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Informazioni e consigli sulla crescita e la salute del bambino,
solo da medici pediatri e professionisti qualificati.

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Come raccogliere le feci dei bambini per la coprocoltura

contenitore per la raccolta delle feci

Cos’è

La coprocoltura è un esame che viene condotto sulle feci del bambino, alla ricerca di batteri patogeni (cioè in grado di causare malattia). In pratica, nel campione di feci del bambino viene intinto un tampone (una specie di Cotton fioc più lungo), che poi in laboratorio viene seminato in un terreno di coltura (cioè una specie di “brodo” ideale per la crescita dei batteri), in cui nei giorni successivi si osserva se avviene o no la crescita di colonie di batteri patogeni e in che misura. Un passo ulteriore, in caso di esito positivo della coprocoltura, è l’antibiogramma, un esame con cui si valuta quanto i batteri cresciuti nella coltura  siano sensibili (cioè vengano uccisi) da vari tipi di antibiotici. Si tratta di una sensibilità detta “in vitro”, cioè in un contesto di laboratorio, non necessariamente corrispondente  a quanto avviene “in vivo”, cioè quando l’antibiotico viene somministrato alla persona malata; tuttavia è un’informazione importante cui basare la scelta dell’antibiotico presumibilmente più adatto.

A cosa serve

La coprocoltura viene richiesta dal medico quando sospetta che all’origine dei sintomi del bambino (solitamente sintomi gastrointestinali come diarrea, presenza di muco e/o sangue nelle feci, ma anche perdita di peso, scarsa crescita o dolori addominali) vi sia un’infezione intestinale da batteri. Una eventuale positività della coprocoltura conferma questa ipotesi, e di solito in questo caso viene eseguito anche l’antibiogramma, che consente anche di impostare la terapia teoricamente più adeguata alla causa infettiva.

Il prelievo per la coprocoltura va eseguito prima di cominciare la terapia antibiotica, in quanto l’antibiotico ridurrebbe o azzererebbe del tutto la carica dei batteri che si cerca di identificare.

Come si legge il referto

E’ bene ricordare che l’interpretazione del risultato spetta al medico, il solo in grado di valutare correttamente del referto e soprattuto di stabilire la correlazione tra la sintomatologia del bambino e l’esito dell’esame.

Solitamente il referto riporta prima di tutto l’esito:

  • negativo:  indica che non è stata riscontrata in laboratorio la crescita di batteri patogeni;
  • positivo: viene indicato il nome di un ceppo batterico (ad esempio Escherichia Coli), e il numero di colonie (cioè la quantità di batteri cresciuti  in laboratorio).

In caso di positività il referto riporta poi una lista di antibiotici, con a fianco di ciascuna voce  la sigla che indica se quel determinato antibiotico potenzialmente è efficace o no; in particolare:

S (Sensibile): l’antibiotico in questione in laboratorio si è dimostrato in grado di uccidere il battere individuato nelle feci del bambino

R (Resistente): il battere individuato sembra non essere ucciso dall’antibiotico testato in laboratorio

Come si raccolgono le feci per la coprocoltura

Se il pediatra ha prescritto una coprocoltura, ovvero un esame delle feci atto ad identificare la presenza di virus o batteri causa di diarrea, occorre raccogliere le feci in modo corretto (per far sì che il laboratorio possa identificare tutti i germi presenti). Verificate comunque col vostro pediatra modalità e orari di consegna delle feci presso i laboratori della vostra zona.

  1. Acquistate in farmacia o ritirare in laboratorio un contenitore per la raccolta delle feci (il tappo presenta all’interno una piccola paletta per agevolare la raccolta delle feci), oppure utilizzate un barattolo pulito a bocca larga.
    Il laboratorio spesso fornisce anche un tampone (ossia un bastoncino che presenta ad un’estremità del cotone, ed una provetta contenente una sostanza gelatinosa).
  2. Fate scaricare il bambino su una superficie pulita (vasino ben lavato, pannolino).
  3. Trasferite nel barattolo una quantità di feci pari ad un cucchiaio (se si dispone anche di un tampone, intingerlo nelle feci e poi inserirlo nell’apposito contenitore).
  4. Consegnate il/i contenitore/i immediatamente (entro al massimo 2 ore da quando le feci sono state scaricate. Concordare gli orari con il laboratorio). Se ciò non è possibile,  e solo se è stato effettuato anche il tampone, i campioni possono essere consegnati entro 12 ore (nel frattempo vanno conservati in frigorifero, non nel congelatore).

Pediatra libero professionista a Bergamo. Tutor di Pediatria per il corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia – Università degli Studi di Milano Bicocca.

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