Perché è importante essere vaccinati contro il tetano
Il tetano è una malattia gravissima, spesso mortale, causata da un battere (il Clostridium tetani), le cui spore sono molto diffuse nell’ambiente e in particolari condizioni (ferite profonde) liberano una tossina, detta tossina tetanica. In Italia, prima dell’introduzione della vaccinazione di massa (resa progressivamente obbligatoria per tutti i nuovi nati a partire dagli anni ’60) si contavano annualmente circa 700 casi di tetano. Dalla fine degli anni ’60 in poi le infezioni sono andate gradualmente diminuendo fino a giungere a valori odierni di poco superiori al centinaio di casi all’anno.
Perché è importante la copertura vaccinale contro il tetano
Attualmente in Italia, proprio grazie alla vaccinazione di massa sin dai primi mesi di vita, non si registra più alcun caso di tetano in individui al di sotto dei 20 anni di età. Tuttavia la vaccinazione obbligatoria per i nuovi nati e i richiami volontari dopo i 20 anni rimangono necessaria in quanto:
- i casi attuali, non superiori al centinaio all’anno, riguardano persone non vaccinate o che non hanno eseguito richiami in tempo utile;
- il rischio di contrarre il tetano è costante, in quanto non dipende da contatti con persone, ma dalla possibilità che una ferita si contamini con le spore del batterio che sono normalmente presenti nell’ambiente;
- il rischio di ferirsi è maggiore nel bambino;
- una volta che il tetano si è manifestato, non esiste alcuna terapia; l’unica strategia per evitarlo è la prevenzione;
- in caso di ferita profonda e sporca, anche la disinfezione accurata non è di per sé sufficiente a prevenire con sicurezza lo sviluppo dei sintomi
- il ciclo vaccinale iniziale non conferisce una copertura durevole nel tempo: i richiami volontari decennali sono importanti quindi quanto il ciclo vaccinale iniziale.
Il vaccino è pericoloso?
Il vaccino viene somministrato nei bambini sotto l’anno in associazione ad altri 5 vaccini (vaccino esavalente), e successivamente in associazione a antipertosse acellulare e antidifterico. E’ ben tollerato sia in bambini che adulti.
Circa la metà dei bambini che ricevono il vaccino contro il tetano non ha nessuna reazione avversa e la maggior parte degli altri bambini ha solo reazioni lievi. Esse comprendono dolore nel punto dove l’iniezione è stata eseguita, febbre, irrequietezza riduzione dell’appetito, stanchezza e vomito. Alcuni bambini possono sviluppare un gonfiore temporaneo del braccio o della gamba dove l’iniezione è stata eseguita.
Questa reazione è più comune dopo la quarta dose di vaccino e può verificarsi subito dopo la vaccinazione e durare fino a un paio di giorni.
In caso di reazioni lievi:
- dare da bere molti liquidi;
- non vestire troppo il bambino se è caldo;
- usare farmaci a base di paracetamolo (non a base di acido acetilsalicilico) o panni freddi , se necessario, per ridurre la febbre o il dolore.
In rari casi (circa l’1%) il bambino ha una reazione moderata. Le reazioni moderate comprendono pianto prolungato, febbre oltre i 40°C, convulsioni, oppure il bambino inizia a zoppicare, impallidisce ed è meno vigile.
In casi estremamente rari (molto meno di 1 ogni 10.000, cioè in circa 0,001%) i bambini possono avere reazioni gravi. Esse comprendono difficoltà respiratorie e shock, severo interessamento cerebrale (convulsioni prolungate, perdita di coscienza).
Quindi il vaccino è necessario?
Decisamente sì, in quanto il bilancio tra i rischi (quotidiani) di contrarre una malattia grave e incurabile come il tetano e gli effetti collaterali del vaccino è decisamente a favore della vaccinazione!