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Riflesso rosso del fondo oculare: perché è importante

Ricerca del riflesso rosso con oftalmoscopio

La ricerca del riflesso rosso viene effettuata in ospedale alla nascita, durante la prima visita di controllo, e anche successivamente, in occasione dei bilanci di salute dal pediatra.

A cosa serve

Lo studio del riflesso rosso ha 2 obiettivi essenziali. Il primo è di mettere in evidenza eventuali opacità dei mezzi diottrici dell’occhio (strutture normalmente trasparenti). La più importante opacità è quella del cristallino definita cataratta. Il secondo scopo è quello di individuare una eventuale leucocoria, definizione con la quale si indica la presenza di un riflesso biancastro al posto del normale riflesso rosso, che è segno di gravi patologie oculari come il retinoblastoma (tumore della retina)

Per eseguire il test si utilizza un oftalmoscopio diretto o un otoscopio (senza lente di ingrandimento). 
Nei neonati, e soprattutto nei prematuri, la pupilla è normalmente in contrazione (miosi). Per osservare il riflesso rosso è necessaria la presenza di midriasi, cioè di una buona dilatazione pupillare; per ottenerla si lasciano i neonati in un ambiente con luce soffusa per qualche minuto prima di eseguire il test.
In alcuni casi è necessario dilatare la pupilla mediante l’uso di farmaci (midriatici) sotto forma di gocce oculari.

I neonati e i lattanti  vengono osservati  distesi sul lettino o sul fasciatoio oppure in braccio a un genitore; l’oftalmoscopio viene acceso a circa 40 cm di distanza, dirigendo il fascio di luce verso l’ occhio da esaminare .

Che cosa si vede?

In condizioni normali la pupilla appare di colorito uniformemente arancio-rossastro come capita di vedere nelle fotografie di bambini fotografati frontalmente con il flash. Ci possono essere, inoltre, variazioni significative del riflesso rosso in bambini di differenti etnie, dovute ai differenti livelli di pigmentazione del fondo oculare.

Il colorito può apparire più brillante in un settore e meno in un altro, ciò rientra nei limiti della norma.

Se è presente una cataratta la zona appare nera, se la cataratta è parziale le aree nere si stagliano contro lo sfondo del riflesso rosso. Se la cataratta è completa la pupilla apparirà completamente nera.

La presenza di un riflesso biancastro deve far pensare a un problema serio a carico della retina.

Macchie nere nel riflesso rosso, un riflesso marcatamente diminuito, la presenza di un riflesso bianco o l’asimmetria dei riflessi nei due occhi sono tutte indicazioni per l’invio del bambino all’oculista.

Tutti i bambini con una storia familiare positiva per neuroblastoma, cataratta congenita infantile e giovanile, glaucoma o alterazioni retiniche vanno fatti visitare da un oculista per un esame completo degli occhi, indipendentemente dall’esito della prova del riflesso rosso.

L’eventuale invio allo specialista oftalmologo non significa che effettivamente esista una patologia ma avviene spesso per prudenza.