Come misurare la frequenza respiratoria dei bambini
Per frequenza respiratoria si intende il numero di atti respiratori che un individuo compie in un minuto.
Si tratta di un parametro molto importante per individuare e valutare un’eventuale difficoltà respiratoria.
Si parla di tachipnea per indicare una frequenza respiratoria aumentata rispetto alla norma, e di bradipnea quando invece il numero di atti respiratori al minuto è più basso del solito.
La frequenza respiratoria nel bambino varia a seconda dell’età.
Ecco come misurare la frequenza respiratoria di un bambino e come interpretare il risultato della misurazione.
Come misurare la frequenza respiratoria in un bambino
- Il bambino deve possibilmente essere a riposo e tranquillo.
- Appoggiate una mano sull’addome, all’altezza della bocca dello stomaco; nell’altra tenete l’orologio.
- Contate un respiro ad ogni sollevamento del torace, per circa un minuto.
- Ripetete la misurazione almeno 3 volte.
Come interpretare il risultato
Età | Frequenza indicativa a riposo (atti respiratori al minuto) |
Limite superiore di attenzione (atti respiratori al minuto) |
0 – 1 anni | 23 – 39 | < 2 mesi : > 60 > 2 mesi : > 50 |
1 – 2 anni | 22 – 30 | > 40 |
2 – 6 anni | 21 – 28 | > 40 |
6 anni – pubertà | 18 – 24 | > 30 |
adulto | 16 – 20 | > 20 |