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Informazioni e consigli sulla crescita e la salute del bambino,
solo da medici pediatri e professionisti qualificati.

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Perché il vaccino contro la rosolia è così importante?

La rosolia è una malattia causata da un virus: è particolarmente pericolosa se contratta dalla madre durante i primi tre mesi di gravidanza, in quanto nell’85% dei casi può causare aborto o la sindrome della rosolia congenita che può causare nel nascituro sordità, deficit neurologici, cardiopatie e gravi malformazioni.

Perché è necessario vaccinare contro la rosolia?

Lo scopo principale della vaccinazione antirosolia è proteggere le donne gravide.

La vaccinazione è obbligatoria per tutti i nuovi nati perché:

  • con l’avvento del vaccino per la rosolia, la frequenza delle epidemie di rosolia, il numero di donne gravide infette e il conseguente numero di aborti e casi di Rosolia congenita (una volta molto elevati) si sono ridotti considerevolmente;
  • con la vaccinazione a tappeto si elimina il principale serbatoio del virus, ovvero la prima infanzia, da cui le donne in età fertile vengono infettate;
  • vaccinando i nuovi nati, si limita la necessità di vaccinare preventivamente donne in età fertile (in cui il vaccino è rischioso in caso di gravidanza, che infatti va evitata per 3 mesi dopo il vaccino);
  • il vaccino è molto efficace (nel 95% dei casi dopo la prima dose e nel 99% dei casi già dopo il primo richiamo), e garantisce protezione per tutta la vita

Il vaccino contro la rosolia è sicuro

Quasi tutti (80%) i bambini che ricevono il vaccino, da solo o nella trivalente morbillo-parotite-rosolia o tetravalente morbillo-parotite-rosolia-varicella, non hanno effetti collaterali.

La maggior parte di quelli che sviluppano effetti collaterali hanno reazioni lievi, come dolore, rossore e gonfiore nel punto della iniezione, una leggera eruzione cutanea similmorbillosa (e/o simil varicellosa in caso di tetravalente), febbre da lieve a moderata, ingrossamento dei linfonodi o delle parotidi, gonfiore delle articolazioni (artrite, nel 15% dei casi). Nel 5-15% dei vaccinati si può avere febbre fino a 39°C. Questi inconvenienti si verificano in genere da 5 a 12 giorni dopo la vaccinazione e possono durare fino a due giorni.

In rari casi (3 ogni 10.000, ovvero 0,03%) i bambini possono avere reazioni moderate come convulsioni correlate alla febbre alta.

In casi estremamente rari (da 0,2 a 0,4 ogni 10.000, ovvero 0,002/0,004%) si può avere una riduzione delle piastrine nel sangue che può causare temporanee piccole emorragie.

Reazioni allergiche di tipo anafilattico con ipersensibilità e gonfiore della bocca, difficoltà del respiro, pressione bassa e shock, così come l’encefalite, sono del tutto eccezionali (meno di 1 caso ogni milione di vaccinati).

Nessuna relazione tra vaccino morbillo-parotite-rosolia e autismo

Alcuni anni orsono era stata fatta l’ipotesi che il vaccino MPR (morbillo-parotite-rosolia) potesse causare autismo. Le ricerche scientifiche eseguite per valutare questa ipotesi hanno invece dimostrato che lo sviluppo dell’autismo non è assolutamente correlato all’uso del vaccino MPR o di qualsiasi altro vaccino.

Quindi il vaccino è utile?

Certamente sì! Il vaccino protegge per tutta la vita e già dai primi anni di vita da una malattia altrimenti facilmente trasmissibile a donne gravide, con gravi rischi per i nascituri ed è sicuro e con pochissimi effetti collaterali!

Pediatra libero professionista a Bergamo. Tutor di Pediatria per il corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia – Università degli Studi di Milano Bicocca.

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