fbpx

Informazioni e consigli sulla crescita e la salute del bambino,
solo da medici pediatri e professionisti qualificati.

Informazioni sulla crescita e la salute del bambino,
solo da medici pediatri e professionisti qualificati.

Guida fotografica alle punture di insetto

Riconoscere le punture di insetto non è semplice

Gli insetti che possono pungere o mordere sono moltissimi: basti pensare che gli insetti costituiscono più del 60% di tutte le forme viventi del regno animale.

Bisogna inoltre tener presente che insetti differenti possono portare a manifestazioni cutanee simili, così come uno stesso insetto può causare reazioni molto diverse a seconda dell’età del soggetto, della sua predisposizione ad allergie, del numero delle punture.

In generale possiamo dire che:

  • nel bambino piccolo le reazioni tendono ad essere più evidenti rispetto all’adulto;
  • alcune zone del corpo – come le palpebre – sono estremamente delicate e le reazioni possono essere particolarmente evidenti;
  • nei soggetti atopici con tendenza a manifestazioni allergiche, le reazioni possono essere più gravi e, in rari casi, possono portare a sintomi preoccupanti;
  • nei soggetti di pelle chiara tutte le manifestazioni sono molto più evidenti rispetto ai soggetti con pelle scura.

Le immagini che seguono hanno pertanto lo scopo di fornire esempi di possibili reazioni alla puntura di insetti ma NON permettono di fare una diagnosi di certezza.

Possiamo dividere schematicamente gli insetti che più frequentemente possono pungere un bambino in due grandi categorie:

  • insetti che volano: zanzare, pappataci (o flebotomi), tafani (o mosche cavalline), api, vespe, calabroni.
  • insetti che non volano: pulci, cimici, zecche, formiche, acari, pidocchi.

Punture di insetti che volano: descrizione e foto

Punture di zanzara

Le punture di zanzara sono le più comuni e possono causare dei ponfi (chiazze rosse e rilevate, molto pruriginose) provocati dalla loro saliva, generalmente nelle aree scoperte (braccia, gambe, piedi, volto).

Quando sono interessate le palpebre, il gonfiore può essere molto evidente.

Puntura di zanzara: chiazze rosse e rilevate, molto pruriginose
Puntura di zanzara: chiazza rossa e rilevata, molto pruriginosa.
Zanzara
Puntura di zanzara su palpebra di bambino: palpebra e area attorno all'occhio rossa e gonfia.
Puntura di zanzara su palpebra: la palpebra e la zona attorno all’occhio sono rosse, gonfie e leggermente dolenti.

Punture di pappataci (o flebotomi).

I pappataci hanno un aspetto simile a quello delle zanzare, ma hanno un aspetto più peloso e un volo limitato e sgraziato. Prediligono le zone in cui c’è più umidità e le ore serali.

Rispetto alle zanzare sono molto più silenziosi (per questo si chiamano “pappa e taci”) e colpiscono in genere gli arti inferiori, caviglie e piedi.

Causano una eruzione cutanea rossa, più o meno gonfia e pruriginosa.

Possono trasmettere la leishmaniosi (in particolare nel cane) o altre malattie.

Puntura di pappatacio: ponfo rosso e gonfio, simile a quello della puntura di zanzara
Puntura di pappatacio
Pappatacio

Punture di tafani (o mosche cavalline)

I tafani assomigliano a grosse mosche, ma differenza di queste, possono causare delle punture dolorose, con ponfi rossi, che successivamente si rigonfiano e causano dolore e gonfiore.

Morso di tafano (o mosca cavallina): ponfo rosso, gonfio, molto dolorante.
Puntura di tafano: ponfo rosso, gonfio, molto dolente.
Tafano (Horse Fly)
Tafano (o mosca cavallina)

Punture di api

La puntura delle api è in genere singola, perché l’ape rilascia il proprio pungiglione con attaccato l’intestino nella cute del soggetto punto. In alcuni casi più api possono pungere contemporaneamente lo stesso bambino.

La puntura di ape provoca un rigonfiamento ampio (anche fino a 5 cm. di diametro) rispetto alla sede della puntura, rosso e dolente. Il gonfiore e il dolore permangono per alcuni giorni.

In alcuni casi, in particolari in soggetti allergici o in caso di punture multiple, possono verificarsi reazioni anche molto gravi fino allo shock anafilattico.

In caso di puntura, è necessario verificare se è presente il pungiglione ed estrarlo.

Puntura di ape: provoca gonfiore, arrossamento e dolore
Puntura di ape: rigonfiamento ampio rispetto alla sede della puntura, rosso e dolente.
Pungiglione di ape conficcato nella pelle
Pungiglione di ape conficcato nella pelle dopo la puntura.
Ape
Ape

Puntura di vespa

I sintomi sono simili a quelli provocati dalla puntura delle api, con comparsa di ponfi rossi e sensazione di bruciore e dolore.

A differenza dalle api, le vespe non lasciano il loro pungiglione, per cui possono pungere più volte.

Anche nel caso delle vespe, in soggetti allergici possono manifestarsi reazioni anafilattiche.

Puntura di vespa
Puntura di vespa: area rossa, gonfia e dolente attorno alla sede della puntura (senza pungiglione).
Vespa
Vespa

Puntura di calabrone

La zona della puntura diventa rapidamente rossa e molto gonfia, possono comparire vescicole ed il dolore è molto intenso.

Anche in questo caso in soggetti particolarmente sensibili possono comparire segni di uno shock anafilattico.

Puntura di calabrone su occhio di bambino
Puntura di calabrone: diffuso gonfiore rosso e dolente
Calabrone
Calabrone

Lozioni, stick e gel repellenti sono utili per evitare le punture di zanzara all’aperto. Si differenziano in base al tipo di principio attivo (cioè la sostanza repellente) che contengono e alla sua concentrazione (da cui dipende la durata dell’effetto).

Non tutti i principi attivi e le concentrazioni sono adatte ai bambini. Particolare attenzione deve essere prestata in particolare alla scelta del repellente per i bambini piccoli.

Vediamo cosa occorre sapere per fare la scelta giusta.

Principi attivi dei repellenti per zanzare: quali usare per i bambini e da quale età

Deet

DEET (dietiltoluamide) è la molecola più efficace, disponibile in diversi prodotti a concentrazioni variabili dal 7% fino al 50% (con una protezione che varia dalle 2 alle 8 ore dopo l’applicazione). Può talora provocare irritazione, soprattutto ad alte concentrazioni.

Non si può utilizzare in bambini sotto i 12 anni e comunque ne è sconsigliabile l’utilizzo nei bambini maggiori di 12 anni a concentrazioni superiori al 10%.

Icardina

Icaridina (o Picaridina o KBR 3023) è  disponibile a concentrazioni dal 10 al 20%, che consentono una protezione rispettivamente per 4-8 ore. Non ha effetti irritanti. Può essere utilizzato dai 2 anni in su.

IR3535

E’ disponibile in concentrazioni variabili, che però non proteggono per più di 2 ore. Può essere utilizzato dai 2 anni in su.

Citrodiol

Citrodiol è l’unico prodotto di origine naturale veramente efficace, disponibile in concentrazioni molto variabili, dal 6 % (utilizzabile già dai 3 mesi, durata di protezione 1-2 ore) al 20% (bambini di 2 anni, durata 3-4 ore), al 30-50% (sopra i 3 anni, protezione fino a 8 ore).

Essenze vegetali

I prodotti repellenti a base di essenze vegetali (come citronella, eucalipto ecc.) hanno un’efficacia minore (non più di 30 minuti per la citronella), a meno di utilizzare forti concentrazioni, che peraltro espongono a rischi di irritazione della pelle. Chiedete sempre consiglio al vostro pediatra prima di utilizzarli.

Esistono inoltre in commercio alcuni prodotti emollienti della pelle che, pur non essendo dei repellenti per zanzare, contengono sostanze (come lavanda, olio di Neem, olio di Andiroba) che lasciano sulla pelle aromi sgraditi alle zanzare e hanno quindi indirettamente una funzione “barriera”. Verifica comunque sempre prima di utilizzarli che siano specificamente formulati per l’uso in età pediatrica.

Per concludere

Non tutti i repellenti contro le zanzare sono adatti ai bambini: alcuni principi attivi ed alcune concentrazioni di principio attivo non possono essere utilizzati nei bambini prima di una determinata età.

Leggete quindi sempre con attenzione l’etichetta del prodotto prima di acquistare o applicare un repellente per zanzare sulla pelle del vostro bambino, e chiedete consiglio al vostro pediatra o farmacista.

Punture di insetti che NON volano

Puntura di pulce

Le punture delle pulci interessano in prevalenza gli arti inferiori e le caviglie; la caratteristica è quella di piccoli ponfi rossi e gonfi, spesso dolorosi e molto pruriginosi. Un insetto può pungere più volte e la distanza tra i vari gruppetti di ponfi è di 1-2 cm.

La puntura avviene normalmente durante il sonno in un letto che contiene pulci o a contatto con animali con pulci (in questo caso possono essere interessate anche le braccia se si tiene l’animale in braccio).

Puntura di pulce: piccoli ponfi rossi e gonfi, spesso dolorosi, molto pruriginosi.
Punture di pulce: piccoli ponfi rossi, spesso dolorosi, molto pruriginosi.
Ingrandimento di pulce
Pulce: ingrandimento (le dimensioni reali di una pulce variano da 1 a 3 millimetri).

Puntura di cimici

Anche le cimici pungono generalmente di notte. Le punture, visibili al mattino, sono multiple, piccole, rosse, molto pruriginose. Caratteristicamente hanno l’aspetto di una strada con un percorso lineare o a “zig zag” formata da gruppetti di 3-5 piccoli ponfi. Possono interessare l’addome, il tronco, e gli arti superiori (a differenza delle pulci che in genere pungono generalmente agli arti inferiori).

Punture di cimice: visibili al mattino, rosse, pruriginose, spesso posizionate in linea o a zig zag
Punture di cimice: punti rossi, molto pruriginosi, spesso posizionati in linea o a zig zag
Cimice: punge generalmente di notte.
Cimice: ingrandimento (le dimensioni reali di una cimice sono 5 millimetri circa).

Punture di zecche

Tipicamente il morso di una zecca si manifesta inizialmente come una chiazza rossa, che in alcuni casi può diventare nera dopo alcuni giorni.

Spesso è possibile ancora trovare l’animale, fermamente attaccato alla pelle, che si nutre succhiando il sangue.

Puntura di zecca: chiazza rossa che a volte diventa scura dopo alcuni giorni
Puntura di zecca: chiazza rossa che, a volte, diventa scura dopo alcuni giorni
Zecca conficcata nella pelle per succhiare il sangue
Zecca attaccata alla pelle: ingrandimento (le dimensioni reali di una zecca variano da pochi millimetri a 1 centimetro, a seconda della specie e dello stadio di sviluppo)

Punture di formiche

In alcuni casi le formiche, in particolare le formiche rosse, possono causare piccoli ponfi pruriginosi e pustole in particolare ai piedi, provocando sensazione di un forte bruciore.

Morso di formica: piccoli punti rossi e pruriginosi
Puntura di formica: piccoli punti rossi pruriginosi.
Formica: ingrandimento
Formica: ingrandimento (le dimensioni reali di una formica variano da 2 a 4 millimetri circa).

Punture di acari

Gli acari sono invisibili ad occhio nudo e possono essere responsabili di varie eruzioni cutanee.

In particolare gli acari della scabbia possono portare alla comparsa di piccoli ponfi estremamente pruriginosi in molte aree del corpo, spesso sono interessate le pieghe (ascelle, inguine, zona sotto il seno), molto caratteristica (ma non facilmente visibile ad occhio nudo) è la presenza di cunicoli, piccole gallerie scavate dall’acaro nel soggetto affetto, in particolare tra le dita delle mani.

Acaro della scabbia: illustrazione ingrandita (l’acaro è invisibile ad occhio nudo).

Altri tipi di acari possono essere presenti nei materassi, nei divani, nelle coperte e provocare eruzione cutanea caratterizzata da tanti piccoli ponfi pruriginisi di colore rosa-rossastro.

Eruzione cutanea da acaro
Eruzione cutanea da acaro: piccoli ponfi pruriginosi di colore rosa-rossastro.

Punture di pidocchi

I pidocchi possono provocare piccole chiazze di colore rosso, poco distanti le une dalle altre nelle zone dove vivono o nelle immediate vicinanze (cuoio capelluto, collo, dietro le orecchie, zona pubica). In generale, le lesioni cutanee visibili (arrossamento, crosticine) sono il risultato del grattamento.

Pidocchio del cuoio capelluto e lendini (uova): ingrandimento
Pidocchio e lendini: ingrandimento (le dimensioni reali di un pidocchio sono di circa 3 millimetri

Pediatra di Famiglia a Santa Maria Capua Vetere (CE) – ASL Caserta – Regione Campania

Le informazioni di tipo sanitario contenute in queste pagine non possono in alcun modo intendersi come riferite al singolo e sostitutive dell'atto medico; per i casi personali si invita sempre a consultare il proprio Pediatra. I contenuti di queste pagine sono soggetti a verifica e revisione continua; tuttavia sono sempre possibili errori e/o omissioni. amicopediatra.it non è responsabile degli effetti derivanti dall'uso di queste informazioni.