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Informazioni e consigli sulla crescita e la salute del bambino,
solo da medici pediatri e professionisti qualificati.

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Tosse

bambina tossisce durante visita pediatrica

Cos’è la tosse

La tosse è un riflesso fisiologico che serve a espellere aria dai polmoni in modo acuto e violento; può essere secca e a colpi, oppure umida e produttiva; un attacco di tosse può durare fino a 5 minuti. Normalmente la tosse compare quando un qualsiasi ostacolo impedisce la normale respirazione: dal muco che si forma lungo l’apparato respiratorio a qualche corpo estraneo che si introduce con l’aria inspirata (polveri, particelle di cibo, liquidi).
La tosse ha comunque lo scopo di proteggere i polmoni da infezioni o infiammazioni.

Le cause della tosse

La maggior parte delle forme di tosse dipende da infezioni virali che colpiscono le vie respiratorie, determinandone, a vari livelli (faringe, laringe, trachea, bronchi), l’infiammazione. I bambini più colpiti sono quelli di 3-4 anni, che  frequentano le comunità infantili e si scambiano i virus coi compagni di giochi; anche i più piccoli, se inseriti al nido o se hanno fratelli maggiori, possono avere episodi ricorrenti di tosse e raffreddore, anche ogni mese, nella stagione autunno-invernale.

Una complicanza frequente delle infezioni virali, soprattutto se non viene eseguita correttamente e frequentemente la pulizia nasale, è  la sinusite, dovuta a batteri, che in genere si presenta con muco dal naso denso e di colore giallo-verdastro, della durata di 2 o più settimane. Altre infezioni batteriche responsabili di tosse sono la pertosse, le tracheobronchiti da Mycoplasma pneumoniae, le polmoniti da pneumococco.

Anche le allergie, soprattutto quelle respiratorie, si manifestano spesso con tosse. Questa per altro talora può essere, in assenza di una vera allergia,  una risposta delle vie respiratorie ad agenti irritanti di tipo fisico (aria molto fredda, sforzo fisico) o chimico (inquinanti, fumo di sigaretta, essenze, ecc.): si parla in tal caso di iperattività delle vie respiratorie.

Cosa fare

Poiché la tosse è un meccanismo utile per eliminare il muco, bisogna usare accorgimenti che aiutino a sciogliere il catarro, non ad eliminare la tosse. Applicate alcune regole importanti e utili, senza ricorrere subito ai medicinali:

  1. somministrare liquidi tiepidi contro gli accessi: poiché il catarro è attaccato alle pareti del faringe o alla laringe, le bevande calde aiutano il muco a sciogliersi (dovete sapere che l’acqua è il più potente mucolitico esistente in natura): potete usare acqua, thé, limonata;
  2. tenete umidificato l’ambiente dove vive il bambino, specie se l’aria è molto secca: un’umidità relativa sul 40-60% è quella giusta; per questo esistono in commercio umidificatori di vario tipo, anche ad ultrasuoni, che servono allo scopo. Non introducete però nessuna sostanza balsamica nell’acqua: potrebbe far aumentare l’irritazione alle vie respiratorie del bambino: Se il bambino o qualche familiare è allergico agli acari, non utilizzate l’umidificatore;
  3. umidificate direttamente l’aria che il bambino respira, mettendolo vicino a sorgenti di vapore acqueo caldo: un bambino dai 5-6 anni in su può stare davanti a un getto di vapore; in mancanza di vaporizzatori a getto e per i più piccoli può essere vantaggioso condurli in bagno e tenerli lì per circa 15 minuti, in ambiente saturo di vapore (un po’ simile alla sauna): per questo basta aprire i rubinetti dell’acqua calda e lasciarla scorrere nella vasca da bagno o nella doccia; questa tecnica è molto utile in caso di tossi secche, stizzose, con suono della voce alterato, simile al latrato di un cane (laringiti-tracheiti);
  4. evitate il fumo attivo e passivo: poiché il fumo stimola la tosse, evitate che chiunque fumi in casa e soprattutto in presenza del bambino malato (questa regola comunque va applicata anche nei bambini sani!). Chi sta vicino ad un fumatore inala purtroppo l’aria inquinata dell’ambiente (in un anno è come se fumasse 30-40 sigarette);
  5. fate sospendere temporaneamente l’attività sportiva ai ragazzi con la bronchite: gli esercizi fisici, al chiuso o all’aperto fanno da stimolo aspecifico agli accessi di tosse;
  6. ridate da mangiare al bambino che vomita con la tosse, se lo desidera: usate però la regola di far assumere pasti piccoli , ma frequenti;
  7. usate gocce o sciroppi calmanti della tosse solo sotto consiglio medico, quando la tosse è secca, stizzosa, senza muco. Questi farmaci vengono somministrati prevalentemente per la notte, per far riposare il bambino; i dosaggi sono tali comunque da non inibire completamente il riflesso della tosse, altrimenti il muco potrebbe depositarsi nei polmoni, causando polmoniti.

Cosa non fare

  • Antistaminici, decongestionanti, antipiretici non servono a risolvere la tosse; gli antistaminici poi agiscono in senso contrario perché seccano le vie respiratorie e non permettono l’espettorazione del muco; gli espettoranti sono innocui, ma non è stato mai dimostrato che servano veramente, anzi sono del tutto inefficaci; ricordatevi che le medicine per la tosse in genere non sono più efficaci dei consigli che sono stati forniti.
  • Il latte può essere lasciato tranquillamente nell’alimentazione del bambino con la tosse. Non si deve mai sospendere l’allattamento al seno.
  • Tenere il bambino sollevato utilizzando un cuscino in più è un provvedimento discutibile perché non incide sulla produzione del catarro.

Quando consultare il medico

Consultate il medico immediatamente se:

  • il vostro bambino ha meno di un mese, salvo che abbia fatto in un giorno al massimo uno o due colpi di tosse;
  • il respiro è difficoltoso e non passa se avete ripulito il naso;
  • la respirazione è frequente e affaticata, nei momenti di assenza di tosse;
  • ha perso i sensi durante gli accessi di tosse;
  • le labbra diventano bluastre (cianosi) durante la tosse;
  • c’è muco misto a sangue nell’espettorato;
  • c’è il sospetto di inalazione di un corpo estraneo (piccole parti di giochi, bocconi di cibo): in questo caso la tosse compare improvvisamente, in pieno benessere, dopo un momento in cui sembrava che il piccolo, in genere sotto i 3 anni, stesse soffocando;
  • il bambino sembra molto malato.

Consultate il medico senza urgenza se:

  • è presente febbre per più di 2-3 giorni;
  • la tosse dura da più di 2-3 settimane;
  • il bambino ha da 1 a 3 mesi di vita e ha tosse già da 2-3 giorni;
  • sospettate un’allergia (per esempio ai pollini);
  • la tosse fa perdere parecchio sonno al bambino, determinando assenza scolastica per 1 settimana;
  • si associa a vomito ripetuto;
  • si associa a dolore intenso al torace;
  • avete altri dubbi o domande.

Pediatra libero professionista a Bergamo. Tutor di Pediatria per il corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia – Università degli Studi di Milano Bicocca.

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