fbpx

Informazioni e consigli sulla crescita e la salute del bambino,
solo da medici pediatri e professionisti qualificati.

Informazioni sulla crescita e la salute del bambino,
solo da medici pediatri e professionisti qualificati.

Ginocchio varo, ginocchio valgo e piede piatto

gambe di bambino con ginocchio ad x

Di cosa si tratta

A volte il bambino cammina male. E’ una situazione che preoccupa molto le mamme, ma che per fortuna non è quasi mai da considerare patologica: si tratta infatti di atteggiamenti che gambe e piedi del bambino assumono durante la crescita per adattarsi alle varie tappe dello sviluppo motorio: dal gattonamento al passaggio alla posizione eretta, dai primi insicuri passetti alla corsa spedita.

Così, nel lattante le gambe sono spesso curve, “a fantino”; questo atteggiamento comincia a scomparire dopo l’anno, anzi, verso i 3 anni è facile che le ginocchia si avvicinino più del dovuto e che le gambe assumano un atteggiamento “a X”; il piede, poi è normalmente piatto e “butta un po’ in fuori” fin verso i 4-5 anni di vita.

Solo verso i 6-8 anni le gambe e i piedi assumono una conformazione stabile e definitiva.
Anche la tendenza di alcuni bambini a camminare in punta di piedi è un fatto normale, che non deve destare preoccupazioni, a meno che non si protragga oltre i 3 anni di vita.

Gambe curve (ginocchio varo)

Si tratta di una conformazione delle gambe tipica del primo anno di vita: le gambe, dal ginocchio in giù, sono incurvate verso l’interno, “a fantino”, e anche le punte dei piedini guardano verso l’interno.
E’ determinata, probabilmente, dalla posizione che le ginocchia e i piedi del feto assumono in utero a causa dello scarso spazio a disposizione.
Di solito si risolve quando il bambino comincia a camminare. Per questo motivo in genere non è necessario fare nulla.

Gambe a “X” (ginocchio valgo)

E’ la conformazione delle gambe tipica del bambino di 3 anni: ginocchia in dentro, andatura “a semicerchio” delle gambe, per evitare che le ginocchia si tocchino mentre il bambino cammina.
Anche questo è un problema che tende a scomparire entro i 5-6 anni di età. Nel frattempo, sarà il pediatra a valutare l’entità della deviazione delle ginocchia e se è necessario interpellare un ortopedico.

Piede piatto

E’ l’assenza dell’arco plantare, cioè dell’incavo che la pianta del piede dell’adulto presenta sul lato interno. In pratica, il piede poggia a terra con tutta la pianta. Spesso, la caviglia sembra cedere verso l’interno (si parla in tal caso di piede piatto valgo). Nel bambino piccolo è la norma, sia perché l’arco plantare è pieno di grasso sottocutaneo, sia perché i legamenti e la muscolatura del piede sono ancora poco efficienti, per cui la pianta del piede cede sotto il peso del corpo, soprattutto nei bambini grassottelli.
Di solito, salvo casi particolari, che il vostro pediatra individuerà, non è necessario fare nulla.

Cosa fare

  • Lasciate il bambino libero di camminare a piedi nudi (quando è possibile), o con le calze antiscivolo; eventuali scarpine devono essere morbide, flessibili, non necessariamente alte.
  • Un’ottimo esercizio per i piedini piatti è far camminare il bambino in punta di piedi, o su terreni sconnessi o sabbiosi

Cosa non fare

  • Non comprate, di vostra iniziativa, scarpe cosiddette “ortopediche”: le vere scarpe ortopediche sono scarpe realizzate su misura per il bambino con problemi importanti del piede e su indicazione precisa dell’ortopedico.
  • Non comprate scarpe rigide, con rinforzi laterali o plantari, se non su indicazione del pediatra o dell’ortopedico: il piede deve essere libero di svolgere tutti i movimenti, anche insicuri, necessari per reggere l’equilibrio e il peso del corpo, in questo modo rinforzandosi; anzi, spesso i rinforzi laterali, opponendosi ai liberi movimenti del piede, causano dolori e irritazione all’articolazione della caviglia.

Pediatra libero professionista a Bergamo. Tutor di Pediatria per il corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia – Università degli Studi di Milano Bicocca.

Le informazioni di tipo sanitario contenute in queste pagine non possono in alcun modo intendersi come riferite al singolo e sostitutive dell'atto medico; per i casi personali si invita sempre a consultare il proprio Pediatra. I contenuti di queste pagine sono soggetti a verifica e revisione continua; tuttavia sono sempre possibili errori e/o omissioni. amicopediatra.it non è responsabile degli effetti derivanti dall'uso di queste informazioni.