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Informazioni e consigli sulla crescita e la salute del bambino,
solo da medici pediatri e professionisti qualificati.

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Come fare per rispettare la distanza minima di un metro (per arginare il coronavirus)

In questa “tarda” Fase 2, alle porte dell’autunno e della ripresa delle scuole, si assiste ad una lenta ma progressiva ripresa dei casi di positività al tampone. Si tratta in buona parte di casi asintomatici, persone giovani al rientro dalle vacanze, mentre fortunatamente i casi gravi e richiedenti ricovero in terapia intensiva, o addirittura mortali, sono pochi. Probabilmente è il frutto di una più puntuale strategia di “contact tracing”, cioè di una più attento monitoraggio delle situazioni a rischio e dei contatti stretti dei soggetti risultati positivi. Tuttavia, l’aumento anche dei casi richiedenti ricovero indica che il virus non è affatto sparito, ma continua a circolare, apparentemente con minore virulenza, ma rappresenta comunque un pericolo.

Ecco perchè, accanto ai provvedimenti sociosanitari e agli obblighi e raccomandazioni (stabiliti a livello nazionale e regionale) da attuare sui luoghi di lavoro, negli esercizi pubblici, in ambito scolastico, nello sport agonistico e non, nei mezzi di trasporto, rimangono validi tutti quei comportamenti individuali utili a prevenire il contagio tra persona e persona.

Obblighi, divieti e raccomandazioni generali

  • Chi ha febbre superiore a 37.5 e sintomi respiratori deve rimanere a domicilio, evitare il più possibile i contatti sociali e avvisare il medico curante
  • Chi è in quarantena o è positivo al virus non può assolutamente uscire di casa
  • Divieto di assembramenti di persone sia in luoghi pubblici che privati
  • Divieto per gli accompagnatori di pazienti di rimanere con loro nella sala d’attesa del Pronto Soccorso o delle accettazioni
  • Accesso da parte dei parenti di anziani e non autosufficienti degenti in RSA solo su permesso della direzione sanitaria delle stesse
  • Anziani, pazienti affetti da patologie croniche  o immunodepressi: raccomandazione di uscire solo in caso di effettiva necessità
  • Obbligo per chi ha più di 6 anni (esclusi i soggetti con disabilità incompatibile con la mascherina) di indossare mascherine in tutti gli ambienti chiusi accessibili al pubblico, sui mezzi pubblici, ogni qual volta non sia possibile rispettare la distanza interpersonale di sicurezza

Comportamenti individuali: situazioni, esempi, dubbi

Un metro … o due metri?

Con la tosse, gli starnuti, anche solo parlando, le goccioline che trasportano il virus possono arrivare fino ad una distanza massima di circa 2 metri. Idealmente quindi, e quando si può, meglio osservare questa distanza rispetto ad altre persone, soprattutto se manifestano sintomi respiratori come tosse e raffreddore. In ambienti chiusi tuttavia è praticamente impossibile rispettare questa distanza: ecco perché, anche nelle raccomandazioni “ufficiali”,  il metro è considerata una  distanza sufficientemente sicura per evitare di trasmettere la gran parte della carica virale.

Un amico mi incontra, vuole darmi la la mano o vuole abbracciarmi.

Gentilmente mi scuso e lo saluto con un gesto della mano o a mani giunte, stando a distanza di almeno un metro. Evito comunque contatti, neppure con i piedi e con i gomiti…

Vorrei portare a passeggio la mia piccolina di pochi mesi con la carrozzina o il passeggino.

Meglio farlo in strade non troppo frequentate, evitando di fare gruppo con altri e rispettando la distanza di almeno un metro da altre persone

Entro al supermercato, c’è molta gente, troppa per consentire la distanza minima di un metro con altre persone.

Segnalo la cosa al gestore o al direttore, in modo gentile ma fermo, ricordando le norme (che tra l’altro prescrive la chiusura di un locale se non si organizza, ad esempio con personale di sicurezza all’entrata, per evitare un accesso eccessivo), e… vado in un altro supermercato.

Devo entrare dal panettiere: stanno servendo altri clienti.

Verifico le indicazioni sulla porta di ingresso al negozio, e aspetto all’esterno che escano gli altri clienti prima di entrare.

Devo prendere l’ascensore.

Se possibile utilizzo le scale. L’ascensore è un importante veicolo di trasmissione, sia perché il virus rimane in sospensione nell’aria, dopo che qualcuno vi ha tossito, o starnutito, o parlato, anche fino a 3 ore, sia perché è uno spazio ristretto in cui è facile che mani e vestiti entrino a contatto con le superfici contaminate da altre persone. Pertanto, se non è possibile evitare di usare l’ascensore occorre:

  • usarlo uno alla volta o al massimo in due (ad esempio con un bambino);
  • indossare sempre la mascherina quando lo si utilizza;
  • evitare di tossire, starnutire o parlare al suo interno;
  • evitare di sedersi ed appoggiarsi alle pareti o di appoggiare a terra o sui sedili sacchetti o borse;
  • se si è con un bambino, tenerlo in braccio o badare a che non si appoggi o tocchi le pareti;
  • disinfettare le mani con gel disinfettante idroalcoolico prima e dopo averlo utilizzato.

In auto

Come tutti gli ambienti chiusi e ristretti, l’auto può essere un veicolo di trasmissione del Coronavirus.

  • Meglio non condividere l’auto con amici e parenti al di fuori del nucleo familiare.
  • Se possibile, utilizzate i mezzi aperti, come bici o scooter, rispetto alle automobili.
  • Se la vostra famiglia ha a disposizione più mezzi di locomozione (auto o scooter), è preferibile che chi ha sintomi respiratori, come raffreddore e tosse, utilizzi sempre lo stesso mezzo.
  • Se tra i membri familiari una persona ha tosse o raffreddore, deve utilizzare l’auto da solo e solo per necessità, indossare la mascherina, disinfettare con un gel idroalcolico le mani e la maniglia interna ed esterna della portiera prima e dopo avere utilizzato l’auto, applicare sul sedile un telo di plastica lavabile e disinfettabile dopo l’uso, evitare di toccare oggetti o altre superfici e parti dell’auto. Gli altri membri familiari prima e dopo l’utilizzo dell’auto si disinfettino le mani e disinfettino la maniglia della portiera e indossino la mascherina.

Devo utilizzare i mezzi pubblici.

Come tutti gli ambienti chiusi, e in questo caso sicuramente con presenza di altre persone, i mezzi pubblici sono potenziali mezzi di trasmissione del Coronavirus.

  • Non utilizzate i mezzi pubblici se avete sintomi respiratori (febbre o tosse o raffreddore)
  • Acquistate i biglietti se possibile in formato elettronico, on line o tramite app
  • Seguite le indicazioni segnaletiche e i percorsi indicati in corrispondenza delle stazioni o delle fermate
  • Rispettate sempre la distanza interpersonale di 1 metro
  • Utilizzate per la salita e la discesa le porte indicate
  • Sedetevi solo nei posti consentiti
  • Non avvicinatevi né conversate a distanza ravvicinata con altre persone né chiedete indicazioni al conducente
  • Disinfettate le mani prima e dopo avere utilizzato un mezzo pubblico.
  • Indossate la mascherina prima di salire e tenetela fino a dopo essere scesi. Maneggiatela con attenzione e disinfettate le mani con un gel idroalcolico prima e dopo averla indossata.
  • Toccate o appoggiatevi a pareti , maniglie o altre superfici il meno possibile.

Condivido l’uso di un telefono, di una tastiera, di un mouse, per lavoro, con altre persone.

Li disinfetto prima e dopo l’uso: la cornetta del telefono è uno dei principali veicoli di trasmissione delle infezioni respiratorie.

Un collega o un amico mi chiede, per una questione urgente, di prestargli il cellulare

Il motivo deve essere davvero urgente … Nel caso comunque voi e il collega disinfettate le mani con un gel idroalcoolico prima e dopo il passaggio del cellulare, chiedete al collega di usare la mascherina mentre parla,  pulite e disinfettate accuratamente cellulare e cover prima e dopo l’impiego.

Sono in coda allo sportello postale

Rispetto la distanza di almeno un metro rispetto agli altri utenti, chiedendo gentilmente a chi mi è vicino di fare altrettanto. Se ciò non è possibile, segnalo la cosa allo sportello e rimando l’operazione allo sportello ad un altro momento.

I miei figli si trovano abitualmente con gli amici

Gli adolescenti tipicamente tendono a sottovalutare il pericolo e per loro stessa natura cercano più di altri il contatto fisico e lo stare in gruppo. E’ probabilmente anche per questo che in questa Fase 2 l’età media dei casi positivi si è abbassata considerevolmente. Tuttavia i giovani, pur di solito non presentando sintomi o o incorrendo in forme lievi, possono rappresentare un veicolo nei confronti dei nonni e dei soggetti più deboli.

Anche  per loro quindi valgono regole, raccomandazioni e precauzioni.  Ricordo loro la situazione e il fatto che certe precauzioni servono non solo a proteggere loro, ma anche e soprattutto i nonni e le altre persone cui vogliono bene.  Do anche e innanzitutto io il buon esempio…

E’ molto bello rivedere i bambini giocare insieme nel cortile …

I bambini hanno in genere sintomi lievi, ma probabilmente anche loro si infettano e trasmettono il virus. Possono essere pertanto anche loro veicoli di diffusione del virus tra famiglie e quindi anche verso le persone fragili che fanno parte delle famiglie. Per quanto possibile, pertanto, al parco giochi o in presenza di altri bambini, cerco di far rispettare anche a loro le distanze di sicurezza e soprattutto ricordo le raccomandazioni (lavare spesso le mani, non toccarsi la faccia, non condividere borracce, ecc) utili a limitare il rischio di contagio.

Una persona si avvicina troppo e nel parlarmi mi tocca o afferra per un braccio.

Le chiedo gentilmente di stare a distanza di almeno metro e di non toccarmi.

Ho un po’ di raffreddore e tosse devo andare dal panettiere.

Mi misuro spesso la febbre, perchè se ho temperatura superiore a 37.5 non posso uscire. Anche senza febbre, comunque, se possibile mi organizzo diversamente (ad esempio chiedendo ad un amico sano di farlo per me, o ricorrendo ai servizi del comune o dei supermercati per la spesa a domicilio). Se proprio devo uscire, indosso la mascherina,  applico sulle mani un gel disinfettante, evito di toccare in giro se non è necessario e rispetto la distanza con altre persone. Se non ho la mascherina, evito qualsiasi contatto con le altre persone e resto in casa fino a che i sintomi non sono cessati.

Si può andare a passeggio …

L’attività motoria all’aperto è consentita, purché si evitino assembramenti, quindi  rispettando la distanza interpersonale di un metro.

E andare a correre o in bici …

L’attività sportiva all’aperto  (jogging, bici, ecc.)  è consentita, purché si evitino assembramenti, quindi   rispettando la distanza interpersonale di almeno 2 metri.

Sono malato. Ho chiesto ad un amico sano di andare a farmi la spesa.

Gli chiedo di lasciarmi la spesa sul pianerottolo o lo ricevo sulla soglia di casa indossando la mascherina e dopo aver applicato sulle mani il gel disinfettante. Non lo faccio entrare e lo saluto stando a distanza.

Sto andando al supermercato. Incontro una persona che ha raffreddore e tosse, non ha la mascherina e si ferma a parlarmi.

Gli sto a distanza di almeno 2 metri. E gli ricordo di utilizzare la mascherina!

Una famiglia di amici ci invita a cena.

Nella Fase 2 è consentito incontrarsi tra congiunti (parenti e affini, fidanzate/i e compagne/i compresi), non tra amici. Inoltre durante gli incontri bisogna rispettare le precauzioni generali (distanza interpersonale di almeno un metro, non formazione di gruppi, uso di mascherine, ecc.)

Mio figlio è stato invitato a giocare alla Play Station a casa di un suo amico

Gentilmente contatto i genitori dell’amico e proviamo insieme ad aiutare i nostri figli a trovare giochi di gruppo online adatti alla loro età, incontrandosi preferibilmente all’aperto e rispettando la distanza di sicurezza.

Trovarci al parco con degli amici…

… a patto di evitare assembramenti e  rispettare la distanza interpersonale di almeno un metro

I nonni vogliono vedere i bambini.

Soprattutto con la riapertura delle scuole, meglio proteggere i nonni, che sono molto più a rischio di ammalarsi anche in modo serio. In ogni caso, come per tutti gli incontri tra congiunti, bisogna rispettare le distanze e usare mascherine e altre precauzioni generali, evitando baci ed abbracci.

La nonna vive da sola: deve stare in casa perché ha qualche problema di salute e voglio proteggerla ma anche aiutarla a non deprimersi troppo.

Mi organizzo per portarle la spesa e per le altre faccende domestiche e per tenerle un po’ di compagnia. Organizzo però anche un modo per farlo in sicurezza: non vado a trovarla se sono malato, le faccio indossare la mascherina sempre quando apre la porta, uso e le faccio usare correttamente il disinfettante in gel prima e dopo la visita. Disinfetto bene e periodicamente gli ambienti in cui soggiorna di più. Le insegno ad adattare le stesse misure per qualsiasi visita.

In casa viene una colf per fare le pulizie o una baby sitter per tenere i bambini.

Mi assicuro che stia bene, che non abbia avuto contatti a rischio, e le insegno e verifico che segua tutte le indicazioni e precauzioni per limitare il rischio di contagio.

Pediatra libero professionista a Bergamo. Tutor di Pediatria per il corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia – Università degli Studi di Milano Bicocca.

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