Come prevenire gli incidenti dei bambini da annegamento

Cos’è l’annegamento
Si annega quando dell’acqua (o comunque un liquido) viene inalata in quantità tale da impedire ai polmoni di svolgere la propria funzione.
E’ un incidente molto frequente (la seconda causa di morte nell’età da 1 a 14 anni). Se è vero che spesso si risolve con un grosso spavento e qualche disturbo transitorio, non va dimenticato che buona parte di coloro che sopravvivono all’annegamento presentano danni neurologici per tutta la vita. Bisogna poi aggiungere l’effetto irritante sulle vie aeree dei liquidi inalati (per il sale, il cloro, il sapone) e “l’intossicazione” dovuta alla gran quantità di liquido ingerita.
Nel bambino in età pre-scolare l’annegamento si verifica più spesso in acque dolci ed è favorito soprattutto dall’incuria degli adulti; il bambino dai 6 anni in poi “rischia” di più al mare, soprattutto se non sa nuotare e ha uno scarso senso del pericolo. Ed infatti, in questa seconda fascia di età, al danno da aspirazione di acqua nei polmoni si aggiunge spesso il trauma cranico, conseguenza di tuffi in acque di cui non si conosce o non si valuta bene la profondità.
Nella tabella che segue troverete le cause principali dell’annegamento ed alcuni consigli per la prevenzione di questo tipo di incidente. Ricordatevi che ad un bambino bastano 20 centimetri d’acqua e 10 secondi di tempo per annegare!
Principali cause
- Incuria degli adulti.
- Curiosità e “incoscienza” del bambino.
- Insufficiente protezione degli specchi d’acqua.
- Inosservanza delle norme di sicurezza (mare agitato, pasto abbondante, tuffo in acqua bassa, ecc.).
- Incapacità a nuotare (rischio doppio rispetto al bambino che sa nuotare!).
Come prevenire |
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