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Informazioni e consigli sulla crescita e la salute del bambino,
solo da medici pediatri e professionisti qualificati.

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Come aiutare i bambini a separarsi serenamente dal ciuccio

Il ciuccio è amico dei bambini: ha un’importante funzione consolatoria (li aiuta a tranquillizzarsi e a calmarsi), consente loro di regolare alcune funzioni neurovegetative (come la digestione, il battito cardiaco, la respirazione) e il ritmo sonno-veglia, funziona come “oggetto transizionale” (rassicurandoli quando la mamma e il papà non ci sono).

Se utilizzato troppo a lungo, però, il ciuccio può danneggiare il palato, portando a malocclusioni dentali. Tenuto conto delle abitudine e della sensibilità del bambino, a partire dai 2 anni è bene iniziare ad abituare il bambino ad abbandonare gradualmente in ciuccio. E’ opportuno abbandonare l’uso del ciuccio entro i primi 2-3 anni di vita (e comunque non oltre i 3-4 anni).

Come aiutare il bambino a separarsi serenamente dal ciuccio

Proprio perché il ciuccio svolge una importante funzione consolatoria spesso risulta difficile la separazione e questo momento può essere più o meno traumatico per il bambino e per la famiglia.

Ecco quindi alcuni consigli per aiutare il bambino a separarsi serenamente dal ciuccio.

A piccoli passi e con gradualità

Iniziate gradualmente a diminuire l’uso del ciuccio, già a partire da 8-12 mesi di vita lasciando che il bambino utilizzi il ciuccio per consolarsi quando ne ha bisogno (per esempio quando è stanco, o al momento dell’addormentamento) ma abituandolo con gradualità a restare senza ciuccio quando è occupato in attività piacevoli (come il gioco).

Con la crescita, si può mano a mano cercare di ridurre progressivamente il tempo di utilizzo.

Quando arriverà il momento di togliere definitivamente il ciuccio, sarà più facile per il bambino separarsene.

Non solo ciuccio per consolarsi

Utilizzate altri oggetti con funzione consolatoria (pelouche, copertina, pezzo di stoffa morbida) in modo che il ciuccio non sia per il bambino l’unico oggetto transizionale cui ricorrere nei momenti di necessità.

Coerenza e serenità

Quando avete deciso di togliere il ciuccio al bambino in modo definitivo, è importante che siate coerenti e che siate preparati a qualche momento di sconforto da parte del vostro bambino. Siate sereni: l’abbandono del ciuccio è una importante tappa della crescita, che aiuta il vostro bambino a “diventare grande”.

Non cedete alla tentazione di restituire il ciuccio una volta che lo avrà abbandonato, solo perché il bambino magari lo chiede disperatamente: dovreste ricominciare tutto da capo e il bambino si rinforzerà nella convinzione che, piangendo, otterrà la restituzione del ciuccio!

Evitate i momenti difficili

Evitate di programmare la separazione in un momento difficile per la famiglia (per esempio preoccupazioni o problemi di salute dei genitori, trasloco…) o per il bambino stesso (per esempio nascita di un fratellino o di una sorellina, ingresso all’asilo), rimandando nel caso ad un periodo più tranquillo. Non si può chiedere al bambino di rinunciare ad una consolazione come il ciuccio proprio nel momento in cui ha maggior bisogno di essere rassicurato.

Preparate il bambino al cambiamento

Preparate il bambino al cambiamento, spiegandogli in parole semplici quello che accadrà: comprendere che separarsi dal ciuccio lo farà sentire più grande, che il ciuccio è per i bambini più piccoli e che a lui non serve più, aiuterà il vostro bambino a sentirsi partecipe di questo cambiamento e lo renderà (forse) un po’ più collaborativo.

Siate pazienti

Nei momenti di sconforto, quando il bambino reclama il ciuccio, potete provare a portare la sua attenzione su altro: un gioco piacevole, la lettura di un libretto, un momento di coccole.

Non abbiate un atteggiamento punitivo o mortificante nei confronti del bambino: se riuscirete ad essere empatici e positivi, il bambino si sentirà rassicurato e meno smarrito per la mancanza del ciuccio e sarà più facile per lui imparare a farne a meno.

Siate fantasiosi

La mamma e il papà conoscono il proprio bambino meglio di chiunque altro. Sono quindi i genitori che potranno scegliere come rendere più sereno l’abbandono del ciuccio.

Si possono usare piccoli premi al raggiungimento dei vari traguardi (per esempio un suo minore utilizzo o alla separazione definitiva) e gratificare il bambino quando riesce a non usare il ciuccio.

Oppure si può ricorrere a piccole storie come quella della fatina dei ciucci (o di un personaggio dei cartoni animati che il bambino ama) che li prende per donarli ai bambini più piccoli. Ci sono molti libri illustrati per bambini che possono aiutarvi a raccontare con fantasia al vostro bambino perché si deve separare dal ciuccio.

E’ anche possibile coinvolgere il bambino rendendolo consapevole del percorso di separazione, preparando insieme un cartellone (a forma di montagna, o di gioco dell’oca o di altro) in cui sarà disegnato l’obiettivo (la cima della montagna, la casella “traguardo”): il bambino potrà ogni giorno in cui resta senza ciuccio spostare di una casella una bandierina per avvicinarsi al suo traguardo.

Qualunque strada scegliate per aiutare il vostro bambino a separarsi dal ciuccio, cercate di rendere questo momento (per quanto impegnativo) sereno e costruttivo.

Per riassumere

  • Per evitare che il ciuccio danneggi il palato portando a malocclusioni dentali, è consigliabile  abbandonare l’uso del ciuccio entro i primi 2-3 anni di vita (e comunque non oltre i 3-4 anni), iniziando ad abituare il bambino a separarsene gradualmente
  • Scegliete un periodo adatto (evitando i momenti difficili come l’arrivo di un fratellino) coinvolgete il bambino nella scelta e siate pazienti e fantasiosi (trovando il vostro speciale modo di aiutare il vostro bambino a separarsi dal ciuccio).
  • Il momento di separazione dal ciuccio può essere emotivamente faticoso per il bambino e per i genitori: siate sereni e affrontate questo momento di crescita con positività.

Pediatra di Famiglia a Santa Maria Capua Vetere (CE) – ASL Caserta – Regione Campania

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