La sedazione cosciente: un aiuto per superare la paura del dentista
Un’alimentazione a ridotto contenuto di zuccheri, un’adeguata igiene orale domiciliare e visite di controllo periodiche effettuate dal pediatra e dal dentista sono normalmente sufficienti a mantenere in salute i denti dei nostri bambini. Visite molto precoci dal dentista, anche prima dei tre anni d’età, sono inoltre importanti per abituare il bambino alla figura del dentista che “fruga” nella sua bocca e per creare con lui un rapporto di fiducia.
Quando però si forma una carie ed è necessario intervenire per curarla è di fondamentale importanza evitare di traumatizzare il bambino e scatenarne la paura nei confronti del dentista, cercando sempre di mantenere la sua collaborazione attiva.
Cos’è la sedazione cosciente e perché è utile per curare i bambini
In molti casi, il ricorso alla sedazione cosciente attraverso l’utilizzo di macchinari per la somministrazione di protossido d’azoto contribuisce a ridurre la stanchezza percepita dal piccolo paziente durante la terapia e lo aiuta a superare quelle piccole ansie che possono essere legate al dolore per il dente cariato o a pregresse esperienze negative, da lui vissute direttamente o riferitegli da coetanei e/o adulti.
Questi macchinari sono dotati di mascherine che permettono la respirazione attraverso il naso di una miscela di gas formata da ossigeno e protossido d’azoto in quantità variabili, creando nel bambino (che rimane sveglio) uno stato di calma e rilassamento chiamato “sedazione cosciente lieve”.
La sedazione cosciente con protossido d’azoto è una tecnica utilizzata da diversi decenni e assolutamente sicura: questo gas non ha infatti effetti di depressione delle normali attività del cuore, della circolazione sanguinea e della respirazione ed il suo effetto termina pochi minuti dopo averne interrotto la somministrazione. Non sono noti casi di allergia a questo gas.
Il protossido d’azoto inoltre crea un’anestesia superficiale della pelle e delle gengive che rende meno fastidiosa l’iniezione dell’anestetico locale che a volte è necessario somministrare prima di iniziare a curare il dente cariato.
Durante la sedazione cosciente il bambino risponde alle domande ed è in grado di eseguire i movimenti richiesti, ma spesso non si ricorderà con precisione della durata della terapia e gli strumenti utilizzati, fatto questo che contribuirà poi a mantenere il suo atteggiamento sereno e collaborante nei confronti del dentista.
Come si prepara il bambino alla sedazione cosciente
Nel caso di piccoli pazienti alla prima esperienza con il dentista l’approccio è assolutamente graduale e prevede uno o più incontri per la prima visita e per la prova del presidio. Il bambino nel corso dei successivi appuntamenti è condotto a conquistare la posizione sdraiata sulla poltrona odontoiatrica, poi ad accettare l’applicazione della mascherina sul naso e poi a gustare la piacevolezza della sensazione di rilassamento. Nessun trattamento è previsto finché il dentista non ritenga che il piccolo paziente abbia superato le proprie barriere per affrontare in serenità il trattamento: solo quando il bambino è tranquillo si procede alle cure dentarie necessarie.
Cosa fare in caso di odontofobia
In presenza di una odontofobia (paura del dentista) molto marcata e difficilmente controllabile, quando il protossido d’azoto non è sufficiente per superare le ansie del bambino, è possibile ricorrere all’utilizzo di farmaci specifici – assunti per bocca sotto forma di gocce o somministrati tramite iniezione intravenosa – che creano uno stato di “sedazione cosciente moderata”, con il piccolo paziente ancora sveglio ed in grado di rispondere alle richieste che gli vengono fatte ma maggiormente “intorpidito” e quindi più collaborante.
I conclusione quindi possiamo dire che le tecniche di sedazione cosciente, unite ad un approccio psicologico e ad un ambiente clinico appositamente studiati e a misura di bambino, sono un alleato prezioso per permettere ai nostri figli di affrontare serenamente le cure dentistiche e crescere senza la paura del dentista.