Eruzione cutanea da ampicillina
Cos’è l’eruzione cutanea da ampicillina
Si tratta di un rash cutaneo, che compare in bambini in terapia con ampicillina (per via endovenosa) o amoxicillina (per bocca), antibiotici spesso usati per curare le infezioni dei bambini. Se ne distinguono due tipi: da reazione immedaiata e da reazione ritardata.
Rash da reazione immediata
- L’eruzione cutanea compare di solito negli ultimi giorni di trattamento se è la prima volta che il bambino assume il farmaco, entro poche ore dall’inizio della terapia se il bambino ha già assunto il farmaco in precedenza;
- l’eruzione è più spesso urticarioide, cioè costituita di pomfi (chiazze rilevate) pruriginosi, migranti (cioè compaiono da una parte per poi sparire e comparire in un’altra zona del corpo);
- si tratta più spesso di una “vera” reazione allergica al farmaco, mediata da un meccanismo di tipo IgE (anafilassi);
- solitamente è necessaria la sospensione del farmaco e regredisce spesso in poco tempo dopo la sospensione, anche se talora i pomfi possono continuare a presentarsi per qualche tempo;
- in questi casi è indicata l’esecuzione di test allergici per confermare l’allergia al farmaco e/o non somministrare prudentemente il farmaco in futuro.
Rash da reazione ritardata
Rappresenta la maggioranza dei casi.
- L’eruzione cutanea compare di solito qualche giorno (mediamente 5) dopo l’inizio della terapia antibiotica, indipendentemente che si tratti della prima somministrazione o di una somministrazione successiva;
- solitamente il bambino presenta i sintomi di un’infezione virale, in particolare l’eruzione si verifica in circa il 90% dei soggetti che hanno in corso una mononucleosi infettiva;
- l’eruzione è più spesso di tipo maculopapulare (simile a quella del morbillo), costituita cioè di macchie e papule (leggermente rilevate), non sempre pruriginose, diffuse al tronco, agli arti e spesso al viso, con tendenza a diffondersi nel corso dei giorni;
- a causare la reazione cutanea non è solitamente un meccanismo di tipo allergico IgE mediato ma un meccanismo immunitario “ritardato” di tipo cellulare;
- non è necessaria la sospensione del farmaco, e d’altra parte in caso di sospensione del farmaco l’eruzione spesso impiega diversi giorni per regredire, accentuandosi anzi a volte nei giorni successivi alla sospensione;
- l’eruzione non tende a ripresentarsi in caso di successive assunzioni del farmaco;
- non vi è l’indicazione ad eseguire test allergici.
Cosa fare
Chiamate il medico immediatamente se:
- il bambino sembra avere i sintomi di una grave reazione allergica.
Chiamate il medico senza urgenza in ogni caso per capire se dovete sospendere o no il farmaco e soprattutto se:
- l’eruzione sembra orticaria;
- il bambino si gratta;
- le macchie durano da più di 2-3 gg;
- il bambino accusa dolore o gonfiore alle articolazioni;
- avete qualsiasi dubbio da chiarire.
Terapia
Il pediatra deciderà se sospendere o no il farmaco, in base al quadro clinico. In caso di prurito inoltre potrà prescrivere un antistaminico per bocca
Prevenzione
Se il bambino ha avuto in precedenza una reazione cutanea ad amoxicillina o ampicillina è importante raccogliere notizie dettagliate riguardo le modalità con cui è avvenuta; in particolare:
- quanto tempo dopo l’inizio della terapia è comparso l’esantema?
- tipo di eruzione cutanea: tipo orticaria o morbillo? era coinvolto anche il viso?
- il bambino aveva prurito?
- il bambino faceva fatica a respirare?
- era la prima volta che il bambino assumeva il farmaco o l’aveva già assunto in precedenza?
Può essere utile fare una fotografia dell’eruzione cutanea, utile anche a distanza di tempo dall’episodio, quando i ricordi si attenuano e spesso si confondono.
Sulla base di tali dati il pediatra potrà concludere:
- che si è trattato di una vera reazione allergica, per cui è necessario procedere ad una valutazione allergologica e comunque evitare prudenzialmente in futuro la somministrazione di amoxicillina o ampicillina, sostituendola con un antibiotico alternativo
- che è stata una reazione di tipo ritardato, che non controindica la riassunzione del farmaco, non necessita di approfondimenti allergologici e comunque non mette il bambino a rischio in futuro di reazioni allergiche gravi.
La decisione, non sempre facile, è però molto importante, in quanto se è vero che una reazione allergica vera può avere conseguenze anche gravi, altrettanto importante è non precludere ad un bambino per tutta la vita l’utilizzo di antibiotici importanti e utili come le penicilline quando il bambino non vi è allergico.