Contatto pelle a pelle madre-neonato: perché è fondamentale
I “cuccioli d’uomo” vengono al mondo in uno stadio di sviluppo meno avanzato rispetto ad altri mammiferi ed hanno bisogno di più cure fisiche ed affettive rispetto ad altri mammiferi.
Siccome il neonato non è in grado di aggrapparsi alla sua mamma, è la mamma che deve offrire quel contatto fisico che fornisce calore e affetto e consente al neonato di sentirsi amato e protetto nel momento in cui si affaccia alla vita.
Ma non solo: il contatto fisico influenza anche alcune funzioni corporee del neonato. Basti pensare che, nel momento in cui, subito dopo il parto, il neonato nudo ed asciutto viene posizionato pelle a pelle sul suo petto, una madre riesce a mantenere una adeguata temperatura corporea del suo piccolo allo stesso modo di dispositivi da riscaldamento molto avanzati.
Diversi studi hanno documentato che il contato pelle a pelle (skin-to-skin in inglese) tra mamma e neonato subito dopo il parto produce per entrambi vantaggi dal punto di vista della salute fisica ed emotiva e favorisce l’allattamento al seno.
I contatti fisici (lo stare pelle a pelle alla nascita, le carezze e gli abbracci nelle fasi successive) contribuiscono allo sviluppo di attività essenziali per un regolare sviluppo fisico, affettivo e psicologico come la respirazione, la vigilanza, le difese immunitarie, la socievolezza e il senso di sicurezza.
Questo contatto dovrebbe avvenire nella prima ora dopo il parto e dovrebbe durare almeno 60 minuti per dare al neonato il tempo di riprendersi dalla fatica che comporta l’esperienza della nascita, di trovare il capezzolo della mamma e di attaccarsi.
Contatto pelle a pelle dopo un parto fisiologico (vaginale)
Subito dopo il parto, l’ostetrica asciuga il neonato e lo appoggia sul petto della mamma coprendolo con un telino asciutto e caldo e facendo attenzione a non interrompere il contatto diretto con la sua mamma.
Mamma e bambino riposano insieme: la mamma può così osservare con tenerezza la propria creatura, tenerla stretta a sé, coccolarla e sussurrare le prime paroline. Il neonato muove la testa piano piano in direzione della voce della mamma che è in grado di riconoscere per averla ascoltata prima della nascita, quando ancora era nel pancione.
Nel rispetto della relazione mamma-bimbo alla nascita, le linee guida dell’ OMS consigliano di ritardare il clampaggio del cordone ombelicale da uno a tre minuti dopo il parto per favorire un ulteriore passaggio di sangue dalla placenta della mamma al neonato: questa pratica garantisce una fase di transizione più fisiologica dalla condizione di feto a quella di neonato.
Contatto pelle a pelle dopo un parto cesareo
Il contatto pelle a pelle ha benefici talmente importanti che dovrebbe essere proposto, con modalità e tempistiche leggermente diverse, anche dopo un parto cesareo senza complicazioni.
Per favorire l’attivazione di questa procedura, sarebbe importante che la madre comunicasse in maniera esplicita il proprio desiderio di voler effettuare il contatto pelle a pelle anche in caso di parto cesareo ai professionisti che la seguono durante la gravidanza.
Una volta ottenuto il coinvolgimento del team operatorio, saranno messi in atto alcuni accorgimenti che permetteranno ai bambini che non hanno bisogno di particolare assistenza subito dopo la nascita di essere adagiati sul petto della mamma per consentire l’immediato pelle a pelle:
- alla mamma sarà fatto indossare un camice operatorio senza una manica in modo tale da predisporre un più facile accesso del neonato al petto della mamma;
- gli elettrodi per il monitoraggio cardiaco saranno disposti in modo tale che il petto della mamma rimanga più libero possibile.
I benefici del contatto pelle a pelle alla nascita
Con il contatto pelle a pelle nasce il bonding (o attaccamento mamma-bambino)
Con questo primo contatto e con questi primi sguardi nasce la fortissima relazione mamma-bambino che durerà per tutta la vita.
Con il contatto pelle a pelle si stabilizza la temperatura corporea del neonato
Il contatto pelle a pelle dopo il parto permette di mantenere costante la temperatura corporea del neonato e lo aiuta a fronteggiare adeguatamente lo sbalzo termico che si ha dopo il parto Il neonato si tranquillizza e piange di meno.
Con il contatto pelle a pelle si favorisce l’allattamento al seno
Con il contatto pelle a pelle, la mamma viene aiutata a produrre ossitocina che favorisce la produzione del colostro prima e, dopo qualche giorno, del latte.
Grazie al contatto pelle a pelle affidandosi al suo istinto e ai suoi sensi (tatto, olfatto, udito, gusto e vista), il neonato è portato a cercare il seno della madre e ad attaccarsi al capezzolo. L’attaccamento precoce al seno è importante perché consente al neonato di nutrirsi con il colostro e di stimolare la produzione del latte.
Con il contatto pelle a pelle si favorisce lo sviluppo neurologico, psicologico e fisico dei bambini prematuri
I bambini nati prematuri hanno ancora più bisogno del contatto con la propria mamma: in questo caso si tratta di una vera e propria terapia che prende il nome di marsupioterapia, praticata al punto nascita in Ospedale, che è in grado di favorire lo sviluppo neurologico, psicologico e fisico dei prematuri.
I benefici del contatto pelle a pelle dopo la nascita
Anche dopo il parto, il contatto pelle a pelle continuerà ad essere un importante momento di comunicazione affettiva tra la mamma e il suo bambino. Nei primi giorni e settimane di vita. è importante favorire momenti di contatto fisico con il proprio bambino, ad esempio in occasione della poppata o del cambio del pannolino o praticando il baby massage.