Vaccinazione contro il meningococco B: sì o no?
La vaccinazione contro il meningococco B è facoltativa e può essere effettuata a partire dai 2 mesi di vita. Ma serve davvero?
Cos’è il meningococco
Il meningococco è un batterio presente nella gola del 20-30% dei bambini sani, senza dare alcun sintomo: talora però può provocare la grave “malattia meningococcica invasiva”, con meningite e setticemia, , soprattutto nei bambini sotto i 5 anni di età e negli adolescenti che può avere complicazioni gravi e persistenti o portare alla morte.
Perché è opportuno vaccinare contro il meningococco B?
La vaccinazione viene attualmente offerta attivamente già dal 4° mese di vita, perché:
- la malattia meningococcica invasiva è sempre possibile nelle comunità infantili, in cui il meningococco C circola, spesso senza dare alcun sintomo;
- la malattia meningococcica invasiva, quando non mortale, dà comunque spesso anche complicazioni gravi e persistenti;
- il vaccino è protettivo verso il 90% dei ceppi di meningococco B.
Molta protezione, pochi effetti collaterali
La vaccinazione antimeningococcica è ben tollerata. La maggior parte delle reazioni è di solito temporanea. Sono possibili reazioni locali (rossore, gonfiore, dolore, tumefazione) nella sede dell’iniezione. Alcuni bambini possono presentare reazioni sistemiche quali febbre, disturbi intestinali (vomito, diarrea, inappetenza), irritabilità, disturbi del sonno. Sono estremamente rare reazioni di tipo allergico e disturbi del sistema nervoso (quali ad esempio convulsioni ed ipotonia). I soggetti vaccinati non sono contagiosi.
Quindi vaccinare?
Certamente sì! Il vaccino protegge sin dai primi mesi dalla grave malattia meningococcica invasiva, è sicuro e con pochissimi effetti collaterali! Chiedi informazioni al tuo pediatra di fiducia: la vaccinazione è raccomandata sin dai primi mesi di vita ma può essere effettuato a tutte le età ed è raccomandato anche per gli adolescenti.