fbpx

Informazioni e consigli sulla crescita e la salute del bambino,
solo da medici pediatri e professionisti qualificati.

Informazioni sulla crescita e la salute del bambino,
solo da medici pediatri e professionisti qualificati.

Disidratazione nei bambini: come si manifesta e cosa occorre fare

La disidratazione è un problema che può verificarsi frequentemente in età pediatrica e può risultare particolarmente preoccupante nel primo anno di vita.

Per disidratazione si intende che il corpo ha una quantità di liquidi minore di quella normale o perché ne ha persi troppi o perché ne ha assunti pochi rispetto a quanto sarebbe stato necessario. Nella disidratazione, oltre ad una carenza di acqua, può esserci spesso una carenza di zuccheri e sali minerali.

Cause della disidratazione nel bambino

Cause di disidratazione per aumento di perdite

Cause di disidratazione per mancata assunzione

  • Diarrea
  • Vomito
  • Sudorazione eccessiva
  • Febbre
  • Tachipnea (respirazione molto frequente)
  • Afte importanti
  • Gengivostomatiti
  • Faringotonsilliti
  • Nausea
  • Distress respiratorio
  • Incuria

Sicuramente la causa più frequente di disidratazione, in particolare nel bambino piccolo, è la gastroenterite acuta con diarrea e vomito.

Ma anche il rifiuto totale dell’assunzione di cibi e soprattutto di liquidi causato dal dolore che accompagna afte o gengivostomatiti importanti può portare ad una disidratazione.

In presenza poi di un distress respiratorio e di febbre e tachipnea (cioè di un respiro molto frequente), la perdita di liquido che avviene attraverso la respirazione e la difficoltà ad alimentarsi in caso di “affanno” importante possono alla fine portare alla disidratazione, che va a complicare i problemi già presenti.

Nell’incuria i genitori invece non somministrano la quantità di liquidi necessari o non sono attenti a compensare le perdite, perché magari sottovalutano la situazione o non sono adeguatamente informati sui rischi della disidratazione.

Quali sono i segni che fanno pensare alla disidratazione

Per valutare il grado di disidratazione esistono vari parametri.

Perdita di peso corporeo

Quello più attendibile sarebbe legato alla percentuale di perdita di peso corporeo rispetto al peso iniziale (lieve 3-5%, media 6-9%, grave > 10-15%). In realtà spesso questa valutazione non è possibile o non è attendibile perché bisognerebbe avere pesi recenti e confrontabili (es. bambino di 10 kg, presenta diarrea importante ed il nuovo peso è 9,3 kg. vuol dire che la perdita di peso è pari al 7%, che corrisponde a disidratazione media). Per questo motivo può essere utile pesare subito il bambino, in particolare se piccolo, quando ad esempio comincia ad avere la diarrea o il vomito, in modo da avere un riferimento per valutarne il grado di disidratazione nel corso della malattia.

Aspetto, quantità di urine e respiro

Una carenza di liquidi può portare ad una serie di manifestazioni cliniche che si correlano ad un grado di disidratazione più o meno grave. E’ importante che i genitori facciano attenzione alla presenza di questi segni:

Normalità

Disidratazione LIEVE-MEDIA

Disidratazione GRAVE

Aspetto generale

Normale

Assetato,inquieto, sonnolento

Molto sonnolento,

comatoso

Occhi

Normali

Infossati

Molto infossati

Lacrime

Presenti

Diminuite

Assenti

Mucose (lingua)

Umida

Appiccicosa

Secca,

molto asciutta

Urine emesse

Pannolino bagnato

Normale

Ridotta quantità

Pochi pannolini bagnati

Quantità molto ridotta

Pannolini asciutti

Respiro

Normale

Accelerato

Molto frequente

oppure profondo  e irregolare

Quando preoccuparsi

Se notate segni evidenti di disidratazione da media a grave, contattate immediatamente il vostro pediatra o recatevi al più vicino Pronto Soccorso: la disidratazione può avere conseguenze molto gravi!

Refill time o tempo di riempimento capillare

Un altro segno molto importante che verrà valutato dal pediatra o al pronto soccorso è il refill time (tempo di riempimento capillare). In pratica si comprime con le dita l’unghia del pollice del bambino per alcuni secondi, cioè fino a quando diventa pallida, poi si lascia la compressione e si valuta il tempo in cui ridiventa rosea. Il tempo normale è minore di 2 secondi, tempi più lunghi indicano una difficoltà di riempimento e quindi sono collegati al grado di disidratazione.

Disidratazione e Soluzioni Reidratanti Orali

L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) consiglia l’uso di soluzioni, chiamate soluzioni O.R.S. (Oral Rehydration Salts), o  S.R.O. (Soluzioni Reidratanti Orali) che contengono una certa quantità di zuccheri e di sali minerali diluiti in acqua in specifiche proporzioni.

In commercio ci sono numerose soluzioni che rispettano questi parametri e si trovano sia già pronte (diluite, in confezione da 200-250 ml), sia in bustine da sciogliere in acqua (importante seguire la diluizione consigliata sulla bustina, si va dai 100 ai 250 ml di acqua per ogni bustina!), sia in compresse sempre da sciogliere in acqua. Gli aromi sono in genere a gusto di agrumi, oppure banana o cola.

Quanta soluzione reidratante dare

La quantità di soluzione reidratante varia in funzione del grado di disidratazione e del peso del bambino.

  • Disidratazione lieve: 30-60 ml\kg nelle prime 4-6 ore (es. bambino di 10 kg = 30-60ml x 10 kg = 300-600 ml nelle prime 4-6 ore);
  • Disidratazione media: 60-90 ml\kg nelle prime 4-6 ore (es. bambino di 10 kg somministrare 600 – 900 ml nelle prime 4-6 ore);
  • Disidratazione grave: va trattata in Ospedale con somministrazione di liquidi attraverso un sondino naso-gastrico oppure attraverso una flebo per via venosa.

Per la reidratazione a casa, il consiglio è di iniziare con piccole quantità di 5 ml (nel bambino piccolo) o 10 ml (nel bambino maggiore di 2 anni) di soluzione ogni 5 minuti nella prima ora e poi proseguire fino a raggiungere la quantità stabilita.

Come somministrarla

Le soluzioni, contenendo sempre una certa quantità di sali, non sempre hanno un gusto gradito al bambino.

Ecco alcuni accorgimenti che possono essere utili.

  • Usare cucchiaino, cannuccia, tazzine o bicchierini colorati, siringa (senza ago!)
  • Somministrare le soluzioni fredde (migliora il gusto) o preparare dei ghiaccioli (magari a forma di orsacchiotto o altre forme divertenti)
  • Aggiungere un po’ di spremuta di arancia.

E’ possibile utilizzare succhi di frutta, bevande a base di cola, bevande per atleti invece delle soluzione reidratanti?

NO! queste bevande infatti sono molto sbilanciate, contengono tanti zuccheri, pochi minerali, a volte sostanze eccitanti e possono peggiorare la diarrea.

Come prevenire la disidratazione

Sarebbe buona norma avere sempre in casa, in particolare se avete bambini piccoli, una soluzione reidratante da somministrare per bocca già all’inizio di sintomi che possono poi portare ad una disidratazione (es. febbre elevata, sudorazione, diarrea, vomito, difficoltà ad assumere liquidi).

E’ fondamentale che i genitori siano consapevoli che la disidratazione è una delle cause più frequenti di ricovero in Ospedale e che quindi praticando una adeguata prevenzione e seguendo i consigli del pediatra per una adeguata terapia (dedicando tempo e pazienza, magari anche forzando l’assunzione della soluzione e non arrendendosi ai primi tentativi spesso rifiutati dal bambino) è possibile in molti casi evitare l’ospedalizzazione.

Pediatra di Famiglia a Santa Maria Capua Vetere (CE) – ASL Caserta – Regione Campania

Le informazioni di tipo sanitario contenute in queste pagine non possono in alcun modo intendersi come riferite al singolo e sostitutive dell'atto medico; per i casi personali si invita sempre a consultare il proprio Pediatra. I contenuti di queste pagine sono soggetti a verifica e revisione continua; tuttavia sono sempre possibili errori e/o omissioni. amicopediatra.it non è responsabile degli effetti derivanti dall'uso di queste informazioni.