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Informazioni e consigli sulla crescita e la salute del bambino,
solo da medici pediatri e professionisti qualificati.

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Come somministrare lo sciroppo o la sospensione ai bambini

Lo sciroppo è la forma farmaceutica di più largo uso nei bambini. Sono in forma di sciroppo molti antibiotici (in forma di sospensione), antipiretici e mucolitici di uso comune in età pediatrica.

Come per tutti i farmaci, è importante assumere e somministrare lo sciroppo nel modo corretto, in quanto altrimenti potrebbe non essere efficace o addirittura essere dannoso. Ecco alcuni consigli per somministrarlo correttamente.

Prima di somministrare lo sciroppo

  • Se ad occuparsi della somministrazione dello sciroppo sono più persone (es. le maestre al mattino e i nonni al pomeriggio), assicuratevi che tutti conoscano queste raccomandazioni, e convenite con loro un modo per essere sicuri che una dose non sia “dimenticata” o, viceversa, somministrata due volte.
  • Se lo sciroppo deve essere ricostituito aggiungendo acqua alla polvere del flacone (è il caso ad esempio delle sospensioni di antibiotico), seguite attentamente le istruzioni del foglietto illustrativo sulla sua preparazione:
  1. nelle confezioni di alcuni farmaci è presente un apposito misurino per dosare l’acqua: in questo caso l’operazione è semplice;
  2. talvolta invece è indicato sul flacone il livello che l’acqua deve raggiungere (con una freccia sull’etichetta del prodotto o con una riga o un solco direttamente sulla bottiglietta). E’ quindi necessario versare ad occhio un po’ di acqua, miscelarla alla polvere, appoggiare il flacone su una superficie piana, controllare che il livello dell’antibiotico corrisponda al livello indicato sulla confezione (se è inferiore, aggiungere ulteriore acqua).
  • Controllate che il farmaco non sia scaduto.
  • Non somministrate di vostra iniziativa al bambino un farmaco già aperto, se non dopo aver controllato sul foglietto illustrativo che ciò è possibile, e comunque solo dopo aver consultato il medico e/o su sua specifica indicazione.
  • Non somministrate al bambino un farmaco che è stato prescritto o utilizzato da altri.
  • Seguite attentamente le indicazioni del pediatra e le istruzioni del foglietto illustrativo sulla preparazione dello sciroppo (gli antibiotici ad esempio sono di solito in forma di polvere da sciogliere in una certa quantità di acqua).
  • Controllate sul foglietto illustrativo le istruzioni su come il farmaco va conservato (In frigo? In luogo fresco e asciutto? Al riparo dalla luce?). Se non lo avete conservato nel modo corretto, chiedete al pediatra o al farmacista se è opportuno gettarlo e richiedere la prescrizione per una nuova confezione.
  • Non conservate lo sciroppo oltre il periodo consentito indicato nel foglio illustrativo  (ad esempio, la maggior parte degli antibiotici, una volta aperti e preparati, hanno una scadenza di 1-2 settimane, poi vanno buttati).
  • Non travasate il farmaco in un altro contenitore, per il rischio che qualcuno possa ingerirlo per errore; mantenetelo sempre nella confezione originale.
  • Leggete attentamente le istruzioni del pediatra, col nome del farmaco, il dosaggio ed eventuali altre indicazioni, e verificate che si tratta della preparazione prescritta (molti sciroppi sono disponibili in concentrazioni diverse) e che state dando la dose corretta.
  • Rispettate gli orari eventualmente prescritti (in caso di dimenticanza, somministrate il farmaco appena possibile, e poi proseguito agli orari consueti):
  1. ogni 8 ore vuol dire, ad esempio, alle ore 7-15-23, oppure 8-16-24 (con una tolleranza di 1/2 ora – 1 ora rispetto all’orario previsto);
  2. ogni 12 ore vuol dire, ad esempio alle 8 e alle 20;
  3. ogni 24 ore vuol dire una sola volta al dì, sempre alla stessa ora;
  4. 3 volte al giorno significa al mattino, nel primo pomeriggio e alla sera, ad intervalli regolari (senza risveglio la notte);
  5. 2 volte al giorno significa al mattino e alla sera.
  • In assenza di indicazioni da parte del Pediatra, verificate sul foglietto illustrativo se il farmaco deve essere somministrato prima dei pasti (anche immediatamente prima), dopo i pasti (si dice in tal caso “a stomaco pieno”) o lontano dai pasti (si dice in tal caso anche “a stomaco vuoto” , cioè almeno un’ora prima o due ore dopo il pasto).
  • Se non è specificato nulla, significa che lo sciroppo può essere somministrato indipendentemente dalla distanza dal pasto: in tal caso è preferibile scegliere orari prima del pasto, quando il bambino è più affamato e il rischio di provocare il vomito è minore.
  • Appuntate una sveglia o un promemoria per gli orari in cui il farmaco deve essere somministrato.

Al momento di somministrare lo sciroppo

  • Lavatevi bene le mani.
  • Salvo indicazioni diverse, agitate bene il flacone, in modo da rendere uniforme la sospensione.

Nel bambino sotto l’anno

  • Solitamente il modo migliore per somministrare uno sciroppo in un bambino piccolo è utilizzare una siringa graduata, (ovviamente SENZ’AGO!; molti sciroppi ne sono già dotati, con l’indicazione della dose in milligrammi o in ml (fate attenzione a non fare confusione e nel dubbio ricontrollate la prescrizione del pediatra!), o addirittura del peso del bambino. Un’alternativa è il contagocce, anch’esso graduato.
  • Aspirate con la siringa fino al segno corrispondente alla dose prevista. Richiudete subito il flaconcino, avvitando bene il coperchio.
  • Il bambino va tenuto in braccio, in posizione eretta, nell’incavo del vostro braccio.
  • Lasciate che il bambino assaggi lo sciroppo che sporge dalla punta della siringa
  • Inserite la punta della siringa (senz’ago!) nello spazio tra la guancia e la gengiva e premete dolcemente sullo stantuffo, in modo da fare uscire un po’ di liquido. Non indirizzate la siringa direttamente verso la gola del bambino: ciò causerebbe il riflesso del vomito o la tosse.
  • Attendete che il bambino deglutisca, prima di somministrargli un altro po’ di sciroppo, e così procedete fino ad avergli dato tutta la dose.

Se il bambino piccolo si rifiuta di prendere lo sciroppo

Se il bambino si agita e si oppone alla somministrazione:

  • fatevi aiutare da un’altra persona;
  • chiedete al pediatra se lo sciroppo può essere mischiato con qualcosa di dolce che al bambino piace (marmellata, yogurt, succo). Non diluite comunque lo sciroppo in una quantità eccessiva di liquido: se il bambino non assume tutto il liquido, di conseguenza non assumerà neppure la dose prescritta di sciroppo;
  • somministrate al bambino, prima dello sciroppo, qualcosa di freddo (acqua, del succo): il freddo anestetizza le papille gustative, riducendo la percezione del gusto dello sciroppo;
  • avvolgete (o fate tenere) il bambino in un lenzuolino, in modo che non possa con le mani respingere la siringa;
  • se non apre la bocca, mantenendo la calma,  premete gentilmente ma fermamente sul mento verso il basso o con due dita sulle guance, quel tanto che sia sufficiente per inserire la punta della siringa. Una volta somministrato un po’ di sciroppo, tenete la bocca del bambino chiusa per qualche secondo, finché non lo deglutisce. Poi ripetete l’operazione fino ad aver somministrato tutta la dose.
  • Terminata l’operazione sorridete e rassicurate il bambino, esprimendo anche a parole il vostro dispiacere per averlo costretto a prendere la medicina, ma anche il fatto che era necessario dargliela. Riguardo questo, ricordate che anche il bambino piccolo percepisce dalla vostra espressione, abbinata a queste parole, la vostra intima convinzione. E’ così che percepirà la vostra determinazione e si “rassegnerà” a prendere anche le successive dosi senza più opporsi così strenuamente.

Bambino sopra l’anno

  • A seconda dell’età, si potrà utilizzare la siringa graduata come nel bambino piccolo,  o il cucchiaino dosatore graduato incluso nella confezione. Meglio non usare cucchiai o cucchiaini domestici.
  • Quando e se possibile, coinvolgete il bambino nella procedura di preparazione concordando con lui le modalità dell’assunzione: gusto (chiedete al farmacista se ci sono diversi gusti e se sì chiedete al bambino quale preferisce), orari (compatibilmente con le indicazioni del pediatra), siringa o cucchiaino,  prima o dopo mangiato (salvo indicazioni specifiche del pediatra),  eventuale aggiunta di qualcosa per rendere l’assunzione più gradevole (se il farmaco lo consente). Non spingete però la negoziazione all’infinito: una volta fatta la scelta, si procede  con quella, altrimenti si rischia di ottenere l’effetto opposto… Se la situazione lo consente e il bambino è abbastanza grande, e sempre sotto la vostra sorveglianza, lasciate che sia lui ad usare la siringa o il cucchiaino dosatore per assumere la dose da voi preparata.
  • E’ particolarmente importante nel bambino più grandicello il vostro atteggiamento, gentile ma fermo, che nasce dalla vostra intima convinzione che state facendo la cosa giusta per lui, anche se può essere sgradevole. Siate comprensivi, quindi, ma anche determinati, spiegando al bambino, con parole a lui comprensibili, perché è necessario somministrargli la medicina; ditegli che capite che la cosa può non piacergli, ma anche che è necessario farla. Siate realisti quando gli parlate: non si può definire buonissima una medicina che di fatto non lo è. Meglio dire chiaro come stanno i fatti: non è buona, ma bisogna prenderla. Meglio che vi rapportiate al bambino da soli, direttamente, senza troppe persone attorno che possano creare confusione e/o “annacquare” o contraddire la vostra comunicazione.

Se il bambino sopra l’anno si rifiuta di prendere lo sciroppo

  • Nel caso il bambino si rifiuti di assumere lo sciroppo, provate a somministrarlo insieme a piccole quantità di qualcosa di dolce (un succo, dello yogurt, del gelato) o dal gusto particolarmente forte (che possa quindi “coprire” il gusto dello sciroppo), o a far succhiare prima al bambino un cubetto di ghiaccio (o del ghiaccio tritato o un ghiacciolo: il freddo riduce la sensibilità delle papille gustative). Evitate però di diluire troppo il farmaco, altrimenti diventa necessario somministrare il tutto in più riprese, prolungando il “supplizio”.
  • Può servire il “gioco di ruolo”, cioè fingere insieme al bambino di somministrare la medicina al pupazzo preferito o ad una bambolina, oppure giocare a fare voi il bambino che deve assumere lo sciroppo dato dal bambino  nel ruolo del dottore.
  • Non sgridate aspramente né punite il bambino se si oppone all’assunzione; premiatelo invece (ad esempio con un adesivo o un libretto che gli interessa) se assume il farmaco senza problemi.
  • Nel caso siate costretti a tenere fermo il bambino, sappiate che è importante tenerlo bene sin dall’inizio, senza essere aggressivi,  ma con decisione, magari facendovi aiutare da un parente o una persona decisa e sicura. Se invece vi lasciate coinvolgere dalle rimostranze e dall’opposizione del bambino, si rischia di entrare in un circolo vizioso di ansia ed indecisione che finisce per rendere la cosa ancora più difficoltosa per le volte successive.

Dopo la somministrazione dello sciroppo

  • Controllate che lo sciroppo rimanente sembri essere sufficiente per completare la terapia. In caso contrario confrontatevi col pediatra, in modo da essere certi che non state somministrando una dose eccessiva.
  • Riponete il farmaco in un luogo adatto, secondo le istruzioni del foglietto illustrativo, al sicuro, in un luogo in alto, inaccessibile  alla vista e alle  mani del bambino.
  • Lavate la siringa o il cucchiaino dosatore con acqua tiepida leggermente insaponata e sciacquateli bene con acqua calda corrente.
  • Se il contenitore è vuoto, o se dopo la somministrazione  avanza dello sciroppo, non gettatelo nella pattumiera o nel water, ma smaltitelo nell’apposito contenitore dei farmaci scaduti in farmacia.
  • Se il bambino vomita lo sciroppo entro meno di 15-30 minuti dalla somministrazione, è opportuno risomministrarlo.
  • Se temete di aver dato troppo sciroppo, consultate subito il pediatra o il centro antiveleni.
  • Se viceversa non siete riusciti a dare la dose corretta, consultate il pediatra.
  • Non chiamate  mai la medicina “una caramella” o “un dolcetto” (per evitare che il bambino sia tentato di bere lo sciroppo in vostra assenza).

Pediatra libero professionista a Bergamo. Tutor di Pediatria per il corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia – Università degli Studi di Milano Bicocca.

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