Igiene del sonno: le regole per far dormire i bambini
I disturbi del sonno nell’infanzia riguardano circa 1 bambino in età prescolare su 3. Se un bambino non dorme, anche i genitori perdono il sonno. E questa situazione non è priva di conseguenze.
Le conseguenze del disturbo del sonno
Tra le possibili conseguenze vi sono:
- persistenza dell’insonnia: 2/3 dei bambini con insonnia nei primi anni continuano a dormire male dopo i 5 anni;
- i disturbi comportamentali (iperattività, aggressività, ecc.) hanno una incidenza 3 volte superiore nei bambini con insonnia;
- affaticamento e deficit di concentrazione;
- microsonni diurni;
- disturbi dell’umore, sia dei genitori sia del bambino;
- alterazione della relazione madre-bambino.
E’ quindi importante nei periodi di deprivazione di sonno che i genitori, ed in particolare la mamma che allatta, cercare di riposare il più possibile e trovare modi per ricaricarsi.
Come riposarsi?
- Cercate di dormire o riposare quando il bambino dorme. Non cercate di sbrigare le faccende domestiche o di lavorare; riposate anche se non riuscite ad addormentarvi;
- cercate di organizzarvi prima per il pasto notturno;
- cercate di fare una attività motoria. Passeggiate con il bambino, uscite da casa se possibile con lui;
- chiedete aiuto a chi vi è vicino;
- fate attenzione a come vi sentite psicologicamente; la deprivazione di sonno può contribuire allo sviluppo di una depressione post-partum e interferire con l’attaccamento al vostro bambino;
- ricordatevi che le difficoltà sono transitorio e “tutto passa”.
Principi di igiene del sonno nell’infanzia
Ecco alcuni consigli per aiutare il vostro bambino ad adattarsi ad un ritmo di sonno regolare.
- Programmate la notte come tempo dedicato al sonno; evitate di giocare e divertirvi la notte con il bambino. Lasciate queste attività nelle ore diurne.
- Aiutate il bambino ad associare il letto con il sonno. Cercare di far addormentare il bambino nella sua stanza, evitate se possibile di farlo addormentare in braccio o in altri luoghi e poi metterlo nel lettino. Quando si sveglierà il bambino si troverà in un posto che non riconosce subito e vorrà ritornare fra le braccia del genitore per riaddormentarsi. Resistete alla tentazione di usare il ciuccio o il biberon per farlo addormentare.
- L’ambiente dove dorme il bambino deve essere tranquillo, il più silenzioso possibile e poco illuminato.
- La temperatura della stanza deve essere mantenuta ad un livello confortevole (intorno a 20° C). Temperature troppo elevate disturbano il sonno.
- Il bambino non deve essere mai troppo coperto.
- Il letto non deve essere troppo grande, il bambino va a cercare un bordo per appoggiarsi. Non si sveglia mai perché sbatte contro le sbarre del letto. Evitate perciò i paracolpi. Questi possono essere pericolosi perché sono un appiglio tramite cui il bambino può arrampicarsi e scavalcare le sbarre del lettino; inoltre non permettono al bambino di esplorare e controllare l’ambiente quando è sdraiato.
- Fatelo dormire su un fianco o sulla schiena, evitate la posizione a pancia sotto.
- Non tenete oggetti che possono essere pericolosi nel lettino.
- L’orario di risveglio al mattino e di addormentamento serale devono essere mantenuti costanti, sempre alla stessa ora.
- Non mandare il bambino a letto affamato.
- Evitare di farlo bere troppo prima e durante la notte.
- Cibi e bevande che contengono caffeina e teofillina devono essere evitate per molte ore prima dell’orario di addormentamento. Queste sostanze sono contenute in molti cibi e bevande di uso comune (bibite, cioccolata, caffè, the).
- Alcuni farmaci contengono alcool e caffeina e possono disturbare il sonno.
- Il bambino deve imparare ad addormentarsi da solo, senza l’intervento dei genitori.
- Alcuni giochi possono essere eccitanti e interferire con l’addormentamento; vanno evitati da una a due ore prima dell’orario abituale di addormentamento.
- Alcuni giochi o musiche o carillon (con piccole figure di animali che girano) messi sopra la culla del bambino possono causare sovraeccitazioni visive o uditive del bambino che interferiscono con l’addormentamento. Meglio tornare alle vecchie canzoncine o ninna-nanne. La voce della madre è sempre meglio di una musica meccanica.
- Il bagno può essere un’attività eccitante per alcuni bambini e dovrebbe essere spostato in un altro orario della giornata se il bambino presenta difficoltà dell’addormentamento.
- Se il bambino piange, andate vicino ma non colmatelo di attenzioni. Rassicuratelo con un piccolo massaggio o cambiate il pannolino se necessario (possibilmente senza togliere il bambino dal letto). Non accendete le luci forti, e mantenete il tono della voce al minimo senza fare confusione.
- I sonnellini diurni sono legati all’età del bambino. In ogni caso dovrebbero essere evitati i sonnellini diurni troppo frequenti e troppo lunghi, specie nelle ore serali.