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Placche in gola: cosa sono, perché vengono, quando prendere l’antibiotico

Capita spesso che un genitore riferisca al pediatra che il proprio bambino “ha le placche in gola”. Si riferisce al fatto che, guardando la gola del bambino, in fondo alla bocca (dove si annidano le tonsille) si vedono dei depositi biancastri o giallastri.

In presenza di placche in gola, di solito il bambino ha anche male alla gola, può avere la febbre e spesso ha anche del gonfiore al collo, determinato dall’ingrossamento dei linfonodi.

E’ il quadro che il pediatra definisce “tonsillite”, cioè un’infiammazione delle tonsille.

Placche in gola: depositi di
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Perché vengono le placche in gola

La tonsillite è causata dai numerosissimi microorganismi che entrando dalla bocca e dal naso durante la respirazione, colpiscono le adenoidi, le tonsille e le altre più piccole “centraline” del sistema immunitario disposte strategicamente all’ingresso delle vie respiratorie (e gastrointestinali).

In pratica, quindi, le tonsille divengono una sorta di campo di battaglia tra batteri e virus,  da una parte, e le cellule immunitarie accorse a difendere l’organismo. Ne deriva uno stato infiammatorio che si manifesta con arrossamento, gonfiore, dolore, talora febbre.

Questa infiammazione spesso determina una produzione di materiale purulento che, quando è abbondante, affiora alla superficie delle tonsille dando origine alla cosiddette “placche”.

Placche in gola: quando prendere l’antibiotico

La presenza delle placche sulla superficie delle tonsille viene spesso ritenuta sinonimo di tonsillite batterica, quindi da trattare con un antibiotico (ricordiamo che l’antibiotico è efficace solo contro le infezioni batteriche, ma è inutile contro le infezioni virali). Non sempre è così. Esistono tonsilliti con placche causate da virus (come quelli della mononucleosi infettiva o gli adenovirus) e, viceversa, tonsilliti batteriche senza placche, in cui le tonsille, pur se arrossate e gonfie e dolenti, non presentano secrezioni.

Placche in gola per infezione batterica o virale? Serve il tampone

In questi casi diventa decisivo il tampone faringeo, che solitamente il pediatra esegue durante la visita, e che in pochi minuti consente di identificare o escludere che all’origine dei sintomi del bambino vi sia lo Streptococco beta emolitico Gruppo A.

Tampone positivo: serve l’antibiotico

In caso di tampone positivo, la terapia antibiotica è necessaria, in quanto, se non riconosciuto e trattato, lo streptococco A può dare complicazioni serie, come,

  • complicanze reumatiche (al cuore e alle articolazioni) nel 3% dei casi
  • una glomerulonefrite post streptococcica, una seria e potenzialmente pericolosa complicazione renale (fino al 10-15% dei casi).

Tampone negativo: nella maggior parte dei casi, NON serve l’antibiotico

Se invece il tampone è negativo si può evitare o comunque attendere, perché nella maggior parte dei casi l’infiammazione regredisce senza bisogno di terapia.

Placche in gola: sono contagiose?

In realtà non sono le placche ad essere contagiose ma l’agente infettivo (batterio o virus che sia) che provoca la tonsillite e che si trasmette per via aerea (con le goccioline di saliva emesse quando si parla, si tossisce o si starnutisce), anche in assenza di placche.

Come si possono eliminare le placche in gola

L’unico modo per eliminarle è curarne la causa: in caso questa sia batterica, con l’antibiotico.

Altri provvedimenti servono a lenire i sintomi spesso associati, come il dolore e la febbre, mediante un farmaco antidolorifico e/o antifebbrile come paracetamolo o ibuprofene.

Cosa mangiare quando ci sono le placche in gola

Se il bambino ha dolore a deglutire, offritegli cibi freddi e morbidi, come il gelato o lo yogurt.

Per riassumere

  • La presenza di “placche in gola” è dovuta ad una infiammazione delle tonsille.
  • I genitori non devono somministrare l’antibiotico di propria iniziativa, senza il parere del pediatra.
  • Solo il pediatra, attraverso un tampone eseguito in ambulatorio, può stabilire se la tonsillite sia di origine batterica (streptococco A) e serva quindi una terapia antibiotica.
  • Se non adeguatamente curate, le infezioni da streptococco gruppo A possono portare a gravi complicanze.
  • Se il tuo bambino ha le placche in gola, rivolgiti al tuo pediatra.

Pediatra libero professionista a Bergamo. Tutor di Pediatria per il corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia – Università degli Studi di Milano Bicocca.

Le informazioni di tipo sanitario contenute in queste pagine non possono in alcun modo intendersi come riferite al singolo e sostitutive dell'atto medico; per i casi personali si invita sempre a consultare il proprio Pediatra. I contenuti di queste pagine sono soggetti a verifica e revisione continua; tuttavia sono sempre possibili errori e/o omissioni. amicopediatra.it non è responsabile degli effetti derivanti dall'uso di queste informazioni.