Epidemia di scarlattina e altre infezioni da streptococco A: cosa sta succedendo?

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Nell’autunno inverno 2022-2023 si stanno registrando in tutta Europa molti più casi di scarlattina e altre infezioni da streptococco Gruppo A di quanto avvenuto in passato.
Come indicato da Organizzazione Mondiale della Sanità e da ECDC (European Center for Disease Control and Prevention), sono in aumento sia le forme lievi di infezione da streptococco A – responsabili di scarlattina, tonsilliti, infezioni della pelle – sia le forme “invasive”, molto più aggressive, che possono portare anche a complicanze gravi o mortali.
La fascia di età più colpita è quella dei bambini sotto i 10 anni di età.
Perché questa epidemia di scarlattina e infezioni da streptococco A?
Nessun cambiamento genetico
Le indagini fino ad ora eseguite nei vari stati interessati (Gran Bretagna, Francia, Svezia tra gli altri) non hanno identificato cambiamenti “genetici” nei ceppi di streptococco responsabili delle infezioni attuali.
Non siamo quindi di fronte ad un’epidemia di streptococchi “nuovi” rispetto a quelli circolanti negli anni passati.
Effetto della “protezione da lockdown”
L’ipotesi più probabile quindi è che, grazie alle precauzioni prese nel periodo dell’epidemia da Covid, le persone si siano protette anche da altri virus e batteri, tra cui anche lo streptococco A.
Minor circolazione dello streptococco
Lo streptococco, trovando maggiori difficoltà a passare da una persona all’altra, è circolato nella popolazione molto meno e più lentamente di prima.
Minori difese immunitarie contro lo streptococco
Venendo meno o per nulla a contatto con questo batterio, il sistema immunitario delle persone – e dei bambini i particolare – non ha prodotto le difese (anticorpi, cellule memoria, ecc.) contro lo streptococco, o ne ha prodotte meno.
Al rientro nelle comunità infantili, aumento dei contagi
Nel momento in cui i bambini hanno ripreso ha frequentare normalmente le comunità infantili (e le persone a riprendere una vita sociale normale), gli streptococchi hanno ripreso a circolare, trovando però le difese immunitarie della popolazione temporaneamente sguarnite o poco difese, e quindi più soggette ad infettarsi e talora a sviluppare una malattia importante.
Altri microrganismi indeboliscono le difese immunitarie
I bambini, inoltre, si ammalano in questo periodo molto più facilmente anche per il contatto con altri microrganismi – che, esattamente come lo streptococco A, dopo la fase di “riposo” durante il Covid, sono ora più aggressivi e frequenti -: il sistema immunitario è quindi più debole e vulnerabile all’attacco dello streptococco gruppo A.
Questa epidemia è pericolosa?
Anche se i casi sono in aumento, non serve allarmarsi.
L’infezione da streptococco può essere facilmente trattata con un antibiotico, con esito solitamente favorevole in tempi rapidi. Gli studi fino ad ora condotti non hanno evidenziato cambiamenti nella sensibilità degli streptococchi circolanti agli antibiotici comunemente usati in caso di scarlattina e altre infezioni da streptococco A, che sono quindi efficaci.
La terapia con gli antibiotici resta efficace, anche nel contrastare le complicazioni renali, cardiache e delle articolazioni e le forme invasive altrimenti molto pericolose.
Come riconoscere i sintomi di scarlattina e infezioni da streptococco gruppo A?
Sintomi delle tonsilliti da streptococco
Febbre, mal di gola, gonfiore dei linfonodi del collo, a volte un episodio di vomito, sono i sintomi principali delle tonsilliti da streptococco.
Sintomi della scarlattina: puntini rossi molto fitti
In caso di scarlattina vi è anche un’eruzione cutanea diffusa, a puntini rossi molto fitti presenti su tronco e addome (in particolare agli inguini e alle ascelle) e alle guance (che risparmiano solitamente il palmo delle mani, la pianta dei piedi e la zona attorno alla bocca).

In alcuni casi sono presenti anche altri segni caratteristici come la lingua rosso lampone ed il segno della mano gialla (che compare quando si esercita una pressione appoggiando la mano sull’addome del bambino e poi sollevandola).

In presenza di questi sintomi, occorre rivolgersi al pediatra.
Lo streptococco gruppo A è facilmente individuabile nella gola del bambino mediante un semplice tampone tonsillare che viene effettuato in ambulatorio: con l’estremità cotonata di un bastoncino il pediatra tocca la gola e le tonsille del bambino, per poi esaminarlo mediante un semplice kit “rapido” che consente la diagnosi nel giro di pochi minuti.
Tampone positivo
In caso di tampone positivo, il pediatra prescriverà una terapia antibiotica.
Nella grande maggioranza dei casi, con l’antibiotico febbre e mal di gola regrediscono nel giro di 48 ore mentre l’eruzione cutanea può metterci qualche giorno in più.
Attenzione: è importante eseguire correttamente la terapia prescritta dal pediatra. Non bisogna interrompere l’antibiotico prima del termine indicato dal pediatra anche se il bambino sembra stare meglio: questo potrebbe portare a complicanze anche gravi.
Tampone negativo
In caso di tampone negativo, ci troviamo di fronte quasi certamente ad una “semplice” infezione virale, destinata il più delle volte a regredire spontaneamente nel giro di qualche giorno e soprattutto per la quale non è necessaria né utile alcuna terapia antibiotica.
Il pediatra potrebbe valutare di eseguire nuovamente il tampone dopo 2-3 giorni, se il primo tampone è negativo ma i sintomi sono indicativi di scarlattina o da infezione da streptococco A.
Quando preoccuparsi?
Chiamate immediatamente il pediatra o recatevi al Pronto Soccorso se
- i sintomi non regrediscono, e soprattutto la febbre permane molto alta,
- il bambino appare prostrato, inappetente, accusa dolori diffusi, piange non appena viene toccato,
- ha diarrea o vomito inspiegabili.
Cosa occorre sapere dello streptococco gruppo A
Come si trasmette
E’ un batterio molto diffuso nell’ambiente e nella popolazione, soprattutto infantile, che viene trasmesso molto facilmente attraverso la saliva, i colpi di tosse, sia da un soggetto malato sia dai cosiddetti “portatori sani” (cioè che non presentano sintomi).
Come aggredisce l’organismo
Tonsille e adenoidi
Entra nell’organismo attraverso la gola, dove incontra una prima linea di difesa, rappresentata da tonsille e adenoidi. Se lo streptococco “prende il sopravvento”, può causare una tonsillite o un’adenoidite (infezione rispettivamente di tonsille o adenoidi), caratterizzate principalmente da febbre e mal di gola.
Linfonodi
Talora dalle tonsille e dalle adenoidi lo streptococco può diffondersi verso i linfonodi del collo, che si gonfiano e diventano dolenti, o innescare meccanismi immunitari responsabili di complicazioni a carico di cuore, articolazioni e reni.
Sangue
Il batterio può anche penetrare nel sangue: la conseguenza più frequente è la scarlattina, caratterizzata da una tipica eruzione cutanea. Più raramente lo streptococco per questa via può aggredire tutto l’organismo, con conseguenze a volte anche gravi: si parla in tal caso di IGAS (dall’inglese Invasive Group A Streptococcus o Infezione invasiva da streptococco gruppo A).