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Informazioni e consigli sulla crescita e la salute del bambino,
solo da medici pediatri e professionisti qualificati.

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Come fare la spesa in sicurezza in tempo di coronavirus

Andare a fare acquisti di alimenti e generi di necessità in un negozio o in un supermercato è certamente una necessità ma può teoricamente anche rappresentare un tramite attraverso cui il virus  può entrare nella nostra abitazione perché:

  1. nel supermercato o nel negozio è possibile incontrare ed entrare in contatto diretto con altri clienti malati o comunque infetti;
  2. maneggiando o toccando le confezioni o gli scaffali o comunque le superfici del negozio si può contrarre il virus depositatovi dalle mani di altri clienti o commessi;
  3. i prodotti acquistati ed eventualmente contaminati, trasportati, portati in casa e riposti in frigorifero o nella dispensa possono introdurre l’infezione in casa.

Fare la spesa: una necessità, ma anche un rischio!

Andare a fare la spesa quindi può anche rappresentare un rischio, per cui:

  1. cerchiamo di farla il meno frequentemente possibile, ad esempio acquistando in una sola volta le provviste per più giorni (anche per 2 settimane);
  2. prepariamo la lista delle cose da comprare in anticipo, in modo da rendere le operazioni di acquisto più veloci e da evitare di maneggiare e toccare più prodotti perché indecisi;
  3. rechiamoci in un punto vendita che rispetti le regole fissate dal Governo per gli esercizi commerciali  (limitazione e controllo del numero di accessi, controllo della temperatura corporea con termometro digitale all’entrata, idonee misure di protezione individuale da parte dei commessi, ecc.)
  4. esentiamo se possibile dal  compito di fare la spesa gli over 60 e i soggetti affetti da patologia cronica o immunodepressi, che rischiano di più in caso di Covid-19;
  5. evitiamo se possibile di andare a fare la spesa se abbiamo disturbi respiratori, e mai se abbiamo febbre.

Questo virus, infatti, secondo i dati attualmente disponibili, rimane nell’aria dopo un colpo di tosse o uno starnuto di un paziente infetto anche fino a 3 ore, e la via aerea rappresenta il principale veicolo di trasmissione dell’infezione, soprattutto in ambienti chiusi, ventilati artificialmente e a distanza ravvicinata. Esso però   resiste anche a lungo sulle superfici dove va a depositarsi con le goccioline emesse per via respiratoria o tramite  le mani del  malato: sul rame fino a 8 ore, sul tessuto fino a 24 ore, sulle banconote, sul cartone, sulla carta da giornale e sul vetro fino a 48 ore, sull’acciaio e sulla plastica fino a 4 giorni, sulle mascherine fino a 1 settimana. Non è ancora chiaro se a ciò corrisponda una effettiva capacità infettante del virus; probabilmente il rischio per questa via è basso, ma non trascurabile.

Teoricamente quindi per essere sicuri “basterebbe” lasciare i prodotti acquistati fuori dall’abitazione (ad esempio in un angolo del garage), senza mai toccarli, per 3 giorni per essere sicuri di non infettarci. Ma questa procedura non è molto proponibile nella pratica.

In questo articolo troverete alcuni consigli e indicazioni per fare la spesa in sicurezza in tempo di coronavirus. Le procedure indicate, nell’insieme, possono sembrare eccessive. Prendiamole però, più che come una prescrizione ossessiva, come un elenco di precauzioni di igiene, utili, e non solo per il Covid-19, a limitare il rischio di contrarre l’infezione anche per via indiretta, cioè attraverso gli oggetti che entrano in casa (compresa la nostra spesa).

Niente ansia né inutili allarmismi: bastano buon senso e un po’ di organizzazione.

Come evitare di portare il coronavirus dentro casa con la spesa

Prima di fare la spesa

Prima di andare a fare la spesa occorre organizzarsi, stabilendo in anticipo dove e come gestiremo i prodotti acquistati al nostro ritorno.

  1. Stabiliamo  dove appoggeremo e gestiremo al nostro ritorno  i prodotti acquistati: meglio se si tratta di un ambiente esterno all’abitazione (ad esempio il garage, ma può andare bene anche il balcone), meglio se è disponibile anche un lavandino.
  2. Predisponiamo i disinfettanti che ci serviranno per la disinfezione delle confezioni e dei prodotti: alcool al 70%, meglio se con un erogatore a spruzzo; candeggina allo 0.5%; euclorina per verdure e frutta. Prepariamo anche un contenitore per alimenti sfusi (ad esempio una bacinella), disinfettato adeguatamente, e alcuni contenitori e sacchetti per alimenti e i contenitori dei rifiuti.
  3. Individuiamo, prepariamo e disinfettiamo accuratamente con alcool o con candeggina allo 0.5-1% il piano di lavoro (un tavolo, ad esempio, magari con sopra un telo di plastica, lavabile e disinfettabile dopo l’uso) su cui appoggeremo le borse con i prodotti acquistati. Dividiamo il piano di lavoro con una striscia di scotch colorato in due metà: la metà “sporca”, dove appoggeremo i prodotti acquistati, e la metà “pulita”, dove disporremo i prodotti dopo averli sanificati, cioè “ripuliti” dell’eventuale virus presente. Cerchiamo di non smuovere eccessivamente i sacchetti (il coronavirus è più volatile di molti germi). Una soluzione alternativa, se la spesa è abbondante e il pavimento facilmente sanificabile, individuare un’area ben delimitata del pavimento (area “sporca”) su cui appoggiare la spesa, mentre tutto il tavolo fungerà da area “pulita”
  4.  Se vogliamo, portiamo pure da casa le borse per il trasporto, meglio se di plastica, perché più facilmente disinfettabili e lavabili rispetto a quelle di stoffa.
  5. Indossiamo una mascherina, muniamoci di un flaconcino di gel disinfettante a base alcoolica (almeno 60% di alcool), eventualmente guanti (rigorosamente monouso e da gettare subito dopo l’uscita dal supermercato). Indossiamo scarpe semplici e facilmente disinfettabili al rientro.
  6. Laviamoci bene le mani con acqua e sapone prima di uscire di casa.

Durante la spesa

  1. Rispettiamo scrupolosamente le precauzioni  e le procedure che l’incaricato del supermercato o il negoziante seguono all’ingresso, all’interno del locale e all’uscita per limitare il rischio di contagio.Verifichiamo anche che siano coerenti con le normative in merito, e se non è così, non esitiamo a far presente la cosa alla direzione (ricordiamo che l’inosservanza delle norme può essere motivo di chiusura dell’esercizio commerciale).
  2. Indossiamo i guanti usa e getta forniti eventualmente dall’esercizio o quelli portati da casa, ma provvediamo ugualmente a disinfettare l’impugnatura del carrello con il gel disinfettante.
  3. Ricordiamoci di non toccarci MAI naso, viso e capelli con i guanti.
  4. Non allontaniamoci dal carrello mentre procediamo agli acquisti, in quanto è proprio il carrello a garantire un corretto distanziamento (almeno un metro) tra persona e persona.
  5. Evitiamo il più possibile il contatto del carrello con i nostri vestiti.
  6. Scegliamo i prodotti prendendoli e mettendoli nel carrello  il più possibile a colpo sicuro, evitando  di toccare le scansie e di prendere in mano molti prodotti per poi rimetterli nuovamente al loro posto.
  7. Alle casse paghiamo se possibile con carta di credito o bancomat, meglio se in modalità contactless; ancora meglio il pagamento direttamente dal cellulare, che ci risparmia di entrare in contatto con la tastiera del POS per digitare il PIN. Evitiamo di appoggiare il portafoglio  sul piano della cassa.
  8. All’uscita, una volta riposto il carrello, gettiamo i guanti e disinfettiamoci bene le mani con il gel disinfettante.

Dopo aver fatto la spesa (rientro a casa)

  1. Arrivati a casa, togliamoci le scarpe, lasciandole all’entrata (per poi disinfettarle con alcool in un secondo tempo), e rechiamoci nel locale dove abbiamo predisposto il piano di lavoro, disponendo direttamente (senza prima appoggiarle per terra) sulla “metà sporca” del piano stesso le borse con dentro i prodotti acquistati e disinfettiamo per bene le mani.
  2. Procediamo con la disinfezione dei prodotti. Vediamo le varie precauzioni da prendere a seconda del tipo di prodotto/contenitore.
  • In generale, è preferibile gettare tutti gli imballaggi esterni non utili alla conservazione dei prodotti (es. imballaggi di plastica delle bottiglie d’acqua, imballaggi di cartone delle scatole di pelati ecc.).
  • Frutta e verdura fresca: è sufficiente lavarla bene (un pezzo alla volta) con acqua prima e poi con acqua ed euclorina, per poi riporla in frigorifero. 
  • Alimenti sfusi  (pane, carne, pesce, ecc.):  si riversano direttamente nella bacinella che abbiamo predisposto, eliminando nei rifiuti la carta e i sacchetti in cui erano contenuti. Di qui, dopo aver lavato le mani con acqua e sapone per almeno 20 secondi, li riponiamo nei contenitori e nei sacchetti che avevamo preparato anzitempo. Per il pane fresco, se proprio vogliamo essere più sicuri, passiamolo in forno per qualche minuto.
  • Alimenti preconfezionati  in contenitori di plastica: passare la superficie del contenitore con una pezza o dello scottex imbevuti di alcool al 70%. In alternativa, lavarli con acqua e sapone
  • Alimenti preconfezionati in contenitori di cartone:  passare la superficie del contenitore con una pezza imbevuta di alcool al 70% o con candeggina allo 0.5-1%; se il prodotto è contenuto in una busta sigillata interna, si può anche gettare direttamente nei rifiuti l’involucro di cartone e riporre in dispensa direttamente la busta interna.
  • Bottiglie di plastica o vetro, lattine, contenitori in tetrapak o in metallo: passarne la superficie con una pezza imbevuta di alcool al 70% o candeggina allo 0.5-1%.
  • Prodotti di rosticceria, take away: passare la superficie dei contenitori con una pezza imbevuta di alcool o candeggina. Il riscaldamento in microonde o in forno elimina il coronavirus.
  • Prodotti surgelati: il coronavirus sopravvive per molti mesi al freddo anche intenso. Passare con una pezza con alcool o lavare con acqua fredda e sapone il contenitore e poi riporre il prodotto in freezer. La cottura poi eliminerà eventualmente il virus dall’alimento,  ma meglio lavare bene le mani dopo aver maneggiato e preparato l’alimento prima della cottura.
  • Borse: se di stoffa, lavare in lavatrice a 70°; se di plastica, lavare bene con acqua e sapone e disinfettare con alcool al 70% o candeggina. In alternativa, visto che la spesa non si fa spesso, si possono lasciare da parte senza usarle né toccarle per almeno 3 giorni. Le borse biodegradabili del supermercato o del negoziante vanno disinfettate con alcool sia dentro che fuori, oppure gettate nell’immondizia, oppure lasciate da parte senza usarle per 3 giorni.

Dopo aver riposto la spesa

  1. Ricordiamoci di lavare con acqua e sapone e disinfettare con alcool le suole delle scarpe.
  2. Ricordiamoci di disinfettare l'”area sporca” dove abbiamo appoggiato i sacchetti della spesa. Se abbiamo usato un telo di plastica, gettiamolo, oppure laviamolo e disinfettiamolo, oppure riponiamolo al sicuro senza riusarlo per almeno 3 giorni. Se il pavimento non è particolarmente delicato, possiamo usare la vaporella o la candeggina.
  3. Se possibile, lasciamo fuori dall’abitazione (es. su un balcone) gli indumenti utilizzati per fare la spesa.
  4. Non dimentichiamoci di lavare bene le mani o disinfettarle più volte durante e soprattutto alla fine delle operazioni di “disinfestazione” da coronavirus.

Gestire la spesa in questo modo richiede (soprattutto le prime volte) tempo ed organizzazione ma è un piccolo sforzo utile per tenere il coronavirus lontano da noi, dalla nostra famiglia e dalla nostra casa.

Pediatra libero professionista a Bergamo. Tutor di Pediatria per il corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia – Università degli Studi di Milano Bicocca.

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