Perché è importante la pulizia del nasino
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Il naso è l’organo di senso dell’olfatto, ma anche la via principale di entrata dell’aria nelle vie respiratorie. Svolge un’importante funzione perché riscalda e purifica l’aria che inspiriamo, depurandola (come fosse un filtro) da tutte le particelle nocive (inquinanti, allergeni, virus e batteri) e rendendola quindi idonea a proseguire il suo viaggio verso i polmoni.
Quando il naso funziona bene…
In condizioni fisiologiche, l’aria inalata attraverso le narici rallenta il suo percorso all’interno delle cavità nasali dando così il tempo alla fitta rete di capillari presenti di riscaldarla e al sottile strato di muco di filtrarla intrappolando le particelle nocive (ad esempio le polveri sottili) e di permetterne l’eliminazione con la deglutizione.
Questa fondamentale azione da parte del naso garantisce il benessere di tutte le strutture respiratorie e l’aria che arriverà alla gola, alla laringe, alla trachea, ai bronchi e ai polmoni sarà calda e pulita.
Quando il naso si ammala…
Quando il naso “si ammala”, ad esempio per un raffreddore comune (rinite), la mucosa del naso si infiamma aumentando la secrezione di muco e provocando ostruzione nasale. Il muco prodotto in eccesso tende quindi a ristagnare e ad accumularsi favorendo la crescita di batteri al proprio interno (testimoniata dal cambiamento delle caratteristiche del muco che, in seguito a contaminazione batterica, da trasparente e fluido diviene denso e di colorito giallognolo o verdognolo).
Poiché il naso comunica con gli altri tratti del sistema respiratorio e con le orecchie, lo stato infiammatorio può estendersi alle mucose:
- dei seni paranasali provocando rinosinusite con dolore facciale e riduzione dell’olfatto (definita ipoanosmia);
- dell’orecchio medio, provocando inizialmente una ostruzione della Tuba di Eustachio e, successivamente, un’otite con dolore all’orecchio (otalgia) e febbre (otite media acuta) o senza febbre e dolore (otite media effusiva) con temporanea riduzione dell’udito (ipoacusia di trasmissione).
Quando questo accade diventa molto spesso necessario ricorrere a terapie antibiotiche per ottenere una risoluzione della patologia in atto.
L’ostruzione del naso costringe inoltre i bambini a respirare con la bocca facendo arrivare nelle vie respiratorie aria fredda e non filtrata che può favorire l’insorgenza di faringiti, laringiti, tracheiti e bronchiti.
Nei lattanti, l’allattamento al seno o con biberon e il riposo diventano più difficoltosi quando è presente ostruzione nasale.
Perché (e come) tenere il nasino pulito
Ecco perché è importante, nei bambini di qualsiasi età, temere il naso ben pulito e libero da secrezioni: per consentire al naso di svolgere al meglio la sua funzione di “purificatore d’aria” e per prevenire l’accumulo di muco infetto e quindi lo sviluppo di complicazioni batteriche.
È necessario aggiungere che, nei primi mesi di vita, il neonato presenta una forma di respirazione diversa da quella de bambino più grande e dell’adulto, definita respirazione nasale obbligata che consente al neonato di respirare e deglutire allo stesso tempo mentre viene allattato. Questa proprietà consente ad un neonato di nutrirsi e respirare insieme, anche se le sue capacità neuromuscolari non hanno ancora completato lo sviluppo. Nei primi mesi il lattante non è quasi in grado respirare con la bocca e per questo è molto importante che il nasino venga tenuto costantemente libero.
Come fare?
La pulizia del nasino prevede due fasi: il lavaggio nasale (con soluzione fisiologica) e la rimozione del muco dopo il lavaggio, che, nei bambini piccoli deve essere fatta dai genitori con un aspiratore nasale e, nei bambini più grandicelli, può essere fatta direttamente dal bambino soffiando il naso.
Come insegnare ai bambini a soffiare il naso (con una pallina da ping pong)
La maggior parte dei bambini non sono in grado di soffiare il naso da soli fino all’età di 2 anni circa. Dopo è possibile pian piano insegnare loro a farlo tutte le volte che sentono il nasino chiuso.
Una buona tecnica è quella di riempire d’acqua una bacinella, porre al centro una pallina da ping pong e iniziare una gara: guadagna un punto chi riesce a far arrivare la pallina sulla sponda opposta soffiando solo con il naso. Se si soffia con la bocca, si perde un punto. Vince chi arriva prima a 5 o 10 punti, a seconda del tempo che avete a disposizione. Non fatevi prendere troppo dalla competizione e ricordatevi di far vincere anche il bambino per invogliarlo a ripetere il gioco. Non c’è niente più divertente del battere mamma e papà!