La vaccinazione antinfluenzale 2018
I virus influenzali sono soggetti a continue mutazioni, cioè a cambiamenti delle loro caratteristiche antigeniche, che li rendono quindi ogni anno “irriconoscibili” anche al sistema immunitario di chi l’anno prima ha contratto l’influenza. Ne deriva che ogni anno anche la composizione del vaccino antinfluenzale cambia, come in un perenne gioco di “guardie e ladri”.
La decisione sui ceppi virali da includere nel vaccino viene presa dall’OMS, generalmente nel precedente mese di febbraio, sulla base delle caratteristiche antigeniche dei ceppi virali influenzali circolanti nell’ultima stagione influenzale.
Caratteristiche del vaccino antinfluenzale 2018
Nella stagione influenzale 2017/2018, in Europa, si è registrata una predominanza di virus influenzali di tipo B (soprattutto della famiglia B/Yagamata), insieme ad una proporzione variabile, a seconda del paese, di virus di tipo A (appartenenti ai sottotipi A(H3N2) e A(H1N1) pdm09, diversamente ad esempio da quanto avvenuto in Nord America, in cui si è verificata una predominanza di virus A sottotipo H3N2).
Sempre nella stagione 2017/2018, come già avvenuto nei 3 anni precedenti, si è verificato un mismatch, cioè un’incongruenza tra il ceppo di tipo B contenuto nel vaccino trivalente e il ceppo B influenzale circolante, col risultato che spesso tale vaccino trivalente si è rivelato inefficace nel prevenire la malattia. Il problema non ha interessato invece chi è stato vaccinato col vaccino quadrivalente, solo dall’anno passato in commercio, proprio per la contemporanea presenza nel vaccino quadrivalente di ambedue le famiglie del virus di tipo B.
Per la stagione 2018/2019 è pertanto consigliabile utilizzare il vaccino quadrivalente, comprendente antigeni di due ceppi A (H1N1 e H3N2) e di ambedue le famiglie B (Victoria e Yamagata), come da indicazioni della riunione di febbraio 2018 dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Una sola famiglia B (Victoria) è invece presente nel vaccino trivalente, col rischio quindi che, nel caso anche quest’anno prevalesse un virus influenzale B di famiglia diversa, il vaccino perda gran parte della sua efficacia.
Sulla scorta di segnalazioni nel corso della stagione influenzale 2017/2018, inoltre, AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) ha condotto un’indagine sull’assenza o presenza di lattice/latex/gomma naturale nelle componenti delle siringhe pre-riempite dei vaccini influenzali utilizzati per la stagione 2017-2018. Si tratta di un problema di non poco conto per i soggetti allergici al lattice. Nessuno dei vaccini autorizzati al commercio in Italia è risultato contenere lattice.
Restano inalterate anche per la stagione 2018/2019 le raccomandazioni per il vaccino antinfluenzale, le categorie di pazienti cui la vaccinazione viene offerta attivamente e gratuitamente, le controindicazioni, il periodo di campagna vaccinale (da metà ottobre a fine dicembre 2018).
Occorre ricordare che l’unica misura preventiva specifica efficace contro l’influenza stagionale è la vaccinazione. Il vaccino è sicuro anche in età pediatrica e consigliato a bambini che presentano particolari condizioni.