Attacco di cuore: cos’è e può capitare a un bambino?
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Un attacco di cuore è molto raro, ma purtroppo possibile anche in un bambino o in un adolescente apparentemente sano oppure già affetto da malattie cardiache. Vediamo di cosa si tratta, da cosa può essere causato e cosa fare.
Attacco di cuore: cos’è e possibili cause
Si parla di attacco di cuore o attacco cardiaco quando le arterie coronariche (piccole arterie che scorrono attorno al cuore e che hanno il compito di ossigenarlo) si ostruiscono per una qualunque ragione e il cuore non riceve sufficiente ossigeno.
Le principali malattie che possono essere responsabili di un attacco cardiaco sono:
- cardiomiopatia ipertrofica: in questa malattia le pareti del cuore sono molto spesse e il cuore necessita pertanto di una maggiore quantità di ossigeno, che non sempre le arterie coronariche sono in grado di fornire. Questo non solo porta ad un lento e progressivo danno al cuore, ma espone anche il soggetto al rischio di un improvviso attacco cardiaco. La cardiomiopatia ipertrofica è la principale causa di morte per problemi cardiaci nei giovani atleti.
- anomalie delle arterie coronariche: in questo caso il difetto è congenito ed è dovuto ad una posizione anomala delle coronarie, che può portare ad una cattiva ossigenazione di alcune zone del cuore e quindi ad un attacco cardiaco, spesso causato da uno sforzo fisico. Un dolore al petto durante un esercizio fisico non va quindi mai sottovalutato e va considerato una “bandierina rossa”.
- difetti cardiaci congeniti, Sindrome di Kawasaki, Sindrome di Marfan, ipercolesterolemia: in tutti questi casi c’è un rischio maggiore di occlusione delle arterie coronariche.
- miocardite: spesso è conseguenza di un’infezione virale che scatena una reazione abnorme del sistema immunitario. Questa reazione immunitaria provoca a sua volta un danno alle pareti del cuore. La cattiva funzionalità cardiaca e le alterazioni del ritmo possono manifestarsi con vertigini o perdita di coscienza e palpitazioni ed essere responsabili di un attacco di cuore.
- dissezione dell’aorta: il dolore è molto intenso, acuto e irradiato posteriormente. Può verificarsi in alcune malattie genetiche (es. Sindrome di Marfan, Sindrome di Ehlers-Danlos) o in bambini con pregressa Sindrome di Kawasaki.
Le bandierine rosse: quando preoccuparsi
Se un bambino accusa un dolore al petto, è importante considerare se il dolore:
- è molto intenso e accompagnato da un aspetto sofferente
- dura a lungo e si irradia verso il braccio o posteriormente
- è causato da uno sforzo fisico
- è diffuso e non cambia mutando posizione
- si accompagna ad altri sintomi quali vertigini, svenimento, difficoltà a respirare, sudorazione, febbre, astenia
- compare in un bambino affetto da malattie cardiache o genetiche (es. Sindrome di Marfan, ipercolesterolemia) o che ha avuto la Sindrome di Kawasaki
In tutti casi di sospetto attacco di cuore è indispensabile recarsi al più vicino pronto soccorso ospedaliero per praticare visita cardiologica ed ECG.