fbpx

Informazioni e consigli sulla crescita e la salute del bambino,
solo da medici pediatri e professionisti qualificati.

Informazioni sulla crescita e la salute del bambino,
solo da medici pediatri e professionisti qualificati.

Dalla culla al lettino: quando è il momento giusto?

Quando passare dalla culla al lettino

Il passaggio dalla culla al lettino è una tappa importante della crescita, sia per il bambino, che deve affrontare un cambiamento nella propria routine del sonno, sia per i genitori, che devono aiutarlo ad abituarsi a questa novità.

Molte mamme e papà vivono con una certa preoccupazione questo momento: il bambino accetterà di buon grado di dormire nel lettino? I risvegli notturni aumenteranno? E soprattutto esiste un momento più ideale per questa transizione e come riconoscerlo?

Quando passare dalla culla al lettino

La maggior parte dei bambini passa dalla culla al lettino a sbarre intorno ai 6 mesi. In ogni caso, indipendentemente dall’età, l’uso delle culle presenti sul mercato è in genere raccomandato non oltre i 9 kg del bambino (che mediamente corrispondono ai 9 mesi, ma che per alcuni bambini può essere raggiunto anche al compimento dell’anno di età). Alcuni modelli di culle, tuttavia, sono pensati per poter tollerare un peso maggiore e quindi essere utilizzati più a lungo.

Come capire quando è il momento giusto di passare dalla culla al lettino a sbarre?

1. Il bambino è in grado di uscire dalla culla

In questo caso, la culla non è più un luogo sicuro per la nanna, pertanto è meglio spostare il bambino nel lettino.

Se però il vostro piccolo non vi sembra ancora pronto, potete provare ad abbassare il più possibile il materasso (alcune culle hanno la possibilità di regolarlo a diversi livelli) oppure a utilizzare un sacco nanna, che renda più difficile al bambino scavalcare i bordi della culla.

2.  Il bambino è troppo grande per la culla

Alcuni bambini crescono più in fretta di altri e potrebbero diventare troppo grandi o pesanti per dormire nella culla prima del previsto. Se utilizzate una culla fianco letto (o culla per cosleeping) ricordate che potete sostituirla con un lettino a sbarre con sponda rimovibile, che potrete affiancare al vostro letto.

Ricordate però di bloccare il lettino al vostro in modo che non possa spostarsi e che non ci sia nessuno spazio tra il vostro materasso e quello del bambino.

Quando passare dal lettino al letto “da grandi”

Il passaggio al letto vero e proprio avviene solitamente tra i 18 mesi e i 3 anni.

Il motivo di questa grande variabilità è che non esiste un’età specifica raccomandata per iniziare a dormire nel lettino da grandi.

Esistono però diversi fattori che i genitori possono prendere in considerazione (insieme o singolarmente) per capire quando è il momento giusto.

Come capire quando è il momento giusto di passare al letto?

1. Il bambino chiede di dormire in un letto “da grande”

In questo caso la transizione dalla culla al letto potrebbe essere più semplice, perché parte da un desiderio del bambino.

2. È in arrivo un fratellino o una sorellina

Al contrario del caso precedente, in questa situazione il passaggio al letto è dettato da un’esigenza dei genitori, che hanno necessità di utilizzare la culla per il nuovo membro della famiglia.

Per evitare che il bambino si senta “spodestato”, con il rischio di scatenare un’eccessiva gelosia nei confronti del fratellino o della sorellina, cercate di anticipare la transizione a qualche mese prima della nascita del futuro bebè.

In questo modo, il vostro bambino avrà tutto il tempo di abituarsi al cambiamento senza che questa fase vada a complicare ulteriormente le prime notti a casa con il neonato.

Quando è meglio aspettare

Se vostro figlio non vi sembra pronto per questo passaggio, evitate di affrettare i tempi.

In particolare, esistono due situazioni in cui è meglio rinviare:

  • il bambino sta affrontando altri grandi cambiamenti (come l’inizio del nido o il passaggio dal pannolino al vasino);
  • i genitori stanno vivendo un momento di particolare stanchezza.

Nel primo caso, sarebbe bene attendere per non sovraccaricare emotivamente il bambino. I più piccoli, infatti, sono molto legati alle routine e ogni modificazione delle proprie abitudini incide momentaneamente sul loro senso di sicurezza.

Troppi cambiamenti tutti insieme rischiano quindi di influire negativamente sul sonno del bambino, rendendo più turbolento l’abbandono della culla.

Nel secondo caso, si consiglia di rinviare per il semplice motivo che lo spostamento potrebbe richiedere molte energie ai genitori per gestire i risvegli o i problemi di addormentamento. Per gestire nella massima serenità questa fase sarebbe quindi importante essere il più possibile riposati.

Come facilitare il passaggio

Leggete un libro sul tema

I libri sono un ottimo modo di preparare i bambini a un cambiamento. Vivere le avventure di un protagonista che prova le loro stesse paure e che riesce ad affrontarle con successo è utilissimo per supportarli in questo passaggio.

In alternativa, potete anche inventare una favola a tema.

Iniziate dal pisolino

Iniziare a utilizzare il lettino o il letto per i sonnellini può essere una strategia vincente. Molto probabilmente, infatti, il bambino sarà più tranquillo a dormire nel nuovo letto di giorno piuttosto che di notte.

Mantenete la stessa routine della nanna

Per aiutare il bambino ad accettare la novità, non apportate altri cambiamenti alla routine del sonno. Questo rassicurerà il vostro piccolo e migliorerà il suo sonno notturno.

Scegliete insieme la biancheria da letto

Fate partecipare attivamente il vostro bambino a questo passaggio. Coinvolgetelo nella preparazione del lettino o del letto, magari scegliendo insieme le lenzuola o le coperte. Sul mercato esistono tante proposte di fantasie pensate appositamente per i bambini e scegliere la sua preferita aiuterà vostro figlio a sentirsi più a suo agio.

Portate pazienza e rassicuratelo

Sia dormire nel lettino a sbarre che dormire nel letto da grandi rappresentano delle tappe importanti, che possono scatenare emozioni intense nel bambino. Cercate di avere pazienza se per un certo periodo si sveglierà più spesso o impiegherà più tempo ad addormentarsi. Dopo il primo anno di vita, può essere utile dare al bambino un pupazzo, una bambola, una copertina che lo aiuteranno a sentirsi meno solo.

Rassicuratelo, coccolatelo e abbiate fiducia in lui.

Pediatra di Famiglia a Santa Maria Capua Vetere (CE) – ASL Caserta – Regione Campania

Le informazioni di tipo sanitario contenute in queste pagine non possono in alcun modo intendersi come riferite al singolo e sostitutive dell'atto medico; per i casi personali si invita sempre a consultare il proprio Pediatra. I contenuti di queste pagine sono soggetti a verifica e revisione continua; tuttavia sono sempre possibili errori e/o omissioni. amicopediatra.it non è responsabile degli effetti derivanti dall'uso di queste informazioni.