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Informazioni e consigli sulla crescita e la salute del bambino,
solo da medici pediatri e professionisti qualificati.

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Impugnatura corretta o scorretta della matita (o della penna): come riconoscerla e cosa fare

Impugnare scorrettamente la penna o la matita rende molto difficoltoso imparare a scrivere e, nel tempo, ad avere una grafia chiara e leggibile.

Correggere un’impugnatura scorretta richiede tempo e fatica: per questo è importante intervenire quanto prima, per aiutare il bambino ad acquisire da subito una corretta impugnatura ed evitare di cronicizzare una presa errata dello strumento grafico (penna o matita).

In questo articolo vedremo:

  • quali sono le impugnature scorrette (o disfunzionali) con descrizione e foto;
  • qual è l’impugnatura corretta, con descrizione e foto;
  • come aiutare i bambini ad imparare ad impugnare correttamente la matita o la penna;
  • quando occorre preoccuparsi.

Impugnature non corrette (o disfunzionali) di penna o matita: una guida fotografica

Queste sono le più frequenti impugnature scorrette, o disfunzionali.

Impugnatura a morso

Tutte le dita flettono verso il palmo (il bambino sente il bisogno di aumentare il contatto per ridurre la tensione).

Impugnatura a morso – Copyright www.amicopediatra.it

Impugnatura del fumatore

La penna è tenuta come una sigaretta tra indice e medio (il punto di incastro diventa perno portante dei movimenti della scrittura).

Impugnatura del fumatore – Copyright www.amicopediatra.it

Impugnatura con pollice in avanti

Non consente una completa maturazione dei movimenti fini delle dita.

Impugnatura con pollice in avanti – Copyright www.amicopediatra.it

Impugnatura con pollice interno

Il pollice, flesso a circa 3 cm dalla punta, viene chiuso all’interno del palmo dall’indice (a volte anche dal medio). La penna viene spinta contro la parte alta della prima falange dell’indice.  Questa presa è tipica di chi ha le dita lunghe o di chi è mancino e deve vedere ciò che scrive flettendo anche il polso.

Impugnatura con pollice interno – Copyright www.amicopediatra.it

Impugnatura troppo in punta

L’impugnatura è definita  “troppo in punta” quando le dita coprono la punta della penna. Genera problemi visivi e tendinei.

Impugnatura troppo in punta – Copyright www.amicopediatra.it

Impugnatura a più dita

Nella prensione, oltre al pollice e all’indice, sono coinvolte anche le altre dita. Spesso la pinza avviene tra pollice e medio. Lo strumento grafico si trova avviluppato e nascosto tra le dita.

Impugnatura a più dita – Copyright www.amicopediatra.it

Come impugnare correttamente la matita o la penna

La corretta impugnatura si definisce “a pinza superiore”: pollice e indice sostengono la penna, il dito medio è di appoggio e le restanti dita sono leggermente piegate.

La matita (o la penna) deve

  • essere impugnata a due centimetri dalla punta,
  • posizionata nell’incavo della mano e
  • essere ‘pinzata’ dal pollice e dall’indice che dirigono il movimento scrittorio.

Il dito medio funge da appoggio, così come anulare e mignolo, che sono leggermente piegati.

Si può aiutare il bambino mettendo un piccolo elastico vicino alla punta (oltre quell’elastico non bisogna andare!).

Impugnatura corretta detta “a pinza superiore” – Copyright www.amicopediatra.it

Come aiutare i bambini ad acquisire una corretta impugnatura

Anche la postura è importante!

Per impugnare correttamente la matita o la penna, è importante che anche la postura sia corretta. Stare sdraiati o piegati su un fianco non aiuta ad impugnare correttamente lo strumento di scrittura.

Quindi, ecco come stare seduti al banco a scuola o a casa quando si fanno i compiti:

  • seduti in modo comodo;
  • busto eretto, non rigido, leggermente inclinato in avanti senza appoggiarsi al banco, spalle rilassate;
  • piedi appoggiati a terra: se il bambino non riesce ad appoggiare i piedi a terra mettere un piccolo supporto come un poggiapiedi o una scatola di scarpe;
  • gomiti appoggiati al tavolo;
  • mano che non scrive appoggiata al foglio e sotto la mano scrivente.

Aiutiamo a sviluppare la motricità fine

Esercitiamo il bambino a sviluppare la motricità fine, propedeutica a una corretta impugnatura:

  • insegniamo ad allacciarsi le scarpe: prendiamo dei lacci colorati, mettiamoli a una scarpa che non utilizza più e insegniamo ad allacciare le stringhe;
  • utilizziamo le forbici per farlo ritagliare: controlliamo che la forbice venga impugnata nel modo adeguato, pollice nel primo anello e indice e medio nel successivo, in questo modo esercita sia la motricità fine che la coordinazione oculo-manuale, importante per scrivere;
  • usiamo il pongo, e qualsiasi attività che permetta l’uso delle mani e la dissociazione delle dita, tipo il gioco dei chiodini;
  • utilizzare matite triangolari che agevolano la corretta impugnatura;
  • evitare o limitare l’utilizzo dei pennarelli nelle prime fasi di apprendimento del grafismo (età prescolare), poiché non permettono, né un’impugnatura adeguata, né una corretta gestione della pressione sul foglio. Con le matite, invece; il bambino inizia a capire quante pressione esercitare sul foglio (se il bambino è troppo piccolo, utilizzare i colori a fusto triangolare, appositamente pensati per agevolare la prensione dei bambini piccoli).

Quando preoccuparsi

Attenzione: ogni bambino ha tempi di maturazione propri e il processo di apprendimento della corretta impugnatura non avverrà in modi e tempi uguali per tutti i bambini.

E’ tuttavia possibile individuare delle tappe nella capacità del bambino di afferrare gli oggetti (prensione) e nella capacità di fare segni grafici su un foglio (grafismo).

Tappe della prensione

  1. Presa-palmare: le dita vengono piegate tutte verso il palmo della mano per la afferrare gli oggetti. Il bambino ha la capacità di impiegare le mani indipendentemente (intorno ai 5-7 mesi d’età);
  2. Prensione radio-palmare o con tutta la mano: il pollice acquisisce la capacità di adduzione e viene flesso e schiacciato contro il palmo della mano assieme alle altre dita (intorno ai 7-8 mesi);
  3. Prensione digito-digitale/pinza inferiore: il pollice acquisisce capacità di opposizione oltre che adduzione (verso gli 8-9 mesi).
  4. Pinza superiore: le singole dita della mano vengono utilizzate in modo indipendente e si oppongono l’una all’altra nei polpastrelli (a partire dai 9 mesi).
  5. Prensione fine: tra i 9 e i 12 mesi la capacità di prensione fine è completata e il bambino intorno all’anno d’età muove la mano nello spazio in posizione verticale o orizzontale prima di raggiungere un oggetto o lasciare una presa.

Grazie alla maturazione della prensione fine, nel corso del secondo anno di vita inizia per il bambino lo sviluppo del grafismo.

Tappe del grafismo

  • a 15 mesi: scarabocchia su imitazione;
  • a 18 mesi: scarabocchia spontaneamente;
  • a 21 mesi: imita l’esecuzione di un tratto verticale;
  • a 24 mesi: imita il passaggio dagli scarabocchi a linee e viceversa.

Nel giro di pochi mesi il bambino passa da gesti primitivi a gesti più evoluti, sino ad arrivare all’impugnatura a pinza della matita/penna.

Se a cinque anni il bambino utilizza ancora un’impugnatura palmare degli strumenti (non solo degli strumenti scrittori ma anche di altri oggetti della vita quotidiana come posate e spazzolino da denti) è da correggere.

La prensione ‘a pinza superiore’ della matita è infatti fondamentale per l’apprendimento scrittura che il bambino dovrà affrontare alla scuola elementare.

Quali problemi sono associati ad una impugnatura errata

I principali disturbi legati a una cattiva impugnatura sono:

  • tensioni muscolari: partendo dalla tensione muscolare, l’impugnatura disfunzionale va a interessare vari muscoli di collo, spalla, braccio, polso, mano e dita. Questa tensione diffusa influisce sul gesto grafico che risulta faticoso nell’atto di scrivere. E’  la cosa di cui si lamentano di più i bambini ed è spesso questa la ragione per la quale non amano scrivere;
  • disfunzioni visive: la maggioranza dei bambini impugna lo strumento grafico troppo vicino alla punta, questo comporta una flessione del capo e del busto in avanti poiché il bambino non vede ciò che sta scrivendo. E’ peraltro opportuno far valutare il bambino da uno specialista, per una visita oculistica o ortottica, per escludere un possibile problema della vista;
  • scoliosi; dal punto di vista osteopatico l’errata flessione del busto (quando il bambino si inclina o verso destra o verso sinistra) determina un movimento del diaframma errato secondo la sua fisiologia, con conseguente adattamenti respiratori e accentuazione degli atteggiamenti scoliotici.

Non bisogna inoltre dimenticare che molto spesso i bambini che presentano una scrittura difficoltosa, dovuta appunto da un’impugnatura errata, vivono un senso di scoraggiamento nel non riuscire a produrre una scrittura che sia facilmente comprensibile dalle insegnanti e dai genitori, con possibili ricadute sull’autostima.

Cosa fare se il bambino impugna male la matita (o la penna)

Nel caso in cui i genitori si rendano conto che il bambino/ragazzo impugni male la penna e non riescano a correggerlo, il consiglio è di prendere contatto con un ri-educatore della scrittura (in assenza di altri tipi di difficoltà) che potrà valutarlo e se, riterrà opportuno, intervenire con un percorso personalizzato.

Il percorso permetterà al bambino di impugnare nel modo funzionale lo strumento grafico. Il miglioramento che si otterrà sarà su più aspetti:

  • il bambino avrà meno dolore alla mano, al braccio e alla spalla;
  • la sua scrittura sarà più chiara e fluida;
  • la sua autostima migliorerà, perché si sentirà più capace nelle attività di scrittura richieste dalla scuola.

Per riassumere

  • Impugnare scorrettamente la matita o la penna rende difficoltoso per il bambino imparare a scrivere. Se le difficoltà persistono, il bambino potrebbe vivere le attività di scrittura con fatica e rifiutarle.
  • La corretta impugnatura della matita o della penna è “a pinza superiore”: questa impugnatura facilita l’apprendimento della scrittura e l’acquisizione di una grafia corretta.
  • I genitori possono aiutare il bambino ad acquisire una corretta prensione della matita, sin da quando è piccolo.
  • Se intorno ai cinque anni il tuo bambino impugna la matita (o il cucchiaio o lo spazzolino) in modo disfunzionale, è importante mettere in atto comportamenti correttivi, che consentano al bambino di arrivare alla scuola primaria avendo acquisito l’impugnatura corretta.
  • Se hai dei dubbi sulle capacità di prensione del tuo bambino, rivolgiti al tuo pediatra di fiducia per valutare se sia necessario un percorso di rieducazione.

Grafologa professionista abilitata alla consulenza grafologica in età evolutiva ed Educatore del gesto grafico e della scrittura per l'età evolutiva presso A.E.D. - Associazione Europea Disgrafie, Ente Qualificato dal MIUR per la formazione del personale della scuola. Sito web: http://www.periziegrafologichesavona.it/

Le informazioni di tipo sanitario contenute in queste pagine non possono in alcun modo intendersi come riferite al singolo e sostitutive dell'atto medico; per i casi personali si invita sempre a consultare il proprio Pediatra. I contenuti di queste pagine sono soggetti a verifica e revisione continua; tuttavia sono sempre possibili errori e/o omissioni. amicopediatra.it non è responsabile degli effetti derivanti dall'uso di queste informazioni.