I colori del muco nasale dei bambini: cosa significano e quando preoccuparsi
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La produzione di muco da parte delle vie aeree (naso, bronchi) è un normale meccanismo di difesa da parte dell’organismo e serve ad umidificare il tratto respiratorio e a trattenere e poi espellere sostanze considerate nocive da parte dell’organismo (germi, allergeni, fumo di sigaretta o inquinanti ambientali).
In alcuni casi, molto frequenti nel bambino piccolo e nei primi anni di vita (raffreddore, sinusite, bronchite…), l’organismo aumenta la produzione di muco nel tentativo di combattere e favorire l’eliminazione di virus e batteri patogeni o in risposta ad agenti irritanti esterni, o ancora in caso di allergie.
Generalmente la quantità di muco prodotta è limitata e non causa fastidi al bambino, la consistenza è fluida e filante, il colore è chiaro.
Vediamo però come può cambiare il colore del muco in alcune situazioni e quando preoccuparsi, tenendo sempre ben presente che, per formulare una diagnosi precisa e per stabilire se dare o meno una terapia antibiotica, non è sufficiente valutare solo il colore del muco, ma anche le condizioni generali del bambino e la presenza o meno di febbre, tosse e altri sintomi.
I colori del muco nasale nei bambini
Muco chiaro
Il muco chiaro è considerato normale. Questo colore è segno di una buona risposta di difesa dell’organismo nei confronti di agenti infettivi (spesso virus) o agenti inquinanti esterni.
Muco bianco e trasparente
Si tratta di un muco di consistenza acquosa, spesso accompagnato da starnuti e prurito nasale. È tipico delle riniti allergiche.
Muco giallo-verdastro
In questo caso il muco è denso e spesso accompagnato da febbre.
Il colore giallo o verde è il risultato della “battaglia” tra cellule di difesa dell’organismo e gli agenti infettivi e può essere dovuto ad una rino-sinusite (batterica o virale).
Muco rosa-rosso
Indica la presenza di sangue nel muco. Generalmente è dovuto alla rottura di qualche capillare, che a sua volta è provocata da un’irritazione nasale, ad esempio per la presenza di aria molto secca o traumatismi causati dal bambino stesso in conseguenza di un’allergia o per il fastidio procurato dalla presenza del muco.
Muco marroncino
Il colore marrone è generalmente associato a un muco denso, che spesso è legato ad infezioni (virali o batteriche) o rappresenta una risposta ad inquinanti ambientali. Il colore può anche essere dovuto alla presenza di sangue secco.
Muco nero
Rarissimo nei bambini, il colore nero indica la presenza di un’infezione causata da un fungo, l’aspergillus fumigatus, che causa il caratteristico colore nerastro.
Quando preoccuparsi per il colore del muco nei bambini
Come abbiamo visto, la presenza di muco è molto frequente nei bambini (da cui il termine di “mocciosi”). Esistono però alcune caratteristiche e colori del muco che meritano di essere segnalati al pediatra per una valutazione. Vediamo quali.
- Un muco persistente per più di 10-15 giorni, specie se accompagnato da febbre (anche se non continua), può indicare una rino-sinusite.
- Un muco limpido, quasi acquoso, può essere il segno di una allergia.
- Un muco di colore giallo, verdastro o marroncino, maleodorante, presente solo in una narice, in un bambino piccolo fa sospettare l’inalazione di un corpo estraneo.
- Un muco con tracce di sangue, che non migliora spontaneamente, merita un approfondimento da parte del pediatra.
In ogni caso, è bene ricordare che il colore del muco da solo non è sufficiente per fare una diagnosi e, in presenza di un’infezione, stabilire se le cause siano virali o batteriche.
Spetterà quindi sempre e solo al pediatra valutare se il bambino deve essere sottoposto o meno ad una terapia antibiotica.