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Come insegnare ai bambini a collaborare in famiglia

Come insegnare ai bambini a collaborare

Durante le visite con preadolescenti e adolescenti, capita molto spesso che i genitori si lamentino della scarsa collaborazione data dai loro figli nell’apparecchiare e sparecchiare la tavola e in altre faccende domestiche oppure nell’accudire fratellini più piccoli.

Tutte queste mansioni finiscono per gravare sulle spalle dei genitori e soprattutto delle mamme, diventando causa di frequenti tensioni in famiglia.

La collaborazione si impara… da bambini!

La scarsa collaborazione offerta da molti bambini grandicelli dipende quasi sempre dal fatto che non sono stati abituati a collaborare quando erano più piccoli, per un eccessivo senso di protezione nei loro confronti da parte dei genitori.

Per far crescere bambini collaboranti nella gestione delle faccende domestiche è necessario aiutarli a capire fin da piccoli che alcune abitudini e alcune regole stabilite dai genitori sono e saranno vantaggiose per tutto il nucleo familiare.

Una buona cooperazione si ottiene quando si riesce a trovare un equilibrio fra i propri bisogni e quelli delle persone che ci vivono accanto. La collaborazione, infatti, è uno sforzo che si fa insieme, un dare e avere che dà soddisfazione reciproca.

Per ottenere la collaborazione dei bambini fin da quando sono molto piccoli è necessario innanzitutto che i genitori siano loro stessi convinti che le richieste che si fanno e le regole che si stabiliscano sono utili per tutti e aiutino poi i bambini a capirlo e a metterlo in pratica.

È importante che i mamme e papà sappiano che, nei momenti in cui collaborano, i bambini migliorano il loro sviluppo motorio e cognitivo, affinano le loro capacità manuali e si sentono utili, valorizzati e responsabilizzati.Molte ricerche  hanno dimostrato che i bambini che imparano a collaborare da piccoli hanno una migliore empatia e percezione dei bisogni di chi vive loro accanto, sono più predisposti a lavorare in gruppo  e raggiungono maggiori successi in ambito lavorativo.

Come insegnare la collaborazione ai bambini

Ecco alcuni esempi pratici per aiutare a sviluppare la collaborazione fin da molto piccoli.

Primi mesi

Un bambino nei primi mesi di vita potrebbe iniziare a piangere perché vuole il latte. In quel momento la madre che sta mettendo l’ultimo piatto nella lavastoviglie potrebbe smettere all’istante e precipitarsi dal suo adorato cucciolo oppure chiamarlo per nome, parlargli dolcemente e dirgli che fra pochissimo arriverà a dargli il latte.

Il piccolo potrebbe calmarsi un pochino sentendo la voce della mamma e magari trovare la maniera di autoconsolarsi mettendosi una manina in bocca.
Quel lattante sta imparando che quando ha bisogno di qualcosa può anche aspettare un pochino e esplorare le proprie capacità di farcela da solo con la certezza che comunque le sue richieste sono importanti e verranno presto prese in considerazione.

Verso l’anno

Prima di compiere un anno i bambini possono iniziare a essere coinvolti nel dare e prendere qualcosa e iniziano a imitare gli adulti. 

Da quel momento in poi molte situazioni possono essere utilizzate per incoraggiare l’alternanza e la reciprocità mentre si gioca con loro. Ad esempio è possibile fare a turno nel mettere gli oggetti in una scatola o in un secchiello e nel tirarli fuori.

Dall’anno e mezzo in poi

Intorno all’anno e mezzo si può stimolare un bambino a svuotare con un genitore il cesto della biancheria e ad aiutarlo a mettere calze e magliette nella lavatrice. Mentre si sta divertendo, il piccolo impara che far parte di una famiglia vuol dire anche lavorare insieme per svolgere le faccende domestiche.

Quando poi il bambino sarà un po’ più grande, ci si può alternare con loro nel fare piccoli puzzles e nel rimettere i pezzi nella scatola alla fine del gioco.

Al momento di mettere in ordine i giocattoli utilizzati, si può proporre come gioco quello di alternarsi nel mettere i giocattoli sul loro scaffale o nella cesta dei giochi.

Se la casa ha un giardino o un balcone, i bambini possono essere coinvolti e divertirsi nell’innaffiare le piante e i fiori o nel raccogliere le foglie

In queste occasioni e in molte altre che si presentano quotidianamente, è possibile fare esperienza del piacere di svolgere delle azioni in collaborazione con un genitore come se si facesse parte della stessa squadra.

È molto utile rinforzare gli atteggiamenti collaborativi dei bambini lodandoli   per l’aiuto dato e facendo loro notare che, grazie al loro contributo, mamma e papà possono avere più tempo a disposizione per giocare con loro.

I bambini che sviluppano uno spirito collaborativo diventano più autonomi e hanno migliori relazioni una volta diventati adulti. Il tessuto sociale è formato sempre più da famiglie in cui lavorano entrambi i genitori e aiutarsi reciprocamente in casa è fondamentale per il benessere di tutti.

Pediatra Libero Professionista a Cantù (CO). Tutor di Pediatria per il corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia – Università degli Studi di Milano Bicocca.

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