizione ad alte temperature:  il sistema di termoregolazione non funziona più e quindi non riesce ad abbassare la temperatura corporea, che diventa altissima (anche superiore a 41-42°).

Si tratta di una emergenza molto seria con rischio di gravi danni al sistema nervoso o di morte.

E’ la situazione che si verifica ad esempio nei casi di abbandono del bambino in auto sotto il sole.

I sintomi compaiono improvvisamente:

  • la pelle del bambino è caldissima, secca (senza sudore) e arrossata,
  • il bambino è confuso,
  • la coscienza è compromessa,
  • possono verificarsi convulsioni.

Cosa fare in caso di colpo di calore (o di sole)

Il colpo di calore è una emergenza immediata!

  1. Chiamate immediatamente soccorso: 112, numero unico emergenze nelle Regioni in cui è attivo, o 118.
  2. In attesa dei soccorsi, raffreddate il più rapidamente possibile il bimbo:
  • portatelo in un luogo fresco e spogliatelo;
  • fategli aria;
  • applicate impacchi ghiacciati a inguini ed ascelle;
  • fate spugnature di acqua la più fredda possibile su tutto il corpo o mettetelo a bagno in acqua fredda;
  • solo se è cosciente e si comporta normalmente dategli da bere il più possibile acqua fredda.

Attenzione: non servono i farmaci antifebbrili!

Saranno poi i medici dell’emergenza sanitaria a prendere in cura il bambino e portarlo al più vicino Pronto Soccorso.

Come prevenire i danni da calore

Se vi trovate in climi molto caldi e umidi, fate sì che il bambino:

  1. moderi l’attività fisica, soprattutto nelle ore più calde. Se deve svolgere un esercizio fisico intenso, fategli bere molta acqua (se lo sforzo dura più di 1 ora, le soluzioni di glucosio e sali minerali sono preferibili all’acqua);
  2. indossi abiti leggeri, in fibra naturale (ad es. in lino e cotone). Cambiateli se divengono umidi per la sudorazione;
  3. non si esponga a lungo alla luce diretta del sole. Fategli indossare un cappello a tesa larga;
  4. beva spesso e molto, anche se non ha sete;
  5. in auto, se fa caldo:
  • accendete l’aria condizionata;
  • utilizzate le tendine frangisole;
  • non lasciate mai il bambino nell’auto in sosta sotto il sole, neppure per pochi minuti;
  • lasciate sempre semiaperti i finestrini.

Pediatra libero professionista a Bergamo. Tutor di Pediatria per il corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia – Università degli Studi di Milano Bicocca.

Le informazioni di tipo sanitario contenute in queste pagine non possono in alcun modo intendersi come riferite al singolo e sostitutive dell'atto medico; per i casi personali si invita sempre a consultare il proprio Pediatra. I contenuti di queste pagine sono soggetti a verifica e revisione continua; tuttavia sono sempre possibili errori e/o omissioni. amicopediatra.it non è responsabile degli effetti derivanti dall'uso di queste informazioni.