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Informazioni e consigli sulla crescita e la salute del bambino,
solo da medici pediatri e professionisti qualificati.

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Odontoiatria pediatrica: denti da latte e denti permanenti

primo piano sul volto di un neonato con i suoi primi denti da latte

I denti

I denti sono di fondamentale importanza per

  • masticare;
  • parlare;
  • connotare l’aspetto di una persona mediante un sorriso.

Alla nascita la bocca è priva di denti perché il bambino non ha bisogno di masticare. Viene infatti nutrito con il latte dalla mamma. Crescendo però il bimbo comincia a gustare anche i cibi solidi e necessita perciò della presenza della dentatura.

I denti da latte o decidui

I denti dei bambini sono diversi da quelli degli adulti:
sono chiamati denti da latte o denti decidui.
Sono più piccoli di quelli degli adulti e sono 20:
8 incisivi, 4 canini e 8 molarini.

Nella dentatura da latte non sono presenti i premolari: i premolari della dentatura permanente spunteranno a partire dal 10°-11° anno di vita e prenderanno il posto dei molarini da latte.

immagine della dentatura
Disegno di Raffaella Colombo

I denti permanenti

I denti permanenti sono 16 per ogni arcata.  In totale perciò sono 32. I denti non sono tutti uguali.
Si differenziano in base alla loro funzione: gli incisivi tagliano il cibo; i canini strappano; i premolari sminuzzano; i molari triturano finemente il cibo.

immagine mostra la funzione dei diversi denti
Disegno di Raffaella Colombo

I denti posteriori

I denti posteriori si chiamano molari (nella dentatura permanente sono 12, sei superiori e sei inferiori); servono per potere ben triturare il cibo in modo che si impasti ben bene con la saliva: hanno radici solide, di solito tre, proprio per sopportare carichi masticatori elevati. I denti posteriori non hanno una superficie piatta ma presentano un aspetto montagnoso: montagne (cuspidi) e valli (solchi) si alternano con apparente casualità; invece il progetto è preciso e prevede delle corrispondenze reciproche tra denti superiori e inferiori, tra cuspidi e solchi in modo tale che durante la masticazione il cibo solido venga schiacciato, triturato e possa scivolare via e non rimanga imprigionato tra dente e dente come chiuso in una scatola.

immagina della struttura dentale laterale e dall'alto
Disegno di Raffaella Colombo

I primi molari permanenti compaiono intorno ai sei anni (è importante sapere che questi dente non verranno cambiati), i secondi verso i 12-15 anni, i terzi (i cosiddetto denti del giudizio) dai 16 anni in avanti.

I denti premolari che occupano i settori laterali delle arcate dentarie sono 8, quattro per l’arcata superiore, quattro per l’ arcata inferiore. Non sono presenti nella dentatura da latte: i premolari della dentatura permanente spunteranno a partire dal 10°-11° anno di vita e prenderanno il posto dei molarini da latte. Anch’essi presentano una superficie frastagliata, ma molto meno rispetto a quella dei molari. Anch’essi servono per la triturazione del cibo anche se meno efficace di quella eseguita dai molari. Possono presentare una o due radici.

I denti anteriori

Hanno ben altra forma rispetto a quelli posteriori: hanno un margine sottile e tagliente. La loro forma prevede che possano tagliare, bucare e lacerare. Sono otto incisivi (4 sopra e 4 sotto) con forma a paletta e quattro canini (2 sopra e 2 sotto) che hanno una corona aguzza adatta a strappare e lacerare con forza. Sono denti molto resistenti!

disegno che mostra i denti anteriori
Disegno di Raffaella Colombo

Spuntano i primi  denti

In occasione dell’eruzione dei primi dentini, i bambini presentano sintomatologie varie: malessere generale, raffreddore e, a volte, anche diarrea. E’ solo una coincidenza ma spessissimo succede proprio così. Il bambino comincia a mangiare di meno, è facilmente irritabile e la mamma se ne accorge immediatamente mettendosi in allarme.
E’ molto difficile fissare con precisione l’epoca di eruzione come pure l’epoca della permuta (la sostituzione dei denti da latte o decidui con i denti permanenti).
I ritardi o gli anticipi non hanno di per sé alcun significato patologico. E’ pur vero però che un eccessivo ritardo nella comparsa dei primi denti deve mettere in allarme il pediatra; ci possono essere casi infatti, per fortuna rari, di mancanza dei denti: le cosiddette agenesie. L’unico modo per accertare le agenesie dentarie è l’esame radiologico. L’esame totale delle arcate dentarie superiore e inferiore (la cosiddetta panoramica o ortopantomografia) potrebbe toglierci questo dubbio. Non ha ha senso però farlo prima dei 4-5 anni.

tabella sull'eruzione dei denti decidui e permanenti
Disegno di Raffaella Colombo

Quando bisogna iniziare ad andare dal dentista?

E` buona norma che già dall’età di due anni si porti il proprio bambino dallo specialista pediatra dentista.

Nel Nord-Europa i programmi di prevenzione dentale sono erogati dal Servizio Sanitario Nazionale. Dall’età di due anni i bambini vanno dal dentista e dall’igienista orale: i bambini si abituano a questa pratica, acquistano familiarità con l’ambiente e le persone, imparano con il tempo una corretta tecnica di igiene orale. Ciò ha permesso di raggiungere degli obiettivi che in Italia risulta solo difficile immaginare e cioè la quasi totale assenza di carie all’età di 12 anni!

Come sono fatti i denti

Una volta venuti fuori i dentini, più o meno nelle epoche indicate, più o meno diritti, occorre fare qualcosa perché si mantengano sani il più a lungo possibile. Prevenire è sempre meglio che curare ed è anche più economico!
La malattia più diffusa in assoluto è la carie ma, senza alcun dubbio, è anche la malattia più facile da prevenire.
Ma occorre sapere, prima di ogni cosa, come è fatto un dente.

Di che cosa sono fatti

Sono quattro gli elementi principali che formano i denti:

  • lo smalto all’esterno ricopre la corona dentaria ed è la sostanza più dura presente nel corpo umano; è costituito da sali minerali per il 97-98% (cristalli di idrossiapatite, calcio, magnesio, iodio, cloro, potassio) e per il 2-3% da acqua e proteine);
  • la dentina, meno dura dello smalto e anche meno resistente agli attacchi della carie;
  • la polpa dentaria che è costituita dalle cellule che producono la dentina, dai nervi del dente e dai vasi sanguigni ed è il cuore del dente;
  • il cemento, una sostanza dura e ruvida che ricopre la radice.
composizione del dente
Disegno di Raffaella Colombo

Come sono fissati

I tessuti che sostengono il dente sono l’osso alveolare, la gengiva e le fibre parodontali che legano il cemento che ricopre le radici all’osso alveolare.

Specialista in Pediatria, Odontoiatria Pediatrica

Le informazioni di tipo sanitario contenute in queste pagine non possono in alcun modo intendersi come riferite al singolo e sostitutive dell'atto medico; per i casi personali si invita sempre a consultare il proprio Pediatra. I contenuti di queste pagine sono soggetti a verifica e revisione continua; tuttavia sono sempre possibili errori e/o omissioni. amicopediatra.it non è responsabile degli effetti derivanti dall'uso di queste informazioni.