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Informazioni e consigli sulla crescita e la salute del bambino,
solo da medici pediatri e professionisti qualificati.

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Vaccini: le domande dei genitori, le risposte del pediatra

Concetto di vaccinazione nei bambini

Quando arriva il momento di vaccinare i propri bambini può accadere che i genitori siano assaliti da dubbi e domande: “Dottore, mio figlio ha avuto la febbre e oggi ha l’appuntamento per la vaccinazione: posso portarlo o è meglio rimandare?” oppure “Ho paura che tutti questi vaccini in una volta sola facciano male… Posso chiedere di separarli in più appuntamenti?”.

Sperando di fare chiarezza, abbiamo deciso di raccogliere in 15 domande quelle che sono le incertezze e le preoccupazioni più frequenti di mamme e papà sul tema dei vaccini nei bambini, seguite dalle risposte del pediatra.

1. Quando è necessario rinviare una vaccinazione? 

La vaccinazione deve essere rinviata se il bambino presenta i sintomi di una malattia acuta moderata o grave, con o senza febbre. Questo per due motivi:

1) evitare che si crei confusione tra i sintomi della malattia in corso e gli eventuali effetti dovuti alla vaccinazione;

2) evitare che i sintomi dovuti alla malattia in corso e alla vaccinazione si sommino.

In questi casi, tuttavia, la decisione se rimandare o meno la vaccinazione dipende dalla valutazione del medico, oltre che dal tipo di vaccinazione.

2. Posso vaccinare mio figlio se ha o ha avuto febbre, diarrea, raffreddore o tosse?

Il bambino può essere vaccinato se ha in corso una malattia di lieve entità, come un raffreddore, un po’ di tosse o di diarrea, anche con qualche linea di febbre. In ogni caso, se il genitore ha dei dubbi, è sempre opportuno sentire il pediatra curante.

A maggior ragione il bambino può essere vaccinato se è convalescente da una malattia (quindi senza più sintomi importanti), anche se sta assumendo degli antibiotici o se ha avuto contatto con una malattia infettiva.

3. Posso vaccinare mio figlio se è caduto o ha battuto la testa? 

In caso di cadute o colpi alla testa, il bambino può essere vaccinato se non presenta sintomi che facciano ipotizzare conseguenze importanti.

4. Può essere pericoloso somministrare al bambino più vaccini contemporaneamente?

No. Considerate che abitualmente il bambino, soprattutto se frequenta una comunità infantile, viene a contatto contemporaneamente con un numero ben più alto di agenti infettivi di quanti sono contenuti in un vaccino multiplo (che per di più, a differenza dei virus “veri”, sono inattivi biologicamente).

5. Posso chiedere di separare i diversi vaccini in più somministrazioni?

Si, in alcuni casi è possibile farlo, ma questo non comporta vantaggi, anzi: otterreste solo di sottoporre il bambino a un numero maggiore di dolorose somministrazioni e di ritardare l’acquisizione di un’adeguata difesa immunitaria contro le malattie per cui il bambino viene vaccinato.

6. Prima della vaccinazione è bene che il mio bambino venga visitato?

No, se apparentemente sta bene. Una visita, infatti, non è in grado di predire o escludere che il bambino possa essere vaccinato.

7. In che parte del corpo vengono fatti i vaccini ai neonati e ai lattanti?

Solitamente, nei neonati e nei lattanti i vaccini vengono somministrati per via intramuscolare sulla faccia laterale anteriore della coscia e non, come avviene per i bambini più grandi e per gli adulti, nel braccio.

8. Posso vaccinare il mio bambino se è prematuro? 

Nonostante la loro relativa immaturità immunitaria, i bambini nati pretermine rispondono bene ai vaccini. Per questo, a meno di situazioni particolari che andranno di volta in volta valutate dal medico, normalmente i bambini prematuri devono essere vaccinati secondo la loro età cronologica (cioè alla stessa età dei bambini nati a termine).

In alcuni casi, a seconda del peso e/o dell’età gestazionale alla nascita, potrebbero essere necessarie dosi aggiuntive di alcuni vaccini, come l’antiepatite B o l’antipneumococco. 

9. Un vaccino può far prendere al bambino la malattia per cui viene somministrato?

No, il bambino non può contrarre la malattia nel modo più assoluto se si tratta, come avviene nella maggioranza dei vaccini, di vaccini inattivati o sintetici (ad esempio il vaccino per il Covid-19).

Diversamente, i vaccini contenenti un virus vivente e attenuato (ad esempio MMRV) possono in effetti determinare dei sintomi analoghi alla malattia contro cui vengono somministrati, ma estremamente più lievi della malattia naturale. 

10. Sono incinta, corro dei rischi se mio figlio si vaccina?

No, una donna incinta non corre alcun rischio di contrarre la malattia per cui il bambino è stato vaccinato, anche in caso di vaccinazione con virus vivente attenuato (come nel caso della vaccinazione antimorbillo-parotite-rosolia-varicella).

11. Posso allattare mio figlio prima, durante o dopo il vaccino?

Sì, non esistono controindicazioni ad allattare il bambino prima, durante o dopo la somministrazione di un vaccino.

12. Posso rimandare la vaccinazione del mio bambino se è allattato al seno?

Il latte materno, ma anche gli anticorpi trasmessi dalla mamma al bambino durante gli ultimi mesi di gravidanza, trasmettono al bambino una buona difesa soprattutto contro otiti, infezioni gastrointestinali e delle prime vie respiratorie. Si tratta però di una difesa immunitaria incompleta e soprattutto di breve durata, per cui è necessario provvedere il prima possibile ad integrarla con le vaccinazioni, le uniche in grado di garantire una difesa di lungo termine contro le infezioni più pericolose per il neonato e il bambino piccolo.

13. Posso rimandare i vaccini a quando il bambino frequenterà il nido o la scuola?

Il bambino può venire a contatto con virus e batteri pericolosi già ben prima di entrare in una comunità infantile e per di più ad un’età in cui il suo sistema immunitario lo rende particolarmente vulnerabile alle infezioni.

Rimandare le vaccinazioni quindi aumenta il rischio che possa contrarre infezioni anche pericolose per la vita.

14. Anche gli adolescenti devono essere vaccinati?

Certamente, sia perché è necessario prolungare la difesa dalle infezioni man mano che va scemando la protezione fornita dai vaccini ricevuti nei primi anni di vita, sia perché la vita sociale degli adolescenti li espone a nuovi rischi infettivi, verso cui è opportuno proteggerli.

15. I vaccini possono causare autismo?

Nessuno studio condotto seriamente ha mai dimostrato un nesso tra autismo e vaccinazioni o componenti del vaccino.

Pediatra libero professionista a Bergamo. Tutor di Pediatria per il corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia – Università degli Studi di Milano Bicocca.

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