Otite esterna (o del nuotatore)
Cos’è l’otite esterna
Chiamata anche “otite del nuotatore”, l’otite esterna è un’infezione del rivestimento interno del canale auricolare (la parte che dal padiglione auricolare conduce al timpano). Più frequente in soggetti abituali nuotatori, può in realtà facilmente colpire chiunque, e soprattutto i bambini, sia al mare sia per la sempre più frequente abitudine di andare in piscina o di utilizzare piscinette casalinghe.
Il punto di partenza è la penetrazione nel canale uditivo di acqua infetta che non viene adeguatamente rimossa al termine del bagno. I batteri penetrati dall’esterno proliferano, favoriti in particolare nel periodo estivo dall’alta temperatura ambientale, attaccando la cute del condotto, che si gonfia, ostruendo il condotto e peggiorando ulteriormente la situazione.
E’ più frequente nei mesi estivi, sia per la maggiore frequenza con cui i bambini vanno al mare o in piscina, sia perchè le temperature ambientali elevate favoriscono la crescita dei batteri all’interno del condotto uditivo.
I sintomi dell’otite esterna
- Prurito, dolore, sensazione di orecchio tappato.
- Il dolore si accentua muovendo il padiglione auricolare o premendo sull’antelice (la protuberanza che parzialmente chiude il condotto verso l’esterno).
- Talora può fuoriuscire dal condotto liquido sieroso o giallo, spesso maleodorante.
- Il padigliore auricolare può essere arrossato e gonfio
- In fase avanzata può comparire febbre.
Quando consultare il medico
Consultate il medico entro 24 ore se:
- è presente febbre (oltre i 38°C);
- fuoriesce dal canale dell’orecchio spurgo giallo;
- il canale appare pieno di pus;
- l’orecchio è molto dolente;
- l’esterno dell’orecchio diventa rosso e gonfio;
- c’è una tumefazione dietro l’orecchio.
Cosa fare
Negli altri casi:
1. fate, 2 o 3 volte al giorno, dei lavaggi del condotto uditivo esterno con aceto bianco:
- prelevate circa 3-4 ml di aceto con una siringa senz’ago;
- intiepidite il liquido ponendo la siringa sotto il getto dell’acqua calda del rubinetto;
- introducete delicatamente il liquido nel condotto e lasciatevelo agire per 5 minuti, poi invitate il bambino a mettersi con la testa con l’orecchio interessato verso il basso, in modo che il liquido possa uscire;
2. utilizzate del paracetamolo per il dolore;
3. evitate che il bambino nuoti o comunque bagni l’orecchio per almeno 5-6 giorni dopo che i sintomi non sono regrediti del tutto;
Chiamate comunque il medico successivamente se i sintomi persistono per più di 3 giorni e se il dolore peggiora 24 ore dopo il trattamento.
Prevenzione
- Insegnate al bambino, al termine del bagno, a svuotare completamente dell’acqua le orecchie. Per farlo, il bambino deve inclinare la testa di lato, in modo che il padiglione auricolare guardi verso il basso, e tirare il padiglione auricolare stesso in tutte le direzioni, fino a che non si percepisce l’uscita dell’acqua
- Non utilizzate bastoncini per le orecchie per la pulizia del condotto: il cerume ha un effetto nauralmente protettivo, e in questo modo ne impediretse la normale fuoriuscita, comprimendolo anzi all’interno del condotto auricolare e impedendo il corretto drenaggio dell’acqua; inoltre, potreste provocare abrasioni della cute che favoriscono le infezioni.
- Consultate il pediatra per farvi eventualmente consigliare uno spray disinfettante da utilizzare dopo il bagno in piscina o al mare; tale spray non è da utilizzare se il bambino ha dei drenaggi inseriti nel timpano o se è in corso una otite esterna o vi sono secrezioni nel condotto auricolare
- Se utilizzate una piscina casalinga, seguite accuratamente le istruzioni per la disinfezione dell’acqua.
- Non utilizzate tappi per le orecchie: comprimono solo il cerume nel condotto.