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Informazioni e consigli sulla crescita e la salute del bambino,
solo da medici pediatri e professionisti qualificati.

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La vaccinazione contro lo pneumococco

ragazzino biondo osserva l'esecuzione della sua vaccinazione

Lo pneumococco (Streptococcus pneumoniae) è un batterio di cui esistono in natura oltre 90 sottotipi, alcuni dei quali sono responsabili di infezioni nell’infanzia. Pur essendo presente in condizioni normali nella gola e nel naso di molti soggetti sani, può causare bronchiti, polmoniti, otiti, sinusiti, ma anche meningiti e in particolari condizioni entrare nel sangue e per questa via provocare la temibile “malattia pneumococcica invasiva” (setticemia). E’ soprattutto per prevenire questa evenienza che da molti anni oramai è stata introdotta la vaccinazione antipneumococcica già dai primi mesi di vita.

Il vaccino antipneumococco

L’unica misura preventiva è la vaccinazione.

Sono disponibili 2 vaccini:

  • il vaccino “coniugato” (legato cioè ad una proteina per aumentarne l’efficacia) è il vaccino più indicato nell’infanzia. Il vaccino 13-valente (protettivo cioè nei confronti di 13 sottotipi, responsabili della quasi totalità dei casi di meningite e sepsi da pneumococco) è subentrato negli ultimi anni al precedente vaccino 7-valente ed è preferibile rispetto a quest’ultimo in quanto garantisce una copertura più estesa;
  • il vaccino 23-valente è meno efficace ed è utilizzabile solo nei bambini di oltre 2 anni d’età.

Chi vaccinare

Il vaccino è raccomandato nei bambini sotto i 2 anni di vita, particolarmente esposti alla malattia invasiva da pneumococco soprattutto se frequentano una collettività infantile (asilo nido, scuola materna, spazio gioco) o se sono affetti da:

  • malattie broncopolmonari croniche;
  • cardiopatie importanti;
  • disturbi delle difese immunitarie;
  • neoplasie;
  • anemie congenite;
  • malattie che richiedano terapie a lungo termine con acido acetilsalicilico o con farmaci che abbassano le difese immunitarie;
  • assenza di milza;
  • diabete;
  • malattie renali croniche.

Il vaccino è somministrato gratuitamente ai bambini affetti da tali patologie a qualsiasi età (previa presentazione di un certificato che attesti la patologia) e comunque in genere gratuitamente a tutti i bambini sin dai primi mesi di vita dal Servizio Vaccinazioni.

 

Chi non vaccinare

  • Non devono essere vaccinati i bambini con età inferiore a 2 mesi.
  • La vaccinazione va rimandata nei pazienti con malattia acuta (le infezioni lievi alle vie respiratorie superiori, con temperatura inferiore a 37,5°, non controindicano la somministrazione del vaccino).

Dosi e calendario

Vaccino coniugato

E’ possibile vaccinare con vaccino coniugato bambini che abbiano almeno 2 mesi di vita.

  • Se il bambino è vaccinato durante il 1° anno di vita sono necessarie 3 dosi. Si consiglia la somministrazione della seconda dose ad almeno un mese dalla prima e della terza dose ad almeno sei mesi dalla seconda. Solo qualora la terza dose venga eseguita entro il 6° mese è necessaria una dose di richiamo nel secondo anno di vita.
  • Se il bambino è vaccinato durante il 2° anno di vita sono necessarie 2 dosi (con un intervallo di almeno due mesi tra una dose e l’altra).
  • Se il bambino ha più di 2 anni è sufficiente un’unica dose.

Vaccino 23-valente

Il vaccino 23-valente invece viene somministrato in dose singola, a qualsiasi età sopra i 2 anni di vita.

Nei bambini piccoli il vaccino viene iniettato nella faccia anteriore della coscia, in quelli più grandi nel deltoide (muscolo del braccio).

In ambedue i casi, i soggetti vaccinati non sono contagiosi.

Efficacia

L’efficacia del vaccino 13-valente coniugato nel prevenire le forme invasive sembra essere del 90%.

Non si conosce ancora per quanti anni duri questa protezione ma, come si è detto, lo scopo principale è proteggere i bambini piccoli dal rischio di malattia invasiva da pneumococco.

Effetti collaterali

La vaccinazione antipneumococicca è ben tollerata. La maggior parte delle reazioni è di solito temporanea.

Sono possibili reazioni locali (rossore, gonfiore, dolore, tumefazione) nella sede dell’iniezione.
Alcuni bambini possono presentare reazioni sistemiche quali febbre, disturbi intestinali (vomito, diarrea, inappetenza), irritabilità, disturbi del sonno.
Sono estremamente rare reazioni di tipo allergico e disturbi del sistema nervoso (quali ad esempio convulsioni ed ipotonia).

Pediatra Libero Professionista a Cantù (CO). Tutor di Pediatria per il corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia – Università degli Studi di Milano Bicocca.

Le informazioni di tipo sanitario contenute in queste pagine non possono in alcun modo intendersi come riferite al singolo e sostitutive dell'atto medico; per i casi personali si invita sempre a consultare il proprio Pediatra. I contenuti di queste pagine sono soggetti a verifica e revisione continua; tuttavia sono sempre possibili errori e/o omissioni. amicopediatra.it non è responsabile degli effetti derivanti dall'uso di queste informazioni.