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Informazioni e consigli sulla crescita e la salute del bambino,
solo da medici pediatri e professionisti qualificati.

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Baby food e alimenti per l’infanzia: sì o no?

Per baby food si intendono gli alimenti industriali (liofilizzati, omogeneizzati, passati, biscotti, creme di cereali, yogurt, pastine, ecc.) che servono ad integrare l’alimentazione del bambino durante lo svezzamento (dai 6 mesi all’anno di vita) o la prima infanzia (da 1 a 3 anni) e ad abituare gradualmente il bambino ad un’alimentazione “da grandi”, uguale a quella del resto della famiglia.

Più precisamente, secondo la normativa, col termine baby food si intendono due tipologie di prodotti:

1. alimenti a base di cereali:

  • cereali semplici, come crema di riso o multicereali, da ricostituire con l’aggiunta di latte o altro liquido;
  • cereali + alimento ricco di proteine (ad esempio la farina lattea) da ricostituire con un liquido privo di proteine (come il brodo vegetale);
  • pastina;
  • biscotti o fette biscottate;

2. altri alimenti per la prima infanzia (escluse bevande a base di latte e i latti di crescita) come succhi di frutta, omogeneizzati e liofilizzati.

Gli alimenti per l’infanzia sono sottoposti a normative più rigide rispetto agli altri alimenti (non specificamente destinati ai bambini) sia per tutelare la salute dei “piccoli consumatori” sia per evitare che alcuni prodotti possano essere commercializzati (con immagini, claims o disegni) come adatti per la prima infanzia pur non avendone le caratteristiche di sicurezza ed equilibrio nutrizionale.

La normativa europea (Direttiva 2006/125/CE e Regolamento (UE) 609/2013) e nazionale (D.M. n. 82/2009 in recepimento della Direttiva 2006/125/CE), prevede per il Baby food rigide norme in materia di igiene, contaminanti e additivi alimentari, procedure e materiali utilizzati per la preparazione e il confezionamento.

In particolare:

  • viene posta attenzione all’equilibrio tra le varie componenti nutrizionali dell’alimento (proteine, carboidrati, grassi, minerali e vitamine)e previsti limiti minimi e/o massimi per alcune di esse;
  • vengono fissati limiti molto rigorosi all’uso di agrofarmaci e OGM nel processo produttivo e alla presenza di residui di agrofarmaci nel prodotto finale;
  • viene richiesta una maggiore trasparenza in etichetta e sulla confezione in cui devono essere presenti indicazioni relative a:
    • età da cui il prodotto può essere utilizzato, ad esempio “a partire dai 12 mesi” (e comunque mai prima dei 4 mesi);
    • presenza o assenza di glutine per i prodotti somministrabili prima dei 6 mesi;
    • valore energetico espresso in kJ e kcal e tenore di proteine, carboidrati e grassi (ivi inclusi fosfolipidi, acidi grassi essenziali e, se presenti, acidi grassi a lunga catena) per 100 ml/g di prodotto;
    • contenuto medio di determinati minerali e vitamine, espresso in forma numerica per 100 ml o g di prodotto pronto per il consumo;
    • istruzioni riguardanti la corretta preparazione, conservazione e smaltimento del prodotto e un’avvertenza sui pericoli per la salute derivanti dalla preparazione e conservazione inadeguate.

Occorre inoltre considerare che alcune aziende produttrici garantiscono per i propri prodotti anche la tracciabilità delle materie prime e la provenienza da una filiera agroalimentare “corta”: questo significa che le materie prime provengono da aree di coltivazione e allevamento specifiche e che l’itinerario del prodotto (dalla coltivazione/allevamento delle materie prime, alla lavorazione fino al confezionamento finale), è controllato e garantito.

Gli alimenti specificamente formulati per l’infanzia sono quindi sicuri e possono serenamente essere utilizzati nell’alimentazione integrativa del bambino, accanto agli alimenti “famigliari”.

L’importante è però che il genitore impari a distinguere il baby food da quegli alimenti che, per composizione e sicurezza, non sono adeguati ai bambini della prima infanzia (pur se commercializzati come tali): in tal senso un’indicazione utile su cui basarsi è la presenza sulla confezione dell’indicazione dell’età a partire dalla quale è possibile utilizzare il prodotto.

E’ altrettanto importante che l’utilizzo dei prodotti baby food non faccia dimenticare l’importanza (per il bambino ma anche per tutta la famiglia!) di una dieta sana ed equilibrata (con alimenti di qualità e la presenza di tutti i principi nutrizionali) e di un corretto stile di vita, che rappresenteranno i migliori antidoti al sovrappeso e ad altri problemi di salute del nostro piccolo-grande bambino e futuro adulto.

Pediatra libero professionista a Bergamo. Tutor di Pediatria per il corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia – Università degli Studi di Milano Bicocca.

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