Bimbi nel passeggino: da che mese e fino a che età

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Molti genitori se lo chiedono o se lo sono chiesti: a quanti mesi si può mettere il neonato nel passeggino? E fino a che età si consiglia di usarlo?
La risposta non è uguale per tutti: l’età giusta per passare dalla carrozzina al passeggino dipende infatti dal grado di sviluppo del bambino, oltre che – in parte – dal modello di passeggino scelto.
È quindi importante imparare a capire quando il bambino è pronto e non affrettare i tempi, scegliendo allo stesso tempo un sistema di trasporto che lo aiuti a mantenere una postura corretta.
D’altra parte, si sconsiglia di utilizzare il passeggino dopo i 3 anni, età in cui i bambini hanno bisogno di camminare, correre e muoversi liberamente per un sano sviluppo psico-motorio.
A quanti mesi si può iniziare a utilizzare il passeggino
In generale, se il passeggino non è completamente reclinabile, l’età più indicata è a partire dai 5-6 mesi. Alcuni bambini potrebbero iniziare a utilizzarlo anche prima, intorno ai 4 mesi.
Fino ai 4 mesi, tuttavia, è bene tenere il bambino nella navicella. Prima di questa età, infatti, la muscolatura non è ancora sufficientemente sviluppata per mantenere una postura corretta all’interno del classico passeggino.
Un’eccezione è rappresentata dai passeggini 0 mesi (0+), progettati per essere usati fin dalla nascita. Si tratta di modelli reclinabili a 180° che permettono al neonato di stare perfettamente disteso, eventualmente con l’aggiunta di un riduttore o di un materassino per rendere lo schienale più confortevole.
Come capire se il bambino è pronto per il passeggino
Per passare dalla navicella al passeggino, è importante che il bambino sia capace di stare seduto. Questa abilità si sviluppa in genere intorno ai 5-6 mesi, che è quindi l’età consigliata per dire addio alla carrozzina.
Per i primi tempi, sarebbe bene tenere comunque lo schienale leggermente reclinato, in modo che il bambino abbia il tempo di abituarsi alla nuova posizione senza sollecitare troppo la muscolatura.
Fronte mamma o fronte mondo?
Inizialmente, si suggerisce di tenere il bambino girato verso il genitore. Guardare il volto di mamma e papà durante le passeggiate rassicura il piccolo e allo stesso tempo permette di tenerlo sotto controllo.
In seguito, intorno ai 10 mesi circa, il bambino comincia a mostrare più interesse e curiosità verso l’ambiente che lo circonda e arriva quindi il momento di girarlo fronte mondo.
Fino a che età usare il passeggino
Le principali società di pediatria consigliano di usare il passeggino fino a un massimo di 3 anni.
A 2 anni il bambino è in grado di camminare ma si stanca facilmente. Il passeggino quindi è utile per farlo riposare durante i tragitti più lunghi.
Tra i 2 e i 3 anni, tuttavia, la curiosità del bambino e il suo desiderio di autonomia dovrebbero spingerlo a utilizzarlo sempre meno e a sentirsi “troppo grande” per il passeggino.
Tra i 3 e i 4 anni il passeggino può essere usato ancora occasionalmente, ma dopo i 4 anni dovrebbe essere assolutamente abbandonato.
Molti studi, infatti, evidenziano che un uso troppo prolungato del passeggino può avere effetti negativi sullo sviluppo psico-motorio, perché limita l’attività fisica, rende “più pigri” e abitua a essere meno autonomi, in una fase in cui invece i bambini dovrebbero rinforzare la muscolatura, la capacità respiratoria e lo spirito di indipendenza.
Come convincere il bambino a staccarsi dal passeggino
Se il vostro bimbo non ama camminare e non prende l’iniziativa di abbandonare il passeggino, esistono diversi modi per “invogliarlo”.
Provate a proporgli un triciclo, una bicicletta (senza pedali o a rotelle) oppure un monopattino. Questi mezzi, oltre a essere divertenti, lo faranno sentire “più grande”. Inoltre, favoriranno il suo sviluppo motorio, il suo senso dell’equilibrio e la sua autonomia, permettendogli allo stesso tempo di percorrere distanze più lunghe e di stancarsi meno rispetto alla semplice camminata.