Malattie infettive esantematiche: come si trasmettono, quando si può tornare a scuola
Le malattie infettive dei bambini costituiscono una delle preoccupazioni maggiori dei genitori, perché frequentemente accompagnano le prime epoche della vita.
Alcune sono accompagnate da un’eruzione cutanea (esantema) e vengono dette per tale motivo “esantematiche”, mentre altre no.
Come causa dell’infezione possono esserci molto frequentemente virus (che non sono sensibili alla terapia antibiotica, che quindi non va utilizzata se non in caso di complicazioni), più raramente invece batteri o parassiti.
In questo articolo cercheremo di rispondere ad alcune delle domande più frequenti che i genitori rivolgono al pediatra quando il loro bambino è affetto da una malattia esantematica:
- qual è il periodo di incubazione?
- come si trasmette?
- per quanto tempo il bambino è contagioso?
- quando è possibile riprendere la scuola?
- cosa fare se si è entrati in contatto con un bambino infetto?
In tutti i casi, sono particolarmente utili per la prevenzione delle malattie infettive alcuni semplici accorgimenti tra cui:
- lavare accuratamente le mani;
- mantenere una corretta igiene degli oggetti condivisi;
- disinfettare le superfici contaminate;
- coprire naso e bocca per evitare diffusione delle goccioline di saliva.
Malattia mano-piede-bocca ed Herpangina
Agenti infettivi
Coxsackievirus (A6 e A16) ed Enterovirus 71.
Periodo di incubazione
I sintomi della malattia mano-piede-bocca e dell’Herpangina compaiono generalmente circa 3-7 giorni dopo il momento del contagio.
Come si trasmette
La trasmissione avviene tramite:
- la saliva,
- le urine,
- per via oro-fecale (ossia quando gli agenti infettivi passano dalle feci di un soggetto malato alla bocca di un soggetto sano).
Per quanto tempo il bambino è contagioso
Per 1 settimana circa dall’infezione, anche se l’eliminazione con le feci può continuare per circa 1 mese. La possibilità di contagio è molto elevata.
Quando è possibile riprendere la scuola
Sia nel caso della malattia mano-piede-bocca che dell’Herpangina il bambino può rientrare a scuola dopo la scomparsa della febbre e la guarigione delle lesioni orali.
Cosa fare in caso di contatto con un bambino infetto
Se si è in stato di gravidanza è bene avvertire quanto prima il proprio medico.
Morbillo
Agenti infettivi
Morbillivirus
Periodo di incubazione
I sintomi del morbillo compaiono generalmente 7-18 giorni (in genere 8-12 giorni) dopo il momento del contagio.
Come si trasmette
La trasmissione avviene attraverso le goccioline respiratorie.
Per quanto tempo il bambino è contagioso
Da 3-5 giorni prima a 5 giorni dopo la comparsa dell’esantema.
Quando è possibile riprendere la scuola
Un bambino affetto da morbillo può rientrare a scuola dopo circa 5 giorni dalla comparsa dell’esantema (se le sue condizioni generali lo permettono).
Cosa fare in caso di contatto con un bambino infetto
- Nei bambini con più di 6 mesi di vita non vaccinati e nei bambini che hanno ricevuto una sola dose di vaccino si raccomanda la vaccinazione entro 72 ore dal contatto.
- Nei soggetti a rischio, come donne in gravidanza o soggetti immunodepressi, si raccomanda la somministrazione di immunoglobuline entro 6 giorni dal contatto.
Da sapere
I bambini non vaccinati che hanno avuto contatti con soggetti affetti ma non hanno ricevuto il vaccino entro 72 ore dovrebbero essere esclusi da scuola per almeno due settimane dell’esordio del rash nel soggetto affetto. Nessuna limitazione invece per i bambini che sono correttamente vaccinati.
Quinta malattia (megaloeritema)
Agenti infettivi
Parvovirus B19
Periodo di incubazione
I sintomi della quinta malattia compaiono generalmente 4-21 giorni (in genere 4-14 giorni) dopo il momento del contagio.
Come si trasmette
La trasmissione può avvenire attraverso:
- le secrezioni nasofaringee (ad es. muco nasale),
- il sangue.
Per quanto tempo il bambino è contagioso
La quinta malattia può essere trasmessa per tutta la settimana che precede la comparsa dell’esantema.
Quando è possibile riprendere la scuola
Da subito, se il bambino non ha febbre o altri sintomi, perché quando compare l’esantema il bambino non è più contagioso.
Cosa fare in caso di contatto con un bambino infetto
Solo per le donne in gravidanza, dopo il contatto è necessario praticare un dosaggio degli anticorpi specifici contro il Parovirus B19.
In caso di infezione acuta, si procederà ad uno stretto monitoraggio della gravidanza. Se l’infezione si verifica nelle prime 20 settimane di gravidanza, infatti, esiste il possibile rischio di un danno al feto, anche se relativamente basso.
Rosolia
Agenti infettivi
Rubivirus
Periodo di incubazione
I sintomi della rosolia compaiono generalmente 4-21 giorni dopo il momento del contagio.
Come si trasmette
La trasmissione avviene attraverso le secrezioni nasofaringee.
Per quanto tempo il bambino è contagioso
La malattia può essere trasmessa da pochi giorni prima a 7 giorni dopo la comparsa dell’esantema.
I neonati affetti da rosolia congenita, tuttavia, possono eliminare il virus con secrezioni e urine per molti mesi dopo la nascita.
Quando è possibile riprendere la scuola
Dopo 7 giorni dalla comparsa dell’esantema.
Cosa fare in caso di contatto con un bambino infetto
Nel caso di una donna in stato di gravidanza, sarà necessario praticare subito un prelievo per verificare la presenza di anticorpi contro la rosolia, sia di tipo IgM che IgG.
La trasmissione del virus al feto, infatti, può causare la cosiddetta rosolia congenita, una malattia che può avere gravissime conseguenze sul feto e sul neonato.
Se la donna presenta anticorpi IgG positivi vuol dire che è protetta, perché in passato è già venuta a contatto con il virus ed ha sviluppato una immunità.
Se invece è negativa per gli anticorpi IgG, è molto importante valutare gli anticorpi IgM: se questi sono positivi, oppure sono negativi ad un primo prelievo e poi diventano positivi, vuol dire che il contatto è recente, con un elevato rischio di avere un figlio affetto da rosolia congenita.
Scarlattina
Agenti infettivi
Streptococco beta emolitico di gruppo A
Periodo di incubazione
I sintomi della scarlattina compaiono generalmente 2-5 giorni dopo il momento del contagio.
Come si trasmette
La trasmissione avviene attraverso le secrezioni nasofaringee.
Per quanto tempo il bambino è contagioso
Se trattato con la corretta terapia antibiotica, il bambino smette di essere contagioso circa 24-48 ore dopo l’inizio della terapia.
Nei casi in cui non viene somministrato l’antibiotico, il bambino sarà contagioso dalla comparsa dei primi sintomi fino a 2-3 settimane dopo la comparsa dell’esantema, con massima contagiosità durante la fase acuta.
Quando è possibile riprendere la scuola
Dopo almeno 24 ore dall’inizio della corretta terapia antibiotica.
Cosa fare in caso di contatto con un bambino infetto
I conviventi e i contatti stretti del bambino (inclusi i compagni di classe e gli insegnanti) dovranno monitorare l’eventuale comparsa dei sintomi (febbre, esantema, faringotonsillite) per 7 giorni dall’ultimo contatto.
Nei soggetti che manifestano i sintomi della malattia o sono asintomatici ma ad alto rischio di complicazioni dell’infezione, si consiglia l’esecuzione di un tampone faringeo e, caso di positività, il trattamento antibiotico.
Sesta malattia (esantema subitum)
Agenti infettivi
Herpes virus 6.
Periodo di incubazione
I sintomi della sesta malattia compaiono generalmente 5-15 giorni (in genere 9-10 giorni) dopo il momento del contagio.
Come si trasmette
La trasmissione può avvenire attraverso:
- le secrezioni nasofaringee,
- la saliva.
Per quanto tempo il bambino è contagioso
Il rischio di trasmettere la sesta malattia è massimo durante il periodo febbrile.
Quando è possibile riprendere la scuola
Una volta scomparsi i sintomi, se il bambino sta bene può rientrare a scuola.
Cosa fare in caso di contatto con un bambino infetto
Se si è in stato di gravidanza è bene avvertire il proprio medico, sapendo tuttavia che quasi tutti gli adulti hanno già sviluppato nel corso della loro vita anticorpi protettivi contro il virus responsabile di questa malattia.
Varicella
Agenti infettivi
Virus Varicella-Zoster
Periodo di incubazione
I sintomi della varicella compaiono generalmente 10-21 giorni (in genere 14-15 giorni) dopo il momento del contagio.
Come si trasmette
La trasmissione può avvenire attraverso:
- le secrezioni nasofaringee;
- il contatto con le vescicole.
Per quanto tempo il bambino è contagioso
Da 1-2 giorni prima a 5 giorni dopo la comparsa delle vescicole (la contagiosità può durare fino alla comparsa delle croste).
Quando è possibile riprendere la scuola
Il bambino può essere riammesso a scuola quando tutte le lesioni sono in fase crostosa o, nelle forme che non sviluppano croste, se non compaiono nuove vescicole da 24 ore.
Da sapere
Si raccomanda di evitare bagni in piscina fino alla caduta di tutte le croste.
Cosa fare in caso di contatto con un bambino infetto
Nei soggetti suscettibili con età superiore a 12 mesi si raccomanda il vaccino entro 5 giorni dal contatto.
In alcuni soggetti a rischio non vaccinati (bambini immunocompromessi non vaccinati, neonati nati da madre affetta da varicella tra 5 giorni prima e 2 giorni dopo il parto), è raccomandata la somministrazione di Ig specifiche entro 10 giorni dal contatto.
Le donne in stato di gravidanza non vaccinate dovrebbero consultare immediatamente il medico. Il vaccino, infatti, non può essere somministrato durante la gravidanza e, caso di infezione, il virus può essere trasmesso al feto con gravi conseguenze per la sua salute.
Da sapere
Se la donna ha contratto la varicella da bambina o comunque prima della gravidanza, non bisogna fare niente perché avrà sviluppato degli anticorpi in grado di proteggere il feto.
In alcuni casi però non è possibile sapere con certezza se la donna ha realmente contratto la varicella, in questi casi dubbi è possibile verificare la presenza o meno degli anticorpi protettivi attraverso un prelievo di sangue.
Articolo scritto in collaborazione con il Dr. Giuseppe Longobardi
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