L’alimentazione dopo il primo anno di vita
Più libertà!
Dopo l’anno di vita i bambini possono iniziare ad alimentarsi con gli stessi cibi degli adulti, purché siano cucinati in modo leggero. Poiché sanno regolarsi da soli, per garantire la crescita ed un buono stato di salute, è sufficiente proporre una dieta varia, nella quale siano presenti in modo equilibrato tutti i gruppi di alimenti. Le dosi e lo schema alimentare riportati di seguito sono quindi solo indicativi.
Latte e latticini
Un bambino dovrebbe alimentarsi con una tazza di latte (fresco, intero o parzialmente scremato) a colazione, uno yogurt a merenda ed una porzione di formaggio a cena.
Se rifiuta questi cibi, dovrebbe arricchire la dieta con prodotti che contengono latte (ad esempio purè, gelato alla crema o al fiordilatte) e con acque minerali ad alto contenuto di calcio.
Per quanto riguarda l’apporto di calcio, una tazza di latte da 250 ml può essere sostituita da:
- 200 gr. di yogurt intero;
- 35 gr. di formaggella;
- 25 gr. di Parmigiano Reggiano;
- 70 gr. di ricotta/mozzarella.
Da evitare: “formaggini”, sottilette, mascarpone, gorgonzola, formaggi “grassi”.
Carne
Vanno bene sia carni bianche che rosse. Meglio le carni magre, bollite o al vapore, o cucinate comunque in modo leggero (ai ferri, o alla pizzaiola, o al forno). Da evitare la carne impanata e fritta. Si consiglia di somministrare la carne 3-4 volte alla settimana.
I salumi devono essere magri (prosciutto crudo, cotto o bresaola) e somministrati in sostituzione della carne solo 1/2 volte a settimana.
Da evitare gli insaccati (ad esempio salsiccia, salame, mortadella) e salumi grassi (pancetta, lardo).
Pesce
Il pesce è un’ottima scelta alimentare, a tutte le età. Se gradito, può essere proposto al bambino anche 3/4 volte a settimana purché magro (sono da evitare molluschi e crostacei), cotto in modo leggero (da evitare impanature e fritture) e privo di lische!
Uova
Sono consigliate da 1 a 3 uova alla settimana. E’ preferibile cucinarle alla coque. Se cuocete una frittata utilizzate pentole antiaderenti, per limitare l’uso di grassi in cottura. Se il bambino è inappetente, il tuorlo può essere mescolato ad altri cibi (ad esempio il purè).
Cereali e patate
Somministrare pasta o riso o altri cereali (orzo, avena o cerali antichi), 1-2 volte al dì (anche integrali).
Nel latte possono essere aggiunti cereali essiccati (tipo corn flakes).
Da evitare merendine e biscotti farciti (o farne comunque solo un consumo occasionale).
Le patate sono ricche di amido e devono quindi essere considerate un carboidrato, al pari di pasta e pane: una porzione di patate può quindi sostituire nel pasto il pane o il primo piatto a base di cereali. Da evitare le patate fritte.
Frutta e verdura
Proporre ogni giorno più porzioni di frutta (preferibilmente tra i pasti, ad esempio come spuntino di metà mattina) e verdura (cruda e cotta). Preferire prodotti freschi, maturi, e di stagione. Cucinate la verdura al vapore o in umido o al forno, o come passato di verdura. Come detto, le patate non devono essere considerate una verdura.
Possono andare bene anche le spremute, centrifughe o frullati da frutta fresca.
I succhi di frutta industriali non devono mai essere considerati un sostitutivo della frutta fresca (ed essendo ricchi di zuccheri andrebbero consumati con moderazione).
Legumi
Proporre i legumi almeno 1 volta alla settimana, da soli (invece di carne/pesce), o con pasta e riso (come piatto unico).
Condimenti
Preferire l’olio extravergine di oliva, sia per condire che per cucinare (possibilmente aggiunto crudo a fine cottura).
UN ESEMPIO DI DIETA (dosi indicative) |
COLAZIONE
Latte 250 ml (o 1 yogurt) + cereali o 2-3 biscotti secchi o 1 fetta biscottata con marmellata A META’ MATTINA Frutta fresca o spremuta PRANZO Riso o pasta (gr. 50) MERENDA Yogurt, oppure frullato di frutta, oppure latte, oppure pane e marmellata CENA Passato di verdura con riso o pastina |
E se il bambino non mangia o rifiuta i cibi proposti?
Dopo il primo anno di vita il bambino si interessa sempre più al mondo che lo circonda, ed il cibo non è più il suo interesse principale. Inoltre cala la sua velocità di crescita, e quindi può ridursi anche il suo appetito. Il passaggio poi ad una alimentazione diversa può richiedere un certo periodo di adattamento.
Questa “inappetenza” di solito non lascia conseguenze, e generalmente la crescita continua ad essere regolare.
Il più delle volte è sufficiente pazientare: evitate di assumere atteggiamenti coercitivi, ma lasciate il bambino sufficientemente libero di mangiare quello che vuole proponendo però una dieta varia e sana.
Evitate invece di assecondarlo con qualsiasi tipo di cibo (patatine, merendine, dolciumi, caramelle), semplicemente “purché mangi”, perché sono alimenti non idonei e spesso dannosi per la salute, e possono ulteriormente ridurre il senso di fame.
Man mano che cresce e le sue capacità lo consentono, coinvolgetelo invece se possibile nella preparazione del cibo e spiegategli, magari in modo giocoso, le proprietà dei vari alimenti e perché è importante alimentarsi in modo sano. Ricordate che, come sempre, conterà molto il vostro esempio: se a tavola i genitori mangiano in modo sano ed equilibrato, anche il bambino imparerà ad alimentarsi in modo corretto.
Alimentazione sana: la piramide alimentare
Occuparsi dell’alimentazione di un figlio che cresce è per i genitori un’ottima occasione per rivedere e correggere se necessario la loro alimentazione, prendendo come punto di riferimento la cosiddetta piramide alimentare che prevede che siano presenti nella dieta quotidiana tutti i gruppi alimentari, in quantità diversa: 5/6 porzioni di frutta e ortaggi; 4/5 di carboidrati (tutti gli alimenti a base di cereali – pane, pasta, riso ecc. e le patate); 2/3 porzioni di oli e grassi (i condimenti); 2/3 porzioni di latticini (latte, yogurt e formaggi); 1/2 porzioni al giorno di proteine (alternando nel corso della settimana carni rosse e bianche, uova, pesce, legumi e salumi).