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Informazioni e consigli sulla crescita e la salute del bambino,
solo da medici pediatri e professionisti qualificati.

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Leggere? E’ un gioco da bambini

bambino legge un libro con la madre

Il bambino ha bisogno di libri, prima ancora di imparare a parlare, leggere e scrivere.

Lo sviluppo del cervello dipende da una complessa interazione tra i geni ereditati dal bambino e gli stimoli che riceve nell’ambiente in cui cresce.

Ma questo sviluppo non procede in modo lineare. Il periodo di vita intrauterina e i primi/due tre anni dopo la nascita sono un momento fondamentale per lo sviluppo dell’architettura cerebrale: l’attività di costruzione delle reti neurali (i “circuiti” formati da neuroni e sinapsi che consentono all’essere umano di apprendere) è infatti massima in questa prima epoca della vita. Basti pensare che il cervello di un bambino di 2 anni è due volte più attivo di quello di un adulto!

In questo processo, la lettura ha un ruolo fondamentale, in particolare per lo sviluppo delle funzioni legate al linguaggio. Ecco perché è importante iniziare a leggere ai bambini nei primi mesi di vita.

Ascoltare da piccoli i genitori che leggono ad alta voce e il contatto precoce con i libri, permettono al bambino di:

  • sviluppare un vocabolario più ricco e avere maggiori capacità di comprensione lessicale e sintattica;
  • acquisire in età prescolare le competenze che serviranno per imparare a leggere e scrivere;
  • avere in età scolare maggiori capacità di lettura, attenzione e memorizzazione e migliori rendimenti scolastici.

La condivisione di momenti di lettura in famiglia è inoltre per il bambino (ma anche per l’adulto che legge) una esperienza emotiva molto positiva, che rinsalda il legame affettivo con il genitore e rinforza il senso di sé e l’autostima.

Ecco perché i libri non dovrebbero mai mancare nella vita di un bambino, sin dai primi mesi.

Ed ecco cosa possono fare i genitori per avvicinare il proprio bambino alla lettura, sin dalla nascita.

Da 0 a 2 mesi

Nei primi due/tre mesi di vita il bambino ha bisogno di stimoli sonori: anche se può sembrare strano, è importante parlare al bambino, cantare canzoni o recitare filastrocche. Il suono della voce delle persone affettive di riferimento (e della mamma in particolare) è un importante stimolo affettivo e cognitivo.

Da 3 a 5 mesi

Dai tre mesi il bambino inizia ad interagire in modo più attivo con l’ambiente e le persone che lo circondano, man mano che le sue competenze motorie e sensoriali progrediscono: sorride, riconosce i suoni e si eccita alla voce dei genitori, si osserva le mani, è incuriosito dagli oggetti.

In questa fase, oltre a parlare e cantare, il genitore può iniziare a proporre brevi momenti di lettura ad alta voce: è importante che sia un momento di condivisione affettiva, tranquillo, lontano da rumori che potrebbero distrarre il bambino (come la televisione accesa).

Dai 6 ai 12 mesi

Dai 6 ai 12 mesi il bambino acquisisce importanti competenze neuromotorie: inizia a stare seduto senza aiuto, impara a muoversi dapprima gattonando o trascinandosi, e poi muovendo i primi passi; animato da una curiosità inesauribile, esplora attivamente il mondo che lo circonda. Iniziano in questo periodo anche le prime forme di gioco autonomo.

E’ questo il momento per proporre al bambino libri “da bambino” che egli potrà mettere in bocca e manipolare ma anche osservare. Tra i 6 e i 12 mesi il piccolo inizierà a sfogliare le robuste pagine dei libri per bambini e ad interessarsi alle immagini, sarà in grado di porgerlo all’adulto perché glielo legga e sarà capace di aprirlo per il verso giusto.

La mamma ed il papà possono in questa fase assecondare la naturale curiosità del bambino per il libro, proponendo momenti di lettura condivisa. I genitori potranno indicare e dare un nome alle figure e chiedendo “dov’è?” lasciare che il bambino indichi con il dito. Attenzione però: è normale che i tempi di attenzione siano molto brevi. Imparate a riconoscere i segnali di “ancora” e basta” e non forzatelo quando è stanco o distratto da altro.

Dai 12 ai 18 mesi

A questa età il bambino è in grado di interagire con i libri in modo più organizzato: inizia a girare le pagine, dapprima molte alla volta o con l’aiuto di un adulto, e inizia ad indicare le figure di suo gradimento accompagnando il gesto con un suono particolare della voce o con un gergo suo.

E’ bene assecondare le sue richieste di lettura ma iniziando anche a lasciare al bambino “il controllo” del libro (da dove iniziare a leggere, quali pagine rileggere, quali figure nominare ecc.).

Dai 18 ai 24 mesi

Il bambino a questa età è in grado di girare le pagine cartonate una alla volta in autonomia ed impara pian piano a girare le pagine di carta, porta i libri in giro per casa, a volte usa il libro come oggetto di transizione.

Durante la lettura dell’adulto è in grado di nominare le figure più famigliari e di inserire parole nelle storie che conosce. Fa finta di leggere libri alle bambole e ai pupazzi (gioco simbolico) e recita parti di storie che conosce bene.

La mamma ed il papà possono iniziare un’interazione maggiore con le storie narrate, magari mettendo in relazione i fatti della storia con le esperienze di vita del bambino. I libri dovrebbero diventare parte della routine quotidiana del bambino e sempre prima della nanna. Durante la lettura si possono fare semplici domande al bambino (cosa? quando? perché?) e lasciargli il tempo di rispondere oppure leggere solo una parte della frase e lasciare che il bambino la completi.

Anche a questa età l’attenzione del bambino è variabile: non insistete quando è stanco o distratto.

Dai 2 ai 3 anni

Il bambino impara ad usare da solo le pagine di carta e le gira avanti e indietro alla ricerca delle figure preferite. Inizia a mettere in relazione il testo e le immagini e protesta se l’adulto nel leggere una storia sbaglia o sostituisce una parola.

Iniziate a selezionare i livelli di difficoltà dei libri che leggete con il vostro bambino: libri troppo semplici lo annoieranno, libri troppo difficili lo priveranno del piacere di comprendere. E soprattutto siate pazienti e pronti a leggere lo stesso libro mille volte, sempre nello stesso modo e con le stesse parole!

Dai 3 ai 4 anni

A questa età il bambino ha maggiori capacità di attenzione e sa ascoltare storie più lunghe. Usa il libro in modo appropriato, capisce cos’è il testo scritto e scorre con il dito la riga di testo. Inizia a riconoscere alcune lettere e a provare a riprodurle in forma scritta. Sa raccontare le storie che conosce bene.

Incoraggiate il bambino ad esprimersi quando leggete insieme, facendogli domande e lasciandoli raccontare parti della storia. Incoraggiate i suoi scarabocchi e disegni. Iniziate a frequentare insieme con regolarità la biblioteca dei ragazzi, in modo che possa partecipare a momenti di lettura di gruppo e scegliere e prendere in prestito i libri che desidera.

Dai 5 ai 6 anni

Nell’ultima fase dell’età prescolare il bambino può ascoltare storie lunghe, anche di 10-20 minuti, è in grado di parlare fluentemente e di interagire in modo complesso e personale con la storia narrata.

La mamma ed il papà devono favorire tutte le occasioni di lettura: accompagnando il bambino in biblioteca perché possa scegliere i libri che preferisce, creando all’interno della routine domestica momenti dedicati esclusivamente alla lettura, rendendosi disponibili, con pazienza ma senza forzature, ad accompagnare il bambino nel percorso che lo porterà ad imparare a leggere in totale autonomia.

Pediatra Libero Professionista a Cantù (CO). Tutor di Pediatria per il corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia – Università degli Studi di Milano Bicocca.

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