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Cellulare a tavola: ecco perché fa male ai bambini

Danni causati dal cellulare sui bambini a tavola

L’uso dei dispositivi elettronici, ed in particolare dei cellulari, è molto diffuso nelle famiglie italiane (e non solo!) già a partire dai primi mesi di vita dei bambini. Una recente indagine italiana dimostra che circa il 70% delle famiglie con figli di età compresa tra 0 e 2 anni ammette di utilizzare social e chat durante i pasti dei propri bambini.

L’uso dello smartphone durante i pasti –  sia da parte dei genitori sia da parte dei bambini – è un’abitudine pericolosa per il corretto sviluppo relazionale, affettivo e psico-sociale del bambino.

La Società Italiana di Pediatria (SIP) e altre associazioni di pediatri e pedagogisti mettono in guardia e sconsigliano l’uso del cellulare a tavola in particolare nei primi anni di vita. Vediamo perché e quali sono i possibili rischi.

Perché non usare il cellulare a tavola con i bambini

Interferisce con l’interazione sociale e familiare

Il pasto dovrebbe essere il momento in cui la famiglia si riunisce e dovrebbe condividere le proprie esperienze e le proprie emozioni. Il cellulare invece tende ad allontanare, ognuno è isolato e immerso nel proprio schermo. Un genitore che controlla continuamente lo smartphone può essere solo fisicamente presente ma emotivamente assente e rispondere in modo poco empatico o distratto alle domande del bambino. D’altra parte, i bambini che utilizzano regolarmente il cellulare a tavola rischiano di non acquisire o di perdere alcune capacità sociali come ascoltare o conversare con altri.

Riduce la sicurezza durante i pasti

L’uso dello smartphone mentre si mangia può essere un motivo di distrazione sia per i genitori che per i bambini, con un aumento del rischio di incidenti (usare oggetti appuntiti, soffocamento, contatto con bevande o alimenti caldi).

Impedisce lo sviluppo di un’alimentazione consapevole (mindful eating)

Molti genitori usano il cellulare per fare in modo che il loro bambino “mangi almeno qualcosa”. Effettivamente è esperienza comune che in questo modo l’attenzione del bambino è spostata su ciò che vede ed è più semplice imboccarlo mentre è in questa fase di “trance”, ma tutto questo porta ad una mancanza di consapevolezza di quello che si sta mangiando in quel momento. Non si percepiscono più gli stimoli della fame ma neanche quello della sazietà, per cui aumenta il rischio della sovralimentazione.

Riduce l’autonomia del bambino

Un bambino abituato ad essere imboccato o a mangiare mentre è “connesso” al cellulare ma sconnesso dalla vita reale, svilupperà meno abilità manuali e minore autonomia.

Può generare dipendenza

Quando un bambino viene abituato ad alimentarsi davanti ad uno schermo, può presentare delle crisi di pianto e di rabbia quando questo non gli viene consentito, fino a quando i genitori non sono costretti a cedere. Questa dipendenza è tanto più dannosa quanto più si instaura precocemente, perché agisce su un cervello in crescita, ancora non pronto a ricevere tante stimolazioni luminose e sonore.

Come prevenire i danni causati dal cellulare sui bambini

  • Non tenere il cellulare acceso durante l’allattamento: il contatto visivo tra madre e bambino è fondamentale per sviluppare un legame affettivo.
  • Evitare di utilizzare il cellulare per distrarre o “tenere buono” il bambino mentre mangia: questo lo aiuterà ad imparare a masticare correttamente, ad apprezzare il cibo e a comprendere e riconoscere i segnali di sazietà.
  • Cercare di dare il buon esempio: a tavola è bene spegnere il cellulare o, se non è possibile, metterlo in un’altra stanza, evitando di controllarlo continuamente, favorendo una maggiore connessione familiare e sostenendo lo sviluppo sociale ed emotivo dei bambini.
  • Acquisire maggiore consapevolezza: informarsi sui rischi collegati all’uso del cellulare durante i pasti è utile per favorire lo sviluppo di un’alimentazione consapevole per tutta la famiglia.

Pediatra di Famiglia a Santa Maria Capua Vetere (CE) – ASL Caserta – Regione Campania

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