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Informazioni e consigli sulla crescita e la salute del bambino,
solo da medici pediatri e professionisti qualificati.

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Le vaccinazioni del secondo anno di vita

Prosegue anche dopo il primo compleanno il percorso con cui il vostro bambino, grazie alle vaccinazioni, viene “messo in sicurezza” contro molte e potenzialmente gravi infezioni.

Probabilmente molte delle comprensibili ansie che nutrivate alle prime vaccinazioni del vostro piccolo ora si sono attenuate. Aderendo alle vaccinazioni facoltative del primo anno avete fatto la scelta giusta, ma anche qualora abbiate scelto di non far somministrare  i vaccini non obbligatori del primo anno (come l’antipneumococco o l’antimeningococco B), fate sempre in tempo a recuperare: ne vale la pena!

Nel secondo anno di vita sono previsti in particolare alcune nuove vaccinazioni e i richiami di alcune vaccinazioni effettuate nel primo anno.

Cos’è un richiamo?

E’ una dose di un vaccino che viene somministrata qualche tempo dopo il primo ciclo (detto ciclo di base) per rinforzare (o appunto “richiamare”) la risposta difensiva contro un determinato microrganismo. Senza i richiami alcune vaccinazioni perderebbero la loro efficacia, esponendo il bambino (o anche l’adulto) a pericolose infezioni. E’ il caso in particolare dell’antitetanica (che anche l’adulto deve continuare a “richiamare” almeno ogni 10 anni) o anche dell’antipertosse (che dovrebbe essere ripetuta anche dalla futura mamma in gravidanza, anche se già vaccinata durante l’infanzia). Vi sono invece vaccinazioni che richiedono pochi richiami o non ne richiedono affatto perché proteggono praticamente per tutta la vita, come l’antiepatite B.

Come avvengono le vaccinazioni del secondo anno

Le modalità di esecuzione sono le medesime del primo anno: in occasione dell’ultima vaccinazione vi dovrebbero aver dato l’appuntamento o il promemoria per le prime vaccinazioni del secondo anno o dovreste comunque aver ricevuto una convocazione dal centro vaccinale.

Il bambino può essere vaccinato anche se ha un po’ di raffreddore o di tosse, ma non se ha febbre. Nel dubbio chiedete al pediatra, che eventualmente segnalerà al centro vaccinale se il vostro bambino non può eseguire una vaccinazione.

Ad ogni vaccinazione presentatevi puntuali, portate qualche giochino per intrattenere il piccolo e attendete in sede una ventina di minuti dopo la vaccinazione, seguendo le istruzioni del personale.

Se avete dei dubbi (qualsiasi dubbio!) non esitate a chiedere spiegazioni al personale vaccinale, o al vostro pediatra, segnalando anche eventuali disturbi di una certa importanza che il bambino ha accusato dopo la somministrazione del precedente vaccino (ma considerate che un po’ di febbre e di irrequietezza è normale nelle 24 ore successive alla vaccinazione) .

Vediamo quindi quali vaccinazioni sono previste nel secondo anno di vita, quando vengono somministrate e, soprattutto, perché sono così importanti.

Le vaccinazioni del secondo anno di vita

Vaccinazione tetravalente anti morbillo-parotite-rosolia-varicella (prima somministrazione)

Si tratta di una importantissima vaccinazione, per questo divenuta dal 2017 obbligatoria, visti i frequenti focolai in tutta Italia del pericolosissimo morbillo.

Nel caso il bambino abbia già fatto la varicella, si può fare la trivalente per Morbillo-Parotite-Rosolia (ma se la variecella è stata contratta prima dell’anno di vita, la protezione immunitaria può risultare incompleta ed è quindi consigliabile eseguire comunque la vaccinazione).

La vaccinazione è prevista ai 15 mesi di età del bambino. E’ efficace, può dare un po’ di febbre ed una leggera eruzione cutanea circa una settimana dopo la somministrazione del vaccino. Ulteriori richiami sono previsti al sesto e al dodicesimo anno di vita.

Il morbillo è una malattia seria, che provoca comunemente infezioni dell’orecchio medio, polmonite (nel 5% dei casi), laringite e diarrea. La complicazione più temibile (1 bambino su mille malati) è l’encefalite post-morbillosa (una infezione del cervello), che può provocare la morte o causare spesso, nei bambini che sopravvivono, un danno cerebrale permanente.

La rosolia è molto pericolosa per il nascituro se viene contratta dalla donna durante la gravidanza, e la fonte dell’infezione è spesso un bambino.

La parotite è invece pericolosa per gli adolescenti e adulti maschi (rischio di sterilità), ma può causare anche  meningiti, sordità e infiammazione di pancreas ed ovaie.

La varicella è pericolosissima per piccoli e grandi con ridotte difese immunitarie.

Vaccinazione antipneumococco (richiamo o prima somministrazione)

Se il bambino ha completato il ciclo vaccinale di 3 dosi contro lo pneumococco nel primo anno di vita, non sono necessari richiami (a meno che la terza dose non sia stata somministrata prima dei 6 mesi di vita. In questo caso, molto meno frequente, è necesssaria una dose di richiamo nel secondo anno, sempre con il vaccino 13 valente utilizzato nel ciclo di base).

Se invece il bambino non è stato vaccinato nel primo anno, deve eseguire due dosi nel secondo anno di vita (o una sola dose dal terzo anno in poi).

La vaccinazione è facoltativa ma raccomandata perché protegge efficacemente contro il pneumococco, un batterio responsabile – oltre che di otiti, bronchiti e polmoniti-  anche della gravissima malattia invasiva da Pneumococco (meningite e setticemia).

Vaccinazione antimeningococco B (richiamo o prima somministrazione)

Il richiamo per i bambini che hanno ricevuto il ciclo vaccinale di base nel primo anno di vita è previsto tra i 12 e 15 mesi. Sono invece necessarie due dosi se il bambino per la prima volta viene vaccinato nel secondo anno (+ una terza dose di richiamo).

La vaccinazione è facoltativa ma raccomandata: insieme all’antimeningococco C,  protegge contro la più frequente causa di meningite e setticemia.

Vaccinazione antimeningococco C (prima somministrazione)

In contemporanea alla vaccinazione teravalente MPRV (ma con un’altra iniezione), viene proposta e offerta gratuitamente anche la vaccinazione antimeningococco C. Anche questa vaccinazione è facoltativa ma raccomandata:  è un importante contributo alla difesa del vostro bambino contro il meningococco C , la principale causa (insieme al suo “cugino” meningococco B) di meningite o della grave “malattie invasiva da meningococco”, spesso mortale o causa di danni permanenti gravi. Un richiamo è previsto ai 12 anni di età con il vaccino tetravalente che amplia la protezione anche ad altri tre ceppi di meningococco (A-W-Y)

E dopo i 24 mesi?

Per qualche anno poi niente vaccinazioni (a meno che non si voglia correre ai ripari e recuperare qualche vaccinazione facoltativa non eseguita), fino al sesto anno di vita del bambino, quando sono previsti i richiami di anti difterite-tetano-pertosse-polio (una siringa), e di anti morbillo-parotite-rosolia-varicella.

Nuovi richiami sono poi previsti dal calendario vaccinale ai 12 anni di età, insieme all’antipapilloma virus.

Per riassumere

Il percorso vaccinale del tuo bambino, iniziato nel primo anno di vita, prosegue nel secondo anno e per tutta l’infanzia e l’adolescenza. Se vuoi hai domande o dubbi sulle vaccinazioni del tuo bambino, rivolgiti al tuo pediatra di fiducia.

Pediatra libero professionista a Bergamo. Tutor di Pediatria per il corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia – Università degli Studi di Milano Bicocca.

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