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Informazioni e consigli sulla crescita e la salute del bambino,
solo da medici pediatri e professionisti qualificati.

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Come usare correttamente il saturimetro nei bambini e negli adulti

Il saturimetro – chiamato anche pulsossimetro – è uno strumento che serve a misurare, in modo semplice e indolore, la quantità di ossigeno presente nel sangue.

Esistono vari tipi di saturimetri, alcuni più costosi e precisi utilizzati in particolare in Ospedale o presso gli studi medici, altri molto più semplici ed economici utilizzabili a casa.

Il saturimetro per uso domestico è costituto da una molletta – una specie di “pinza” di plastica con una molla che lo fa aderire al dito – che nella parte superiore ha un display luminoso, che mostra

  • FC (frequenza cardiaca) e
  • SpO2 (la percentuale di saturazione di ossigeno).

Possono essere presenti il simbolo di carica delle batterie e delle tacchette centrali che mostrano l’intensità del battito cardiaco.     

Cosa misura il saturimetro

Attraverso la emissione di radiazioni luminose di differente lunghezze d’onda (dai rossi agli infrarossi), il saturimetro è capace di misurare la frequenza cardiaca, cioè il numero di battiti cardiaci al minuto, e la saturazione, cioè la percentuale di emoglobina satura di ossigeno.

Quali sono i valori normali di riferimento: come leggere il risultato

I valori normali di saturazione sono: 95-99%

In caso invece di un valore di ossigeno inferiore alla norma si parla di ipossia:

  • lieve: 91-94%
  • media: 86-90%
  • grave: minore di 85%

In quali casi è utile un monitoraggio a casa della saturazione di ossigeno

In molte malattie può essere utile conoscere l’andamento della saturazione di ossigeno che è un indice di miglioramento o di peggioramento clinico.

Malattie che possono portare ad una ridotta saturazione sono:

  • malattie cardiache;
  • asma grave;
  • malattie polmonari di tipo infettivo (come la polmonite da Covid 19);
  • malattie broncopolmonari croniche (come la broncopneumopatia cronica ostruttiva).

Quanto tempo ci vuole per sapere il risultato

Dopo alcuni secondi, se il saturimetro è applicato correttamente, è possibile leggere sul display un numero corrispondente alla frequenza cardiaca, ed uno che indica la saturazione.

Il saturimetro può essere usato per il monitoraggio anche per alcune ore di seguito.

Quali fattori possono dare un risultato non attendibile

Attenzione! Alcune condizioni possono determinare un risultato non attendibile:

  • anemia importante;
  • ipoperfusione periferica (cioè uno scarso afflusso di sangue, per esempio in caso di pressione molto bassa o di dita molto fredde);
  • movimenti della mano durante la misurazione che non permettono una adeguata lettura da parte del saturimetro;
  • presenza di smalto sulle unghie (che altera il passaggio delle radiazioni luminose), in questo caso è necessario rimuovere lo smalto prima della misurazione;
  • unghie molto lunghe che non permettono un corretto posizionamento.

Come usare il saturimetro

Per una corretta misurazione è necessario

  • che il sensore sia applicato correttamente e che il dito sia posizionato fino in fondo al saturimetro;
  • che in particolare il bambino sia fermo e tranquillo (cosa non sempre semplice da ottenere ma che può portare ad una lettura non corretta).

Dal punto di vista pratico, la misurazione è attendibile quando sia la frequenza cardiaca sia il valore della saturazione sono stabili (è sufficiente meno di un minuto).

In caso di valori bassi o di misurazione non attendibile, prima di preoccuparsi conviene provare a cambiare dito, assicurarsi del corretto posizionamento e, se necessario, far calmare il bambino.

Quale saturimetro scegliere

Adulti e bambini più grandi (dopo i 12 anni)

Normale saturimetro per adulti da applicare al dito della mano.

Bambini da 2 a 12 anni

Saturimetro pediatrico da applicare al dito della mano.

Nei bambini di età compresa tra i 5-6 anni e i 12 anni, se non si ha a disposizione un saturimetro pediatrico, è possibile provare la lettura anche utilizzando un saturimetro per adulti (considerando però che in questo caso, a seconda del tipo di saturimetro utilizzato e delle dimensioni del bambino, il risultato della misurazione potrebbe non essere del tutto affidabile).

Neonati e bambini molto piccoli (fino a 1-2 anni circa)

Saturimetro con fascetta da applicare ad un dito della mano o del piede.  Ha normalmente un costo più elevato rispetto ai saturimetri per adulti e pediatrici.

Occorre considerare che nei neonati e nei bambini più piccoli la lettura è più complicata perché in genere si muovono molto di più e perché il saturimetro con fascetta è meno semplice da utilizzare rispetto ad un saturimetro a dita.

Indipendentemente dal tipo di saturimetro che si vuole acquistare, è consigliabile scegliere saturimetri con marchio CE o FDA che garantiscono una maggiore affidabilità.

Possono esserci dei danni causati dal saturimetro?

Il saturimetro è uno strumento sicuro e non causa danni. Solo in caso di uso molto prolungato (molte ore), il sensore potrebbe causare irritazione cutanea.

Perché durante l’epidemia di Covid 19 viene consigliato il saturimetro a casa

Una delle complicanze più frequenti di questa infezione, in particolare negli adulti, è la presenza di polmonite, che a volte non è semplice da diagnosticare e da monitorare in particolare nei pazienti in isolamento domiciliare. Il monitoraggio della saturazione, che viene comunicato dal paziente al medico, permette di seguire l’andamento clinico.

In particolare la saturazione monitorata durante il test del cammino, permette di evidenziare una eventuale comparsa di ipossia: in questo caso un piccolo sforzo fisico (come camminare a passo veloce per sei minuti) è in grado di far emergere una difficoltà respiratoria che si manifesta con una brusca discesa della saturazione.

Quanto costa un saturimetro

La forte richiesta di questo periodo ha fatto aumentare i prezzi: un saturimetro (per adulti e bambini grandi) per uso domiciliare costa attualmente in genere tra i 30 ed i 60 euro (molto più cari invece quelli professionali e quelli da utilizzare per i neonati e i bambini molto piccoli).


Articolo scritto in collaborazione con la D.ssa Marianna Casertano


Pediatra di Famiglia a Santa Maria Capua Vetere (CE) – ASL Caserta – Regione Campania

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