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Informazioni e consigli sulla crescita e la salute del bambino,
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Boel test: a cosa serve e come si esegue

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Cos’è il Boel Test

E’ un test di cui è prevista l’esecuzione nel corso del quarto bilancio di salute che il pediatra di famiglia effettua tra il  settimo e il nono mese di vita dei bambini.

E’stato messo a punto negli anni ‘70 in  Svezia: BOEL è un acronimo che sintetizza le parole svedesi blicken orienterar efter ljudet che significano orientamento dello sguardo dopo stimolo sonoro.

Si tratta di un test comportamentale in grado di dare indicazioni sulle capacità uditive, visive, motorie e di attenzione dei bambini.

Molta della utilità del Boel Test come strumento di valutazione dell’udito è andata persa da quando sono state introdotte come screening di massa le otoemissioni acustiche in epoca neonatale. Il test resta comunque utile per valutare alcuni importanti aspetti dello sviluppo dei bambini.

Il kit necessario per poterlo eseguire contiene un bastoncino di legno rosso detto gripper, due anelli ruotanti concentrici di metallo detti spinner e due coppie di campanellini d’argento muniti di un anellino che consente di infilarli alle dita; la prima coppia di campanelli detti balls emette suoni che hanno una  frequenza di 4.000 hertz; la seconda coppia detti bells emette suoni che hanno una frequenza di 12.500 hertz; l’intensità dei suoni non supera i 45 decibel ad una distanza di 20 cm dallo strumento di emissione.

Modalità di esecuzione

Come già detto si effettua  fra i 7 e 9 mesi di vita, nello studio del pediatra, in un ambiente il più possibile tranquillo invitando le persone eventualmente presenti alla visita ad astenersi dal parlare e dal muoversi durante l’esecuzione.

Per eseguire il test, il bimbo viene fatto sedere sulle ginocchia di un genitore. Il pediatra si posiziona di fronte al bimbo e gli mostra il bastoncino rosso o gli anelli metallici ruotanti. Quando il bimbo fissa l’oggetto, il pediatra lo sposta con movimenti orizzontali e verticali: ciò permette di valutare la capacità di attenzione e i movimenti oculari messi in atto per seguire i movimenti del bastoncino o degli anelli ruotanti.

Il pediatra lascia poi che il bimbo afferri l’oggetto e lo porti eventualmente alla bocca.

A quel punto. facendo attenzione a non fare movimenti bruschi delle braccia che possano attirare l’attenzione del bimbo, il pediatra, che nel frattempo avrà infilato alle proprie dita una coppia di campanellini  per ciascuna mano, li  posiziona a circa 20 cm dall’orecchio del piccolo paziente e  li fa suonare uno alla volta, prima da un lato e poi dall’altro lasciando un adeguato intervallo di tempo fra una stimolazione sonora e quella successiva.

Il bambino dovrebbe girarsi verso il lato da cui proviene il suono.
Nei casi in cui il bambino non si giri a cercare il suono il test va ripetuto dopo una settimana; se anche il secondo test dà esito insoddisfacente, i genitori vengono invitati dal Pediatra a rivolgersi ad un centro audiologico infantile per una valutazione più approfondita.

Il test ha il limite di dipendere dalla abilità dell’operatore nel somministrarlo ma anche dalla volontà del bambino di collaborare e dalla sua capacità di mantenere una adeguata attenzione per tutta la durata. E’ quindi abbastanza frequente che debba essere ripetuto più di una volta.