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Informazioni e consigli sulla crescita e la salute del bambino,
solo da medici pediatri e professionisti qualificati.

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In montagna con i bambini: quali precauzioni?

Famiglia in montagna con i bambini

Un’escursione in montagna con i bambini è una bella occasione per passare tutti insieme una giornata all’aria aperta alla scoperta della natura. L’ambiente montano tuttavia va affrontato con rispetto e prudenza, in quanto può nascondere anche delle insidie per i nostri piccoli escursionisti. Ecco perciò qualche consiglio per godervi serenamente le vostre gite o le vostre vacanze in montagna con i bambini.

Come affrontare la montagna in sicurezza con i bambini

Scelta dell’escursione

La scelta del percorso dipende dall’età del bambino. In generale, i chilometri che un bambino può idealmente percorrere durante un’escursione si possono calcolare moltiplicando gli anni del bambino per 1,5 e poi togliendo 2.

Questo significa che, ad esempio, se il bambino ha 6 anni potrà percorrere fino a 7 km circa.

Nella scelta dell’escursione è bene però tenere conto anche di altri fattori come:

  • il tipo di escursione (fino ai 12 anni è bene evitare percorsi rischiosi)
  • l’abitudine del bambino a camminare e soprattutto a sopportare la fatica senza annoiarsi eccessivamente: meglio quindi se può vivere l’esperienza in compagnia di altri bambini, e, soprattutto se ha meno di 6-7 anni, di adulti che privilegiano “come” si cammina e ci si diverte in montagna rispetto alla meta da raggiungere; 

Altitudine

Se il bambino ha almeno 2-3 anni ed è sano, il rischio di malattia da altitudine si ha per quote di almeno 2000-2500: in questi casi, è molto importante salire gradualmente, con periodi di qualche giorno di acclimatamento alle quote più basse.

Se invece il bambino ha meno di 1 anno non deve andare e soprattutto pernottare oltre i 2000 metri.

Se il bambino è affetto da una cardiopatia o da una malattia respiratoria è bene consultare il pediatra prima di programmare escursioni in quota.

Infine, attenzione anche ai rapidi cambi di altitudine (funivia) se il bambino è raffreddato, per il rischio di mal d’orecchie.

Abbigliamento

Le scarpe devono essere alte e solide, non nuove (provatele per un po’ a casa prima di usarle in un’escursione) e ben allacciate, soprattutto in discesa, per evitare che si formino vesciche.

Gli indumenti devono essere preferibilmente “tecnici”, leggeri e traspiranti ma anche caldi. Il consiglio è quello di adottare un abbigliamento “a cipolla”, formato cioè di vari strati: togliendo e mettendo uno strato alla volta potete graduare il vestiario a seconda della temperatura.

I pantaloni devono essere preferibilmente lunghi. Nel caso, è possibile utilizzare calzoni con la parte inferiore staccabile. Berretto, guanti, giacca a vento e indumenti di ricambio devono sempre essere portati con sé nello zaino, anche se il tempo è bello: in montagna il tempo cambia nel giro di qualche ora, e i bambini sono particolarmente sensibile al freddo, soprattutto in caso di vento.

Il bambino può anche portare con sé uno zainetto, purché non sia troppo pesante. Indicativamente, il peso del contenuto non deve superare il 20% del peso corporeo del bambino.

Alimentazione

Se fate colazione al sacco, preparate cibi che diano energia abbastanza rapidamente, ma leggeri, non ricchi di zuccheri e grassi. La frutta secca (noci, pistacchi, mandorle) può essere d’aiuto per fornire energie e sali durante il cammino.

Ricordatevi sempre di portare acqua o bevande arricchite di sali minerali a sufficienza (almeno 2 litri a testa per una giornata), soprattutto se il clima è particolarmente caldo o se prevedete che non potrete ricaricare le vostre scorte.

Protezione solare

In montagna ci si scotta più facilmente che al mare! Usate creme ad alta protezione e berrettini con visiera. Anche gli occhi devono essere protetti dalle radiazioni solari utilizzando degli occhiali con filtro UV;

Vipere

Fate indossare al bambino scarponcini alti, con un bel paio di calze. Tenetelo sempre d’occhio ed insegnategli a non mettere mai le mani tra gli sterpi e i sassi. Prima di lasciare gironzolare il bambino, “battete” la zona del picnic per verificare che sia sicura.

Punture di insetti

Portate con voi una pomata a base di cortisone ed applicatela se la puntura causa un forte prurito o gonfiore.

Se il bambino ha già avuto in passato una forte reazione allergia a punture di ape, vespa o calabrone, portate con voi i farmaci che deve assumere prontamente in caso di puntura.

Attenzione anche alle zecche: fate indossare calzoni lunghi e ispezionate sempre bene la pelle del bambino una volta tornati a casa.

Bacche, piante e funghi velenosi

Insegnate al bambino a non mettere mai in bocca bacche, funghi o foglie trovate lungo il cammino o nelle zone di sosta.

Ruscelli e torrenti

L’acqua attrae sempre molto i bambini, per cui teneteli sempre d’occhio in vicinanza di corsi d’acqua. Ricordategli inoltre che l’acqua dei ruscelli non va mai bevuta, anche se sembra pulita: in montagna, infatti, è facilmente inquinata dagli alpeggi a quote più alte.

Latte appena munto e formaggi artigianali

Questi alimenti sono da evitare se non pastorizzati. Pur essendo buoni e spesso genuini, non danno sufficienti garanzie igieniche.

Articolo realizzato in collaborazione con il Dott. F.M. Agostinis, Commissione Medica CAI Bergamo

Pediatra libero professionista a Bergamo. Tutor di Pediatria per il corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia – Università degli Studi di Milano Bicocca.

Le informazioni di tipo sanitario contenute in queste pagine non possono in alcun modo intendersi come riferite al singolo e sostitutive dell'atto medico; per i casi personali si invita sempre a consultare il proprio Pediatra. I contenuti di queste pagine sono soggetti a verifica e revisione continua; tuttavia sono sempre possibili errori e/o omissioni. amicopediatra.it non è responsabile degli effetti derivanti dall'uso di queste informazioni.