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Informazioni e consigli sulla crescita e la salute del bambino,
solo da medici pediatri e professionisti qualificati.

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Sai cos’è un emangioma?

Alcuni bambini nei primi mesi di vita hanno sulla pelle una “voglia a fragola” che cresce rapidamente, altri presentano invece un rigonfiamento della pelle di colorito bluastro: si tratta in entrambi i casi di un emangioma infantile, un tumore benigno dei vasi sanguigni della pelle.
Gli emangiomi infantili sono frequenti: interessano circa il 5% dei neonati e dei lattanti.
Vediamo cosa sono gli emangiomi, perché è importante saperli riconoscere subito e come si possono curare.

Cosa è un emangioma infantile?

L’emangioma infantile è un tumore benigno che interessa i vasi sanguigni della pelle. La parola “tumore” però non deve spaventare: vuol solo dire una crescita anormale, esagerata dei vasi sanguigni. Niente a che fare quindi con il concetto di tumore maligno!

Come riconoscere un emangioma infantile: a cosa fare attenzione

Tipicamente gli emangiomi infantili hanno queste caratteristiche:

  • non sono presenti alla nascita (solo a volte sono presenti dei “precursori”, cioè delle macchie cutanee che possono essere pallide oppure colorate);
  • hanno una rapida fase di crescita tra il primo e il terzo mese di vita (in particolare tra la quinta e l’ottava settimana);
  • raggiungono la loro massima dimensione tra il quarto-quinto mese (emangiomi superficiali) e il nono mese (emangiomi profondi) di vita;
  • iniziano poi una lenta fase di regressione che si completa generalmente attorno ai 4-5 anni (ad eccezione degli emangiomi profondi la cui regressione avviene più tardi, attorno agli 8-10 anni).

Raramente alcuni emangiomi sono invece già presenti alla nascita e per questo motivo vengono chiamati emangiomi congeniti.

Attenzione a questi segni!

Se alla nascita è presente un emangioma (congenito), sarà il neonatologo dell’Ospedale ad individuarlo.
Se invece (come quasi sempre avviene) l’emangioma compare alcune settimane dopo la nascita, sarà il pediatra in occasione delle visite di controllo ad accorgersi della sua presenza.

Attenzione però: anche i genitori possono individuare precocemente sulla pelle del piccolo alcune manifestazioni iniziali dell’emangioma.

Si tratta di “macchie” o “voglie”, chiamate precursori. Il colore può essere variabile dal pallido-anemico, al rosa-rossastro con presenza o meno di piccole dilazioni dei vasi capillari (teleangectasie) o anche bluastro.

Chiazza anemica – Per gentile concessione di Edra – Cute e anomalie vascolari, 2016

 

Chiazza rossastra con teleangectasie – Per gentile concessione di Edra – Cute e anomalie vascolari, 2016

Nel giro di poche settimane alcune di queste macchie possono cominciare ad ingrandirsi ed a cambiare aspetto diventando un emangioma.

I precursori vanno distinti dalle malformazioni capillari: le classiche “voglie” (macchie color salmone chiamate popolarmente “bacio della cicogna”, “bacio dell’angelo”, e macchie color vino di Porto) che, a differenza degli emangiomi, non hanno la tendenza al rapido accrescimento.

Voglie

Quali sono le cause e i fattori di rischio

Le cause dell’emangioma non sono ancora del tutto chiare: sembra che l’aumento della crescita dei vasi sanguigni sia dovuto ad una ipossia cutanea (cioè ad una carenza di ossigeno nell’area interessata).

Hanno più probabilità di sviluppare un emangioma (fattori di rischio) i bambini:

  • di razza caucasica (cioè la razza bianca);
  • di sesso femminile;
  • prematuri e con basso peso alla nascita;
  • nati da una mamma in età avanzata;
  • nati da una gravidanza gemellare;
  • nati da gravidanza in cui ci sono stati problemi alla placenta (ad es. placenta previa)

Ci sono emangiomi ed emangiomi

Non tutti gli emangiomi sono uguali.

Senza volersi addentrare in classificazioni troppo specialistiche possiamo dire che gli emangiomi possono essere suddivisi:

1) in base alla loro profondità in:

  • emangiomi superficiali (forma più frequente): sono di solito evidenti come papule o noduli di colore rosso più o meno intenso;
  • emangiomi profondi: hanno un colore bluastro ed hanno una forma meno definita;
  • emangiomi misti: hanno entrambe le caratteristiche.
Emangioma superficiale – Per gentile concessione di Edra – Cute e anomalie vascolari, 2016

 

Emangioma profondo – Per gentile concessione di Edra – Cute e anomalie vascolari, 2016

 

Emangioma misto – Per gentile concessione di Edra – Cute e anomalie vascolari, 2016

2) in base alla loro localizzazione in:

  • focali: sono forme singole, localizzate, ben definite;
  • multifocali: sono presenti molti emangiomi sparsi;
  • segmentali: interessano una ampia area del corpo

E se il mio bambino ha un emangioma?

Se noti una “macchia” sulla pelle del tuo bambino che potrebbe essere un emangioma o un suo precursore, è importante che lo segnali subito al tuo pediatra.

Nella maggior parte dei casi gli emangiomi necessitano solo di un monitoraggio clinico (una semplice osservazione nel tempo da parte del tuo pediatra).

In alcuni casi, invece, è necessario fare riferimento ad un centro dermatologico specializzato nella cura degli emangiomi infantili. Sarà il pediatra a valutare quando sia necessaria una visita specialistica presso questi centri (presenti in tutta Italia).
Per aiutare il pediatra a identificare i casi più a rischio, e scegliere quali inviare ad un centro di riferimento dermatologico, negli ultimi anni è stato predisposto un questionario IHReS (Infantile Hemangioma Referral Score) che consente di fare una valutazione accurata dell’emangioma del tuo bambino.

Sono in generale considerati ad alto rischio gli emangiomi:

  • presenti sul volto nell’area “della barba”;
  • presenti nella regione attorno all’occhio o che interessano le labbra o il cavo orale;
  • presenti nella zona centrale del volto;
  • presenti nella zona attorno all’ano, ai genitali o nella zona lombosacrale;
  • presenti nell’area del capezzolo;
  • presenti in numero maggiore di 5;
  • di dimensioni maggiori di 5 cm.

Per gentile concessione di Pierre Fabre Dermatologie – Guida per genitori di bambini con emangioma infantile

 

Presso il centro specializzato un team di specialisti valuterà se sia sufficiente monitorare l’evoluzione dell’emangioma nel tempo oppure se sia necessaria una terapia, in particolare in caso di:

  • rischio di ulcerazione (soprattutto nelle zone “umide” come quella genitale o delle labbra): è la complicazione più frequente, può causare dolore, sanguinamento e rischio di infezione;
  • rischio per la vita (emangiomi presenti sul volto nell’area della barba possono essere associati ad emangiomi profondi che comprimono le vie aeree e causano stridore);
  • rischio di danno funzionale (ad esempio un emangioma che non permette di aprire la palpebra o che rende difficile la suzione);
  • rischio elevato di cicatrici o malformazioni permanenti;
  • presenza di altre anomalie congenite associate.

Anche se raramente, alcuni emangiomi estesi del volto possono associarsi a malformazioni cerebrali, cardiache ed oculari (sindrome PHACE), e alcuni emangiomi del tratto lombosacrale a malformazioni che riguardano l’apparato urinario, genitale ed il midollo spinale (sindrome SACRAL\PELVIS).

Come si curano gli emangiomi

Come abbiamo detto, la maggior parte degli emangiomi non richiedono alcuna terapia: regrediscono spontaneamente nel tempo.
In alcuni casi, ma solo dopo una attenta valutazione del pediatra e del centro di riferimento, può essere necessaria una terapia.

Terapia a base di farmaci

Il propranololo per via orale è considerato attualmente il farmaco di prima scelta, particolarmente utile nelle forme profonde o estese. Nei casi selezionati, la terapia è molto efficace se iniziata molto precocemente, possibilmente nei primi tre mesi di vita (idealmente attorno alle 5-6 settimane, periodo del massimo accrescimento). Agisce bloccando la crescita dell’emangioma e ne induce la regressione. La durata media del trattamento è di circa sei mesi. La terapia è sicura ma richiede un attento monitoraggio da parte del centro di riferimento.

Il timololo in gel (è in commercio sotto forma di gocce oculari, che comunque vanno applicate sull’emangioma) può essere usato solo in caso di emangiomi di piccole dimensioni, sottili e superficiali.

Sia il propanolo sia il timololo appartengono alla categoria dei farmaci beta bloccanti.

I cortisonici per via orale vengono attualmente considerati farmaci di seconda scelta.

Terapia con laser

Il dye laser è uno strumento utilizzato per rimuovere alcune macchie rosse o cicatrici della pelle: è utile nel trattamento delle complicanze (dilatazione dei capillari, ulcere). Durante il trattamento il piccolo non sente dolore, ma solo un piccolo fastidio.

Terapia chirurgica

L’intervento chirurgico sugli emangiomi è riservato a casi selezionati che non rispondono alla terapia medica o in caso sia possibile raggiungere un migliore risultato estetico.

Per riassumere

  • Gli emangiomi infantili sono frequenti e nella maggior parte dei casi si risolvono spontaneamente.
  • Se precocemente individuati, gli emangiomi infantili possono essere seguiti e curati con maggiore efficacia.
  • Se noti delle macchie sulla pelle del tuo bambino che potrebbero essere emangiomi o se vedi macchie pallide o rossastre (precursori), rivolgiti al tuo pediatra.
  • Se al tuo bambino viene diagnosticato un emangioma, niente paura: il tuo pediatra ne osserverà l’evoluzione e valuterà se serva una visita presso un centro di riferimento in Italia, dove il tuo bambino sarà visitato da un team di specialisti.
  • Alcuni emangiomi vanno trattati precocemente con terapie valide e sicure per prevenire complicazioni, danni funzionali o estetici.

 

Pediatra di Famiglia a Santa Maria Capua Vetere (CE) – ASL Caserta – Regione Campania

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