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Informazioni e consigli sulla crescita e la salute del bambino,
solo da medici pediatri e professionisti qualificati.

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Come cresce il bambino nei primi 12 mesi di vita

neonato con ciuccio in bocca è disteso su una coperta ornata da disegni che riproducono una bilancia

Uno degli aspetti su cui si concentrano maggiormente l’attenzione e le preoccupazioni dei genitori è quello della crescita del loro bambino: cresce abbastanza? Quanti centimetri dovrebbe crescere in un mese? Quanto dovrebbe pesare? Quanto sarà alto da grande? In questo articolo troverete indicazioni sui principali parametri di crescita e alcuni strumenti che vi permetteranno di seguire personalmente e serenamente lo sviluppo fisico dei vostri bambini nei primi 12 mesi di vita. 

Attenzione però: solo il pediatra può valutare se la crescita di vostro figlio procede nella normalità o se si sospetta un disturbo nell’accrescimento, sulla base non solo dei dati rilevati in occasione della visita ma anche di altri parametri quali l’età gestazionale (ovvero a quale settimana di gravidanza è nato il bambino), il peso e la lunghezza alla nascita, la costituzione dei genitori, lo stato di salute del bambino ed i valori auxiologici (o di crescita) precedenti.

Il peso del bambino: dalla nascita a 12 mesi

Il peso alla nascita

Il peso alla nascita può variare in relazione al fatto che il parto avvenga a termine o che sia anticipato (pretermine) o posticipato (postermine). L’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce nascita pretermine quella che avviene prima della 37a settimana compiuta di gravidanza e nascita postermine quella che avviene dopo la 40a settimana. Quando un bambino nasce ad un’età gestazionale inferiore alle 32 settimane, viene definito gravemente prematuro.

Alla nascita il bambino avrà un peso che lo farà classificare dai neonatologi come adeguato, basso o elevato per l’età gestazionale.

La maggior parte dei bambini nati a termine pesa fra 2,5 kg e 4 kg. In generale, si definisce:

  • bambino di peso elevato alla nascita, o macrosomico, chi presenta un peso corporeo superiore a 4.000/4.500 grammi;
  • bambino di basso peso alla nascita chi  presenta un peso corporeo inferiore ai 2.500 grammi. 

    In particolare, fra i neonati di basso peso alla nascita è possibile identificare quattro gruppi:

    – LBW (Low Birth Weight) = bambini di peso bassoinferiore ai 2.500 grammi;
    – VLBW (Very Low Birth Weight) = bambini di peso molto basso, inferiore ai 1.500 grammi;
    – VVLBW (Very Very Low Birth Weight) = bambini di peso molto molto basso, inferiore ai 1.000 grammi;
    – ELBW (Extremely Low Birth Weight) = bambini di peso estremamente basso, con peso inferiore ai 750 grammi.

Occorre considerare però che il peso alla nascita andrebbe riferito non tanto a valori assoluti, quanto agli standard considerati normali per la popolazione di riferimento, che tengano conto di sesso, razza e durata della gravidanza.

Si definisce quindi peso medio alla nascita quello corrispondente al 50° percentile; l’intervallo di normalità va dal 3° al 97° percentile. Cosa significa? 97° corrisponde al valore in base al quale il 97% dei neonati presenta un peso alla nascita inferiore, mentre soltanto il 3% fa registrare valori ponderali superiori. Analogamente, il peso alla nascita corrispondente al 3° percentile indica che il 97% dei neonati presenta un peso alla nascita superiore, mentre soltanto il 3% fa registrare valori inferiori.


Alla nascita, un neonato di sesso maschile pesa in media circa 150-200 grammi in più rispetto ad un neonato di sesso femminile. Il peso alla nascita è influenzato dalle caratteristiche morfologiche dei genitori.
Il peso e l’altezza registrati alla nascita non hanno una relazione precisa con quelli che saranno altezza e peso da adulti.

Le probabilità di avere un neonato macrosomico sono maggiori per le madri che hanno presentato un diabete in gravidanza e quelle di avere un neonato di basso peso sono maggiori per le madri che, durante la gravidanza, hanno sofferto di ipertensione o fatto uso in modo importante di sigarette o alcool.

Nella maggior parte dei casi, i neonati di basso peso alla nascita sono prematuri.

Non tutti i neonati pretermine sono anche di basso peso: ad esempio, se un neonato di 36 settimane, quindi prematuro, pesa 2.600 grammi, rientra nell’ambito del peso considerato normale.

Inoltre, il peso alla nascita può essere basso ma comunque adeguato all’età gestazionale. Pertanto, tenendo conto di entrambi i fattori (peso ed età gestazionale), il neonato può essere definito in tre modi:

  • AGA (Adequate for Gestational Age): adeguato all’età gestazionale;
  • SGA (Small for Gestational Age): basso per l’età gestazionale;
  • LGA (Large for Gestational Age): elevato per l’età gestazionale.

Il calo fisiologico

Nei primi 5-7 giorni di vita di solito si registra una temporanea perdita di peso  rispetto alla nascita (5-10%) definita calo fisiologico e dovuto allo smaltimento dei liquidi in eccesso accumulati durante la gravidanza e il parto.
Al momento della dimissione quindi il neonato peserà meno di quando è nato, ma non bisogna preoccuparsi. Dopo questa fase si assiste ad un lento recupero del peso; intorno alla decima giornata di vita si ritorna di solito al peso registrato alla nascita.

Questa prima fase è seguita da un rapido aumento di che dovrebbe essere di almeno 150 grammi a settimana per i primi 2-3 mesi. Poi il ritmo di accrescimento ponderale diminuisce leggermente.

Come cambia il peso nel primo anno di vita

Per i primi 2-3 mesi, come detto, l’aumento di peso mensile dovrebbe essere di almeno 150 grammi a settimana, quindi circa 600/650 grammi al mese.

Al sesto mese il peso medio raggiunto dal bambino corrispondente al 50° percentile sarà di 7,2 kg circa per le femminucce e di 7,9 kg circa per i maschietti, con un peso normale che va da 6 kg (5° percentile)  a 8,7 (95° percentile) per le femmine e da 6,5 kg (5° percentile )  a 9,6 kg (95° percentile ) per i maschi.

A 12 mesi il peso medio raggiunto corrispondente al 50° percentile sarà di 9,5 kg circa per le femminucce e di 10,3 kg circa per i maschietti,  con un peso normale che va da 8 kg (5° percentile )  a 11,4 kg (95° percentile) per le femmine e da 8,6 kg (5° percentile)  a 12,4  kg (95° percentile) per i maschi.

I valori riportati si riferiscono ai neonati a termine, mentre quelli prematuri presentano ritmi di crescita differenti.

La lunghezza (o statura) del bambino: dalla nascita a 12 mesi

Nei primi 12 mesi di vita la statura corrisponde alla lunghezza: il bambino viene misurato dal pediatra in posizione sdraiata con uno strumento chiamato statimetro che rileva la distanza in centimetri fra il vertice della testa e i talloni. 

La lunghezza alla nascita

La lunghezza media di un bimbo nato a termine alla nascita è di circa 50 centimetri, senza una grande differenza fra maschi e femmine.

Come cambia la statura nel primo anno di vita

Nei primi sei mesi di vita la lunghezza di un bambino aumenta di circa due centimetri e mezzo circa al mese.

Al sesto mese la lunghezza media raggiunta corrispondente al 50° percentile sarà di 65 cm circa per le femminucce e di 67 cm circa per i maschietti, con una statura normale  che va da 61 cm (5° percentile)  a 69,5 cm (95° percentile) per le femmine e da 63 cm (5° percentile)  a cm 71,8 (95° percentile) per i maschi.

Dal settimo al nono mese il bambino aumenta di circa 4-5 centimetri.

Dal decimo al dodicesimo mese cresce approssimativamente di altri 4-5 centimetri.

A 12 mesi, la statura media raggiunta corrispondente al 50° percentile sarà di 73,5 cm circa per le femminucce e di 75,5 cm circa per i maschietti, con un range di normalità che va da 69 cm (5° percentile)  a 78,4 cm (95° percentile) per le femmine e da 71 cm (5° percentile)  a  80,5 cm (95° percentile) per i maschi.

Bisogna ricordare che solo il pediatra può valutare se l’accrescimento di un bambino è da ritenersi normale o se occorre sospettare un deficit di crescita. La valutazione globale del pediatra non tiene conto solo dei percentili registrati al momento della visita ma anche di altri parametri come l’età gestazionale, il peso e la lunghezza alla nascita, la corporatura dei genitori, le malattie intercorse e le misurazioni riguardanti la crescita rilevate in precedenza.

Per calcolare in pochi clic i percentili di crescita del vostro bambino, potete utilizzare il Calcolatore dei percentili di crescita da 0 a 20 anni di Amico Pediatra: è affidabile e preciso.

Quanto diventerà alto il mio bambino da adulto?

Quanto sarà alto mio figlio? Quanto sarà alta mia figlia? Sono domande abbastanza ricorrenti da parte dei genitori.

E’ possibile calcolarlo grazie ad formula messa a punto dagli auxologi (gli studiosi dell’accrescimento).

Per i maschietti: si sommano le altezza di mamma e papà, espresse in centimetri e si aggiunge 13 al risultato ottenuto. Quindi, si divide per 2 la cifra. Sommando 7 al risultato ottenuto si ricava un numero che indica l’altezza massima che il bimbo potrà raggiungere. Se alla stessa cifra, invece, si sottrae 7, si avrà l’indicazione della statura minima in età adulta.

Per le femminucce: si sommano le altezza di mamma e papà, espresse in centimetri, si sottrae 13 alla somma ottenuta e si divide per 2 il risultato. Sommando 7 al risultato ottenuto si ricava un numero che indica l’altezza massima che la bimba potrà raggiungere (in linea del tutto teorica, naturalmente). Se alla stessa cifra, invece, si sottrae 7, si avrà l’indicazione della statura minima della bimba in età adulta.

E’ molto più semplice scoprirlo in pochi secondi con il calcolatore dell’altezza di Amico Pediatra.

La circonferenza cranica: dalla nascita a 12 mesi

La misurazione della circonferenza cranica viene effettuata alla nascita e successivamente dal pediatra in tutti i bilanci di salute fino almeno fino al compimento dei 2 anni.
La circonferenza cranica viene misurata dal pediatra con un metro da sarto o con un misuratore professionale chiamato craniometro, facendo passare il nastro nel punto più largo della testa sia anteriormente (fronte) sia posteriormente (sporgenza occipitale). Le successive misure saranno rilevate dal pediatra posizionando il nastro metrico sempre negli stessi punti.

Si tratta di misure  che coinvolgono poco l’attenzione dei genitori, molto più interessati alla crescita in peso e altezza dei loro bambini, ma sono importanti per il pediatra.

La circonferenza cranica alla nascita

Alla nascita la circonferenza cranica del neonato a termine oscilla tra 33 e 36 centimetri.

Come cresce la circonferenza cranica nel primo anno di vita

La circonferenza cranica aumenta di circa 5 centimetri nel corso dei primi tre mesi, di circa 3 centimetri da 3 a 6 mesi, di circa 4 centimetri dal settimo al nono mese, di altri 2 centimetri circa dal decimo al dodicesimo mese.

Successivamente, la circonferenza cranica aumenta di soli 4 centimetri circa in 9 anni.

L’aumento eccessivo della circonferenza cranica viene definita macrocefalia e deve far sospettare al pediatra la presenza di situazioni patologiche come l’idrocefalo e altre malattie congenite o acquisite.

Quando i valori di circonferenza cranica sono inferiori alla norma si parla di microcefalia che può essere dovuta a malformazioni encefaliche, ad altre  cause come alterazioni ormonali e metaboliche o alcolismo e tabagismo in gravidanza.

E’ importante sapere che a volte la macrocefalia e la microcefalia possono essere familiari e non legate ad una malattia; per questo motivo il pediatra in questi casi  prenderà in considerazione come prima cosa il confronto con la circonferenza cranica dei genitori.

Anche per la circonferenza cranica il pediatra utilizzerà una tabella dei percentili che gli consentirà di seguire l’evoluzione di questa misura nel tempo.

Pediatra Libero Professionista a Cantù (CO). Tutor di Pediatria per il corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia – Università degli Studi di Milano Bicocca.

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