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Informazioni e consigli sulla crescita e la salute del bambino,
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Come si sviluppa l’olfatto del bambino da 0 a 12 mesi

rosa rossa in primo piano viene afferrata da neonato disteso

L’olfatto è strettamente connesso col gusto ma anche con le emozioni, e riveste quindi un’importanza notevole per lo sviluppo psicomotorio del bambino, a cominciare dal processo di attaccamento alla madre (bonding) dei primi giorni di vita.

Lo sviluppo dell’olfatto comincia già dopo poche settimane di vita in utero, in parallelo e associazione con quello del gusto: la deglutizione e la respirazione del liquido amniotico propone al feto i sapori e gli odori della madre e dei cibi assunti dalla madre. Questo favorirà alla nascita l’attaccamento del neonato al seno e al latte materno, ma anche lo preparerà a gusti e ad odori nuovi e quindi ad esplorare il mondo che lo circonda.

Alla nascita, il suo spiccato e già sviluppato senso dell’olfatto permetterà al piccolo di riconoscere la mamma ancor prima che con la vista, ancora poco sviluppata, e lo guiderà verso il seno e il latte materno, soddisfacendo quindi le sue basilari esigenze di nutrimento e rassicurazione.

La stretta correlazione dell’olfatto con le emozioni spiega anche lo stretto legame di questo senso con il processo di memorizzazione. Ecco perché odori e esperienze provate insieme dal bambino la prima volta rimarranno indissolubilmente legati tra loro, tanto che anche a distanza di anni un odore potrà risvegliare vissuti provati tanto tempo prima.

Per gli stessi motivi gli odori familiari, delle persone ma anche dei cibi, degli oggetti, degli ambienti, mantengono nel tempo un potente effetto calmante e di rassicurazione. Un fazzoletto o un indumento della mamma, ad esempio, potrà essere un efficace oggetto di transizione, in cui il bambino “vedrà” la mamma, venendone rassicurato. E… guai a lavarlo! E’ la riprova che molto dell’attaccamento del bambino dipende dall’olfatto.

Le tappe principali dello sviluppo dell’olfatto nel primo anno di vita

Nascita

Olfatto e gusto insieme consentono al bambino di “sintonizzarsi” immediatamente, venendone rassicurato, sull’”aroma” della madre, distinguendolo anche da quello di un’altra mamma. Quando la mamma tiene in braccio il piccolo e lo coccola, madre e figlio sentono reciprocamente l’odore dell’altro, e ciò favorisce il processo di attaccamento tra bambino e mamma (bonding). Meglio quindi evitare di utilizzare profumi e cosmetici dall’odore troppo forte, almeno per i primi giorni di vita del bimbo.

Da 1 a 3 mesi

L’olfatto molto sviluppato e sensibile consente al bambino di percepire nuovi odori e di conoscere per loro tramite altre persone e oggetti, ma può anche fortemente impressionarlo, interferendo con l’apprendimento di nuovi gusti o anche spaventandolo di fronte a persone e situazioni associate a profumi e odori molto forti.

Da 3 a 6 mesi

Olfatto e gusto collaborano e interagiscono tra loro nel processo di sperimentazione, apprendimento e accettazione dei nuovi cibi che vengono proposti al bambino con lo svezzamento. Probabilmente all’inizio avrà preferenze simili alle vostre, ma pian piano si aprirà anche a nuovi odori e gusti: accompagnatelo in questo, senza scoraggiarvi se il bambino sembra disturbato da qualche aroma, ma neppure insistete eccessivamente. Dopo qualche tentativo di riproporre l’aroma sgradito, lasciate perdere e riprovate dopo qualche tempo.

Dai 12 mesi

A questa età le preferenze del bambino per gli aromi sono abbastanza nette e consolidate, e il bambino più difficilmente accetta di sperimentare nuovi cibi il cui odore gli risulti sgradito. L’olfatto diventa la prima “sentinella” che c’è qualcosa di nuovo in tavola, soprattutto se si tratta di qualcosa che non gli piace… Ciò non toglie che, se non viene forzato e se col vostro esempio lo invogliate a fare nuove esperienze, egli possa comunque ampliare la varietà del suo bagaglio di aromi, grazie anche al fatto che il suo olfatto continuerà a svilupparsi negli anni a venire, anche fino a 8 anni di vita.

Pediatra libero professionista a Bergamo. Tutor di Pediatria per il corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia – Università degli Studi di Milano Bicocca.

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