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Informazioni e consigli sulla crescita e la salute del bambino,
solo da medici pediatri e professionisti qualificati.

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Quando il neonato dorme troppo

Neonato che dorme troppo

Il sonno dei bambini è sempre un tema molto delicato per i genitori, che spesso si rivolgono al pediatra chiedendo consigli su come gestire i risvegli notturni, le regressioni del sonno e i vari problemi di addormentamento dei propri figli.

Tuttavia, se le notti insonni rappresentano il problema principale di molte neomamme e neopapà, esistono anche genitori che contattano il pediatra preoccupati perché il neonato dorme troppo.

Fortunatamente, spesso si tratta di timori infondati, dovuti a una mancata conoscenza dei cicli di sonno dei bambini nei primi mesi di vita, che sono molto diversi da quelli dei bambini più grandi e degli adulti.

A questi genitori, diciamo subito che se il neonato mangia e dorme, quando è sveglio è attivo e il suo peso aumenta correttamente significa che sta bene.

Altre volte, tuttavia, esiste effettivamente un problema, che deve essere indagato e trattato dal pediatra. Questo accade ad esempio quando il bambino non mangia a sufficienza, nel caso di alcune infezioni o in presenza di disidratazione.

Quanto dorme un neonato?

In genere, il neonato dorme circa 16-18 ore distribuite in maniera molto irregolare tra il giorno e la notte. A questa età, infatti, il sonno non è ancora influenzato dall’alternanza luce/buio ed è quindi molto discontinuo.

Fino a 2 mesi, possiamo pensare al sonno del bambino come a una serie di pisolini, che hanno una durata imprevedibile ed estremamente variabile, compresa tra 20-30 minuti e 4-5 ore.

In aggiunta, è importante sottolineare che la durata del sonno può presentare grosse differenze da bambino a bambino, che possono dipendere dal grado di maturazione cerebrale, dal tipo di alimentazione (latte materno o di formula) e perfino da fattori genetici.

Questo spiega perché alcuni neonati arrivano a dormire anche 20 ore, mentre per altri ne bastano 14, o perché alcuni bambini si svegliano molto spesso (anche ogni ora), mentre altri dormono più a lungo.

Il neonato dorme troppo: quando preoccuparsi

Se occasionalmente il neonato dorme più del solito e non sono presenti altri segni o sintomi preoccupanti, in genere non è il caso di allarmarsi. Come abbiamo visto, infatti, il neonato non ha un ritmo sonno-veglia definito e ci vorranno circa 6 mesi perché riesca ad acquisirlo.

Anche i lattanti con cicli di sonno più consolidati, possono talvolta dormire più a lungo senza che questo sia il segno di un problema serio. Questo può accadere ad esempio:

  • dopo una vaccinazione;
  • nella fase di convalescenza da una malattia;
  • quando il bambino non ha dormito bene;
  • per la tosse o il raffreddore o qualche altro disturbo.

Al contrario, è importante contattare immediatamente il pediatra se il bambino dorme molto più del solito e cresce poco o mostra uno o più dei seguenti segni o sintomi:

  • segni di disidratazione (meno di 4 pannolini bagnati al giorno, urina di colore scuro, pianto senza lacrime, occhi infossati, respiro accelerato);
  • sonnolenza o torpore quando è sveglio o difficoltà a svegliarsi;
  • scarso appetito (riduzione delle poppate);
  • suzione debole al seno o al biberon;
  • febbre e/o altri sintomi di infezione (tosse, raffreddore, diarrea, vomito);
  • pelle e sclere (la parte bianca degli occhi) di colore giallastro (entrambi segni di ittero);
  • cianosi (colorito bluastro) intorno alle labbra quando piange.

Cosa fare se il neonato dorme troppo

Controllate che la temperatura della stanza sia adeguata e che il bambino non sia stato coperto troppo o troppo poco.

Se oltre a dormire troppo il neonato cresce poco o mostra segni o sintomi preoccupanti, consultate subito il pediatra. Spetterà a lui valutare la presenza di eventuali condizioni patologiche e prescrivere il trattamento adatto, quando necessario.

Pediatra libero professionista a Bergamo. Tutor di Pediatria per il corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia – Università degli Studi di Milano Bicocca.

Le informazioni di tipo sanitario contenute in queste pagine non possono in alcun modo intendersi come riferite al singolo e sostitutive dell'atto medico; per i casi personali si invita sempre a consultare il proprio Pediatra. I contenuti di queste pagine sono soggetti a verifica e revisione continua; tuttavia sono sempre possibili errori e/o omissioni. amicopediatra.it non è responsabile degli effetti derivanti dall'uso di queste informazioni.